Nella notte fra il 3 e il 4 agosto agenti della Polizia provinciale hanno bloccato in un campo nella zona di Cercina un bracconiere armato di fucile carico con munizioni a terzarole e un faro.
Nella perquisizione del domicilio della persona fermata, risultata sprovvista di porto d’armi, sono state rinvenuti tagliole per la cattura di fagiani, una trappola per mammiferi e numerose cartucce a terzarole e a palla unica, tutte detenute senza alcun titolo.
L’operazione di polizia venatoria ha permesso di individuare anche il proprietario dell'arma, sottratta dal bracconiere, e un'altra persona, anch’essa presente nel campo di Cercina e che alla vista degli agenti è fuggita; da un’auto lasciata sul posto aperta, con delle cartucce cariche sul cruscotto e il porto d'armi in bella vista, è stato però possibile risalire alla sua identità ed per lei è scattata la perquisizione domiciliare, con la collaborazione degli agenti della Questura di Firenze, che ha portato all’accertamento della mancanza di un fucile denunciato.
Del fatto è stata data notizia all'Autorità Giudiziaria.
Per i tre individuati sono ipotizzabili reati penali inerenti la legge sulle armi e l'esercizio della caccia in periodo di divieto generale.
“La Polizia provinciale – commenta l’ispettore capo Alessandro Quercioli – sta operando per chiudere il rubinetto delle incursioni notturne dei bracconieri. I nostri agenti, coadiuvati dal personale di Vigilanza del Coordinamento Provinciale di Firenze, intervengono e continueranno ad intervenire per far cessare il fenomeno, pericoloso per la pubblica incolumità, dei ‘safari’ notturni”.