Rinasce Santa Maria Novella. Merito di una serie di interventi che ne faranno uno dei poli culturali più importanti della città. Non solo vengono avviati i lavori per il restauro completo della facciata, della pavimentazione della piazza, degli obelischi e dell'illuminazione, ma anche quelli per la realizzazione, già in parte cominciata, di un polo museale nel grande edifico quattrocentesco delle ex scuole Leopoldine, dove è già pronto il Museo della fotografia e dove verrà allestito il Museo del 900.
Tutti i lavori sono stati presentati ieri mattina dal sindaco Leonardo Domenici insieme all'assessore alla cultura Simone Siliani e al presidente dell'Ente Cassa di Risparmio Edoardo Speranza e la direttrice del MNAF (Museo Nazionale Alinari della Fotografia) Monica Maffioli. "Gli internati su tutta l'area di Santa Maria Novella - ha detto il sindaco Leonrado Domenici- restituiranno alla città uno spazio importante completamente restaurato. Non solo verrà riqualificata un'area del centro che ne ha bisogno, ma con la realizzazione di un polo museale avremo anche un percorso turistico aggiuntivo.
Grazi al contributo dell'Ente Cassa possiamo siamo in grado di donare alla città due nuovi musei e ridare splendore a tutta la piazza. Il Sindaco ha poi sottolineato l'importanza del rapporto fra cultura ed economia di cui la collaborazione stretta fra Comune ed Ente Cassa è un esempio. "Sviluppare questa sinergia - ha sottolineato Domenici- è fondamentale per il rilancio della città come dimostrano gli interventi che stiamo presentando". Si tratta di interventi importanti che nel complesso prevedono una spesa di circa 13milioni e 300mila euro in parte già finanziate (quasi 7milioni), in parte da finanziare (6milioni300mila) che restituiranno alla città una piazza completamente recuperata nella sua originaria bellezza con una connotazione in più, quella museale, grazie al recupero dell'intero complesso dell'ex Ospedale di S.
Paolo, meglio conosciuto come ex scuole Leopoldine, uno splendido esempio di architettura rinascimentale che fa da perfetto contraltare alla facciata della basilica di Santa Maria Novella. "Gli interventi sul patrimonio culturale dell'area di S. Maria Novella - ha spiegato l'assessore alla cultura Simone Siliani- sono la dimostrazione del ruolo decisivo del Comune di Firenze nella funzione di tutela e valorizzazione del patrimonio storico-architettonico. Allo stesso tempo essi testimoniano della capacità di concentrare su un obiettivo strategico risorse pubbliche (Comune e Regione) e private (Ente CRF) che è il modo migliore per eiqualificare un'area centrale come quella di S.
Maria Novella attorno alla funzione motrice della cultura. E' questo il modello con cui lavorare nella città e insieme è una sfida importante per l'Amministrazione Comunale per costituire un polo culturale-museale importante che può costituire un modo per decongestionare aree troppo decisamente consumate dal turismo e offrire una opera culturale che va dai musei antichi a quelli moderni, fino ala valorizzazione della storia civile (piazza) a religioso-artistica di Firenze (basilica)". Ma veniamo al dettaglio degli interventi.
Per quanto riguarda la piazza vera e propria che comprende la facciata della chiesa, gli obelischi e l'illuminazione la cifra complessiva è di 3milioni442mila euro. Facciata: i lavori (980.000euro già finanziate) partiranno nel marzo di quest'anno e si concluderanno nel marzo 2008 con il completo restauro della facciata quattrocentesca di Leon Battista Alberti che produsse uno dei massimi capolavori riuscendo ad unificare il linguaggio gotico della parte inferiore della facciata con quello rinascimentale in proporzioni perfette.
Gli interventi su progetto del servizio Fabbrica di Palazzo Vecchio e Chiese e Conventi si suddivideranno in varie fasi che prevedono operazioni di prepulitura per levare depositi superficiali, di preconsolidamento in cui le parti di materiale disgregato verranno coese per mezzo di appositi materiali. E poi la pulitura vera e propria con lavaggi con acqua demineralizzata ed atomizzata a bassissima pressione. In alcune parti è prevista la pulitura con spugnature di carbonato d'ammonio. Tutto senza compromettere il livello cromatico, anzi facendo risaltare le massellature in marmo bianco e marmo verde che dopo le operazioni di ripulitura saranno ancora più evidenti.
Nelle zone molto annerite è prevista l'intervento con il laser che permette la rimozione dei depositi e delle croste nere senza intaccare il substrato e senza alterare le caratteristiche chimico fisiche del materiale. Durante i lavori verranno risistemati sulla facciata lo stemma Rucellai e la meridiana restaurati dall'Opificio delle Pietre Dure. Manutenzione anche per la grande vetrata del rosone centrale e dell'armilla equinoziale. Verranno revisionate le piombature e controllati gli ancoraggi alla muratura.
L'ultimo restauro della facciata è stato ultimato nel 1984. Piazza:Dopo la conclusione dei lavori del primo lotto che ha ridefinito l'accesso alla piazza con la completa pedonalizzazione di via degli Avelli, da piazza della Stazione fino all'ex hotel Nazionale e l'inizio di via de'Banchi, si va avanti con il II lotto già finanziato per 2milioni di euro i cui lavori inizieranno prima dell'autunno e dureranno circa un anno. Come noto il progetto della piazza è il frutto di varie tappe di lavoro a cui hanno preso parte anche i cittadini in vari convegni che trattavano proprio il ruolo e l'identità di questa piazza.
L'obiettivo è quello di realizzare una migliore qualità architettonica con un disegno della piazza che superi la frammentazione attuale e che si relazioni con la chiesa, il sagrato e le ex Leopoldine, offrire una migliore vivibilità con più panchine, una nuova illuminazione e nuovi arredi. Con il secondo lotto verrà rifatta tutta l'area centrale della piazza con una nuova pavimentazione in pietra forte, verrà mantenuto il giardino, ma verrà eliminata l'aiuola centrale. Il verde verrà comunque tutto rifatto con un tappeto erboso nuovo in zolla di pronto effetto e molto resistente al calpestio.
Al centro della piazza, in sostituzione della fontana a getti d'acqua sono previste due sedute in pietra sagomate rivolte verso la chiesa e verso le ex Leopoldine. La tipologia delle panchine è la stessa già adottata per piazza San Giovanni. Obelischi: Anche qui si tratta di un progetto già finanziato (122mila euro) i cui lavori partiranno a marzo e dureranno circa 8 mesi. I due obelischi realizzati da Bartolomeo Ammanati e collocati nella piazza nel 1608 e completati con le tartarughe di bronzo del Giambologna sono attualmente piuttosto deteriorati da una patina scura dovuta allo smog.
I lavori prevedono la completa ripulitura con passaggi di acqua demineralizzata e carbonato d'ammonio e la stesura di una patina protettiva. La pietra arenaria dei piedistalli sarà protetta con sostanze speciali, mentre per il marmo il progetto prevede l'applicazione di cere ad alto punto di fusione. Gli interventi prevedono anche il consolidamento delle strutture con iniezioni di resina nelle strutture. Illuminazione: ha il duplice obiettivo di valorizzare questo spazio nelle ore notturne e di contribuire, con gli apparecchi illuminanti, alla composizione scenografica diurna.
La soluzione illuminotecnica pensata si avvale di apparecchi illuminanti adatti ad una visione notturna delle opere architettoniche globale e complessa, in grado cioè di consentire all'osservatore di apprezzare le opere nella loro interezza permettendo al contempo allo stesso di distinguere i particolari, le superfici, i colori dei materiali, i volumi e le profondità. Una serie di luci è quindi dedicata esclusivamente alla illuminazione della facciata dell'Alberti, degli avelli, gli obelischi e la facciata delle ex Leopoldine.
La spesa complessiva è di 340.000euro già finanziate. L'installazione delle nuovi luci comincerà dopo l'estate. Bagni e Posto di Guardia Verranno collocati al numero civico 17 nei locali attualmente non utilizzati sul lato sinistro della Chiesa e che fanno parte del più ampio complesso monumentale della basilica di S. Maria Novella e del suo Convento fino a pochi anni fa in uso alla Fratellanza militare di Firenze. Al Posto di Guardia si accederà da numero civico 13 dove vengono restaurate tre stanze vuote.
Verranno anche intonacate e risistemate le facciate esterne ai due numeri civici.
Il progetto di recupero prevede la realizzazione di un insieme sistematico di opere che verranno realizzate in varie fasi, finalizzate ad adibire parte degli spazi a "Museo Storico della Fotografia F.lli Alinari" ed i restanti ambienti a "Museo del '900". Il complesso delle Leopoldine si inserisce nel contesto monumentale di Piazza S.Maria Novella, ed è caratterizzato da un Loggiato, edificato tra il 1451 e il 1495 su progetto di Michelozzo e arricchito con tondi e lunette di Andrea della Robbia, che si estende da via Palazzuolo a Piazza S.Maria Novella.
Tutto il complesso risulta costituito da un piano interrato ad uso cantina, un piano terreno rialzato rispetto al livello della Piazza caratterizzato da ampi ambienti voltati, un piano ammezzato, un piano primo , un piano secondo ed un'altana, per un totale di 3.600 metri quadri utili più 408 metri quadri di chiostro.
Un primo intervento, già realizzato nel corso dell'anno 2000 (370.363000euro) dall'Amministrazione Comunale, ha riguardato il restauro del Loggiato michelozziano che accede alla zona monumentale del complesso.
La seconda fase, che è stata approvata dall'Amministrazione Comunale prevede la realizzazione di due lotti funzionali dei quali il primo lotto è relativo al recupero dei locali con ingresso dal Loggiato, posti al piano terreno ed in parte al piano ammezzato per circa 800 mq., destinati all'istituzione del Museo Storico della Fotografia "Fratelli Alinari". Questo primo lotto è già terminato per una cifra complessiva di 3milioni 161.000euro ed è stato finanziato per circa 1milione 896.000euro dalla Regione Toscana, 775.000 dall'Ente Cassa e 489.643euro con mutuo a carico del Comune di Firenze.
Il secondo lotto riguarda completamento del piano terreno , il piano interrato, il chiostro e le vetrate del Loggiato e permetterà di aprire alla città quest'angolo nascosto.
L'ultimo è il terzo lotto che consentirà di accogliere le raccolte dell'arte del '900, andrà ad occupare essenzialmente il piano ammezzato, il primo e secondo per oltre 1900 metri quadri. Nel dicembre 2005, tramite accordi con l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, è stato deciso il completamento di tutto il piano terreno a cura e spese dell'Ente stesso, che con la Direzione dei Lavori e Alta Sorveglianza del Servizio Belle Arti della Direzione Cultura del Comune di Firenze consentirà l'apertura al pubblico in tempi brevi di una struttura unica al mondo.
La spesa complessiva per il recupero totale delle ex Leopoldine è di 9milioni 531.970euro di cui ancora 4milioni da finanziare