A pagina 36 del quotidiano Il Sole 24ore di oggi si legge: "Mentre per quanto riguarda i procedimenti d'urgenza, tutti i 27 dossier finora definiti dai diversi tribunali italiani hanno avuto esito favorevole a BMPS. E in diversi casi la decisione del giudice ha dato esplicitamente atto della correttezza del contratto in tutte le sue parti, commenta Francesco Cerbonetti, legale del gruppo senese".
"Per quanto riguarda i provvedimenti d'urgenza promossi dall'Aduc -ribatte Alessandro Pedone, consulente Aduc per la tutela del risparmio- attraverso il legale Giuseppe Romano, i due procedimenti discussi in primo grado sono stati entrambi accolti.
L'ultimo lo abbiamo reso noto il 14 Gennaio 2004 relativo al tribunale di Lecce (sezione distaccata di Tricase) giudice dott. Umberto De Giovanni. Si legge nell'ordinanza: Tanto specie al cospetto della nutrita serie di eccezioni di nullita' e/o annullabilita' del contratto di finanziamento sollevate e richiamata, nonche' all'istanza di trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica, per le eventuali valutazioni sui punti di penale interesse in ricorso prospettati con riferimento alle ipotesi criminose di cui agli artt.
640 e 61 n* 7 e 11 nonche' art. 644 C.P.. Cio' detto il giudice ha ordinato alla cancelleria di trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica di Lecce. Il giudice, quindi, pur non entrando nel merito delle violazioni civili e/o penali evidenziate dal risparmiatore che ha fatto ricorso (giudizio che verra' espresso nel corso del processo di merito) ha ritenuto che e' la struttura stessa del prodotto ad essere censurabile. Questo e' il nodo del problema, per usare le parole del giudice: fanno insorgere pesanti dubbi sulla congruita' della scelta suggerita o imposta rispetto alle esigenze del cliente che, al di la' delle mere apparenze formali gia' evidenziate, in realta' nella circostanza altro intento ed interesse non aveva se non quello di conseguire una forma di investimento "protettiva" del proprio risparmio e non di mero rischio.
Si ricorda che nei provvedimenti d'urgenza il giudice non entra nel merito del contratto ma solo sull'esistenza di un incombente pregiudizio grave ed irreparabile (periculum in mora) e del fumus bonis juris (ovvero la verifica della probabilita' di accoglimento della domanda nel successivo giudizio di merito). La maggiorparte dei procedimenti d'urgenza respinti ha negato l'esistenza dell'incombente pregiudizio grave ed irreparabile. Quanto al fumus bonis juris, bisogna riconoscere che le argomentazioni riportate dalla maggioranza degli avvocati non collegati all'Aduc che abbiamo potuto leggere, erano veramente poco sostenibili in un procedimento d'urgenza.
Si parlava di vessatorieta' del contratto, di raggiro, ecc. Tutte cose molto probabilmente vere, ma difficili da verificare sommariamente come si deve fare nel procedimento d'urgenza. Nei provvedimenti dell'avv. Romano, si fa ricorso alle violazioni documentali del Testo Unico della Finanza, come il sovrapprezzo della componente obbligazionaria. Su questi argomenti i giudici di primo grado hanno sempre riconosciuto il fumus bonis juris. Le prossime sentenze nei giudizi ordinari di primo grado, comunque, non dovrebbero tardare".