Firenze - Nel Duecentesco complesso delle Leopoldine in Piazza Santa Novella, di fronte all'omonima chiesa, celebre per gli affreschi rinascimentali e per la facciata di Leon Battista Alberti, si è inaugurato oggi a Firenze il Museo Nazionale Alinari della Fotografia (MNAF) legato all'atelier fiorentino di fama internazionale, il cui archivio vanta una delle più importanti collezioni mondiali di immagini dell'Ottocento.
Insieme al MNAF debutta anche l'attività dello spazio dedicato alle mostre temporanee, con la prima delle molte esposizioni già in calendario per i prossimi due anni, Vu d'Italie 1841-1941.
I grandi Maestri della fotografia italiana nelle collezioni Alinari, curata da Anne Cartier-Bresson e Monica Maffioli, alla quale è stata affidata la direzione del Museo.
All'inaugurazione hanno preso parte il sindaco Leonardo Domenici con l'assessore alle Relazioni Internazionali Eugenio Giani (il Comune è il proprietario delle Leopoldine), il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze Edoardo Speranza, il presidente della Fondazione Alinari Claudio de Polo e il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore, che del MNAF ha ideato la scenografia.
Per il Comune di Parigi, che ha collaborato alla mostra Vu d'Italie, il vicesindaco Laurence Engel e la direttrice degli Affari Culturali Hélène Font.
Il Museo è strutturato in 7 sezioni ricche di rare immagini, di strumenti e preziosi oggetti d'epoca.
Tra le novità assolute, le foto che i ciechi possono vedere, un percorso sperimentale di 20 immagini speciali per non vedenti realizzate in collaborazione con la Stamperia Braille della Regione Toscana. Il MNAF è destinato a fare di Firenze una delle capitali mondiali della fotografia e a lanciare un nuovo filone di turismo culturale. Il progetto di restauro è dell'architetto Armando Biondo, l'allestimento dell'architetto Luigi Cupellini. Due le aree espositive: la prima appunto per le mostre temporanee; l'altra per le esposizione permanenti.
Quest'ultima è ideata come percorso storico-contemporaneo e realizzata con criteri scientifici e didattici attingendo alle collezioni Alinari.
Il percorso inizia dal 1839, anno dei primi dagherrotipi, e approda alle immagini digitali e ai fotocellulari dei giorni nostri. E' un itinerario di grande fascino che attraversa l'epoca dei pionieri, il mondo nuovo dell'immagine tecnicamente riproducibile che rivoluziona le possibilità di conoscere e vedere, gli anni del boom, dei progressi tecnologici incalzanti che creano un mercato accessibile a tutti, della fotografia che raffina il suo linguaggio fino a diventare arte, dei gadget infiniti.
Centinaia le fotografie rare, gli oggetti vintage, le apparecchiature del passato e quelle più moderne.
Con il presidente de Polo fa parte dello staff di vertice del MNAF la direttrice scientifica Monica Maffioli, affiancata nella curatela delle sette sezioni da un comitato composto da alcuni esperti (tra gli altri Italo Zannier, Charles-Henri Favrod, Guido Cecere, Maurizio Rebuzzini, Ferruccio Malandrini, Luigi Tomassini, Maria Possenti).
Il pubblico potrà visitare il Museo da domani, domenica 29 ottobre.
Sarà aperto tutti giorni, escluso il mercoledì, con orario 9,30-19,30 prolungato al sabato fino alle 23,30. Ingresso: 9 euro, 7,50 ridotto, 6 le convenzioni, 4 le scuole, gratis i bambini fino a 5 anni. Tariffe speciali per i gruppi. Prezzo della guida: 29 euro.