Firenze 16 ottobre 2006- Sono stati diffusi anche in Toscana i manifestini che invitano a non richiamare un certo numero telefonico, lo 0141…,dopo aver ricevuto un messaggio sul cellulare. La «pena», per chi avesse risposto, sarebbe stata piuttosto pesante: si sarebbe visto addebitare 50 euro alla sola risposta, oltre a 2,5 euro per ogni secondo di conversazione che per altro non sarebbe mai avvenuta perché il cellulare sarebbe rimasto muto. Il volantino, con l'intestazione della Federconsumatori, consigliava inoltre di non inserire nessun numero di codice se una chiamata proveniente dallo 0141....invitasse l'utente a farlo.
In caso contrario, spiega sempre il volantino, l'ignaro cittadino si sarebbe visto clonare addirittura la personale carta Sim. Insomma un pericolo non da poco che avrebbe terrorizzato chiunque, o magari incuriosito. Ed era proprio questo lo scopo. Il volantino infatti sembrava aver portato a galla l'ennesima truffa telefonica ai danni del già oberato telefono-dipendente cittadino italiano. E invece non è così. Sulla vicenda, infatti, ha preso ferma posizione la Federconsumatori, che dal suo sito internet, smentisce, nel modo più categorico, quei volantini.
«È priva di fondamento la notizia sulla presunta truffa con telefonate o sms ai cellulari, provenienti dal numero 0141.. con un danno da 50 euro a chiamata». Romeo Romei della Federconsumatori diELLA Toscana svela l'arcano: «È una cosa sulla quale non bisogna fare affidamento. Si tratta di un sistema utilizzato per adescare il consumatore. Il principio è molto semplice: si suscita l'interesse del consumatore nel senso esattamente contrario a quello del manifestino». Per Romei, l'unico sistema per non farsi imbrogliare, è uno solo: «Usiamo il buon senso.
Bisogna acquistare solo quello di cui ha veramente bisogno. Il mercato è pieno di insidie e di trucchi. La concorrenza è spietata, e a volta sleale. Insomma, non bisogna acquistare con cieca fiducia quello che è offerto, ma prestare la massima attenzione ».