Firenze - Sarà incentrata sugli splendidi settant'anni di ZUBIN MEHTA la 69° edizione del Maggio Musicale Fiorentino, che si inaugura ufficialmente il 30 aprile con un concerto diretto da DANIELE GATTI ma avrà un'anteprima dedicata a festeggiare il Direttore Principale del Maggio giovedì 20 aprile.
La "Festa musicale" con cui Firenze e l'Italia - dopo Tel Aviv e prima di Monaco di Baviera - si stringeranno intorno al grande artista vedrà lo stesso Mehta dirigere Orchestra e Coro del Maggio in un programma che prevede una novità assoluta di Vacchi ("Voci di notte", commissionatagli per l'occasione dal Festival), il Concerto in si minore per quattro violini di Vivaldi e i "Carmina Burana" di Orff; ma anche l'inaugurazione, nel foyer del Teatro Comunale, di una mostra fotografica che ripercorre la vita e gli incontri del Maestro, accompagnata da un ampio catalogo con le immagini esposte ma anche con tutte le produzione operistiche dirette a Firenze e una cronologia completa dell'attività fiorentina, a partire dal lontano debutto, l'11 febbraio 1962, subito salutato come una rivelazione, fino ai giorni nostri, lungo mezzo secolo di carriera ed oltre vent'anni di direzione principale del Maggio.
Il 30 aprile, data ormai fissa per l'inaugurazione, il Festival si aprirà ufficialmente con DANIELE GATTI per la prima volta sul podio dell'Orchestra del Maggio (al Teatro Verdi, replica il 4 maggio) per il "Preludio e morte di Isotta" di Wagner e la Nona Sinfonia di Mahler, soprano Nadja Michael.
"Nell'anno più difficile della Fondazione del Teatro, il Maggio musicale fiorentino offre un cartellone di qualità grazie al maestro Zubin Mehta, al nuovo sovrintendente Giambrone e direttore artistico Arcà, al lavoro precedentemente svolto da Tangucci e Mazzonis, all'eccellenza del coro, del corpo di ballo e di tutte quante le maestranze che sul Maggio lavorano con impegno e professionalità".
Con queste parole l'assessore alla cultura Simone Siliani è intervenuto durante la conferenza stampa di presentazione della festa per i 70 anni di Mehta e dell'anteprime del 69° Maggio musicale fiorentino che si è tenuto stamani al Teatro Goldoni.
"Quando dicevamo che le riduzioni nella programmazione dovuta ai tagli del Fus (Fondo unico per lo spettacolo) avrebbero creato problemi - ha aggiunto Siliani ringraziando anche Tangucci e Mazzonis per il lavoro fatto - dicevamo una cosa reale.
E' ancora più importante che la città, in questo momento difficile, si stringa intorno al maggio e lo sostenga perché dobbiamo tutti puntare a preservare e valorizzare il maggio che è un valore per la nostra città". L'assessore Siliani ha poi sottolineato che il Festival continua a mantenere la connotazione di festival. "Di particolare rilievo - ha aggiunto l'assessore alla cultura di Palazzo Vecchio- l'apertura ai giovani direttori e pianisti in questo 69 Maggio che riprende così la missione originari del Festival". Mehta sarà ancora protagonista di due appuntamenti sinfonici (il 24 maggio con Webern, Mozart e la Prima Sinfonia di Brahms, il 28 con la "Patetica" di Cajkovskij e la Sinfonia "Kaddish" di Leonard Bernstein, in cui voce recitante è suo figlio Mervon).
Ma soprattutto dirigerà l'unico titolo operistico di questo Maggio, "FALSTAFF" (cinque recite dal 12 al 19 maggio), nuovo allestimento con la regia di LUCA RONCONI (che compie trent'anni di collaborazione con il Maggio, a partire dall'"Orfeo ed Euridice" del 1976), protagonisti nel primo cast RUGGERO RAIMONDI, BARBARA FRITTOLI e BERNADETTE MANCA DI NISSA.
La divina CALLAS rivivrà nell'omonimo spettacolo di Tanztheater che REINHILD HOFFMANN, esponente con Pina Bausch e Susanne Linke del nucleo storico di questo genere, che affida per la prima volta non alla sua compagine ma alla Compagnia di Ballo MaggioDanza (dall'8 giugno) la coreografia creata nel 1983, e che viene ora coprodotta con il Teatro Comunale di Ferrara.
Un grande ritorno, dopo oltre vent'anni di assenza, è quello della NEW YORK PHILHARMONIC ORCHESTRA guidata da LORIN MAAZEL (11 giugno), mentre intorno a Mozart ruotano al Teatro Goldoni la Maratona pianistica dei virtuosi che frequentano l'Accademia Internazionale di Imola, e quelle orchestrali e corali dirette, con due concerti al giorno, da Federico Maria Sardelli, Antonello Manacorda, Carlo Montanaro e Giuseppe Mega al Piccolo Teatro.
Il gran finale quest'anno si sposta da Piazza della Signoria all'inedita collocazione in Piazza Duomo, sotto il Campanile di Giotto dove, il 23 giugno, vigilia di S.
Giovanni, Patrono di Firenze, grazie alla collaborazione con l'Opera di S. Maria del Fiore e alla sua decennale rassegna O flos colende, IVOR BOLTON dirigerà due lavori giovanili di Mozart (che proprio a due passi dal Duomo, in via Cerretani come si è recentemente appurato, soggiornò quattordicenne) e la Messa Solenne "Per l'incoronazione di Luigi XVIII" del fiorentino Luigi Cherubini, nel grande appuntamento conclusivo offerto gratuitamente alla città.
Due mostre completano il cartellone: quella su Mehta al Teatro Comunale (20 aprile - 11 giugno), e quella su LUCHINO VISCONTI AL MAGGIO, nel centenario della nascita, dal 17 giugno al 16 luglio alla Galleria Moderna di Palazzo Pitti, che documenta le due storiche regie per "Troilo e Cressida" di Shakespeare nel 1949, Giardino di Boboli, e "Egmont" di Goethe nel 1967 nel Cortile di Palazzo Pitti.
Nel foyer del Comunale, inoltre, saranno esposti gli scatti realizzati l'anno scorso durante la creazione coreografica di "Giulietta e Romeo", di Giorgio Mancini.
Alla vigilia del Festival, il 29 e 30 aprile, nel Salone dei Duecento in Palazzo Vecchio, su iniziativa della Commissione Consiliare Cultura del Comune di Firenze e in collaborazione con il Kunsthis torisches Institut, si svolgerà il Convegno "Prospettive per l'organizzazione del teatro musicale in Italia", due giornate internazionali di studio per analizzare, con la presenza di Sovrintendenti, operatori ed esperti, le prospettive, normative, sovvenzionamento e futuro dei teatri di produzione e di repertorio.
Ma molte altre iniziative corredano e accompagnano il Festival, come l'annuale Asta di vini pregiati a favore del Maggio (13 maggio, Gipsoteca dell'Istituto d'Arte), gli incontri e le conferenze sui temi del Maggio, le vetrine dei negozi appositamente addobbate, il Premio Galileo 2000 (14 maggio), e perfino una gara di golf.
Rai RadioTre trasmetterà in diretta il concerto-compleanno del 20 aprile, e in diretta o differita tutti gli altri spettacoli; le telecamere di RaiTrade riprenderanno "Falstaff".
L'immagine riprodotta quest'anno su tutti i materiali a stampa del Festival è dell'artista toscano Sergio Scatizzi, classe 1918, del quale si è appena conclusa una bellissima mostra antologica alle Reali Poste degli Uffizi.
Molti, e prestigiosi, gli sponsor di cui si avvale il 69° Maggio: da Fondiaria per il compleanno di Mehta e il concerto finale, all'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che lega il suo nome al "Falstaff" i cui accessori dei costumi sono firmati e offerti dalla griffe fiorentina Salvatore Ferragamo, dall'Associazione MaggioDiVino, che sostiene la Maratona pianistica e promuove l'Asta di vini, alle Generali per la tournée italiana della New York Philharmonic, da Ina-Assitalia per il Premio Galileo 2000, giunto alla sua decima edizione, alla Fondazione Carlo Marchi che contribuisce, insieme al Comitato Nazionale per le celebrazioni del Centenario, alla mostra su Visconti.
A tutti, il nuovo Sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino FRANCESCO GIAMBRONE ha rivolto un caloroso ringraziamento per il sostegno che, nell'anno più difficile della recente storia del Festival e per le attività musicali in Italia, ha permesso di confermare l'alta qualità delle proposte in cartellone, pur in presenza di dolorose rinunce a titoli ed artisti rispetto a quanto originariamente ideato, ma con l'assoluto impegno a presentare già prima della conclusione del Maggio imminente quello del prossimo anno, che sarà il 70° e dovrà essere celebrato con la ricchezza, l'intensità e il coinvolgimento di tutta la città che l'importanza della ricorrenza impone.
"Nell'anno più difficile della Fondazione del Teatro, il Maggio musicale fiorentino offre un cartellone di qualità grazie al maestro Zubin Mehta, al nuovo sovrintendente Giambrone e direttore artistico Arcà, al lavoro precedentemente svolto da Tangucci e Mazzonis, all'eccellenza del coro, del corpo di ballo e di tutte quante le maestranze che sul Maggio lavorano con impegno e professionalità".
Con queste parole l'assessore alla cultura Simone Siliani è intervenuto durante la conferenza stampa di presentazione della festa per i 70 anni di Mehta e dell'anteprime del 69° Maggio musicale fiorentino che si è tenuto stamani al Teatro Goldoni. "Quando dicevamo che le riduzioni nella programmazione dovuta ai tagli del Fus (Fondo unico per lo spettacolo) avrebbero creato problemi - ha aggiunto Siliani ringraziando anche Tangucci e Mazzonis per il lavoro fatto - dicevamo una cosa reale. E' ancora più importante che la città, in questo momento difficile, si stringa intorno al maggio e lo sostenga perché dobbiamo tutti puntare a preservare e valorizzare il maggio che è un valore per la nostra città".
L'assessore Siliani ha poi sottolineato che il Festival continua a mantenere la connotazione di festival. "Di particolare rilievo - ha aggiunto l'assessore alla cultura di Palazzo Vecchio- l'apertura ai giovani direttori e pianisti in questo 69 Maggio che riprende così la missione originari del Festival".