Il Ministro Altero Matteoli è stato protagonista di un incidente la scorsa notte che potrebbe imperdirgli di concludere, venerdì prossimo, la campagna elettorale come capolista di Alleanza Nazionale della Toscana. L’incidente d’auto è occorso la scorsa notte al Ministro dell’Ambiente nei pressi di Roma, verso la quale stava tornando: ha riportato la frattura dell’omero per cui è stato operato ieri pomeriggio.
Giovedì 6 aprile l’Ulivo scende in piazza per una grande manifestazione regionale di chiusura della campagna elettorale.
L’appuntamento è a Firenze, in Piazza Santo Spirito, con musica, comici e naturalmente con i candidati dell’Ulivo. A condurre la serata sarà un volto della televisione italiana Ela Weber: sarà lei a chiamare sul palco della piazza fiorentina comici come Gianfranco Monti, Davide Pratelli e Manuela Aureli. Alle loro esibizioni si alterneranno gli interventi del sindaco Leonardo Domenici, del Presidente della Provincia Matteo Renzi e del Presidente della Regione Claudio Martini. Intorno alle 22 sarà invece il momento dei candidati: prima Rosy Bindi e Marco Filippeschi risponderanno alle domande del giornalista Giovanni Carta.
Dopo un intermezzo comico toccherà ad Antonello Giacomelli, Giuliano Amato e il capolista toscano Vannino Chiti. E poi largo alla musica fino a tarda sera.
"Delle grandi opere l'unica finita è il lotto del raddoppio della Grosseto - Fano che aveva finanziato il mio governo, per quanto riguarda il resto del raddoppio della senese sappiamo ben poco" ha dichiarato ieri Giuliano Amato ad Arcidosso durante un incontro con gli imprenditori della zona organizzato da Claudio Franci, candidato dell'ulivo alla camera "Il resto sono tanti cantieri aperti, lavori iniziati e non finiti, oppure neanche rifinanziati".
L'ex presidente del consiglio, candidato in Toscana alla camera nella lista dell'Ulivo, ha approfittato dell'occasione per entrare nel merito dell'autostrada tirrenica, della viabilità maremmana e delle infrastrutture. "Io sono favorevole al tracciato tirrenico al posto di quello collinare - ha precisato Giuliano Amato - tra l'altro, credo che la soluzione autostradale sia da preferire rispetto al messa in sicurezza dell'Aurelia, si tratta di una soluzione che separa il traffico pesante da quello locale e crea una viabilità adeguata al percorso dei camion.
L'attuale Aurelia è piuttosto stretta e diventa pericolosa con facilità. Credo anche che per l'individuazione definitiva del tracciato autostradale sia necessario il contributo di movimenti ed associazioni ambientaliste, in modo da evitare di rovinare luoghi di particolare valore paesaggistico o culturale. Anche la viabilità interna alla maremma è migliorabile, basta togliere qualche curva per facilitare i trasporti e ridurre i tempi di percorrenza, in questo modo le aziende avrebbero meno costi per la distribuzione dei prodotti".
Altro tema toccato dall'ex presidente del consiglio, il rapporto della viabilità con i porti e l'aeroporto di Grosseto: "La Toscana ha due grandi poli per il commercio marittimo, Livorno e Piombino, il mio sogno è un sistema viario collegato con porti ed aeroporti che valorizzi anche quello di Grosseto superando tutti gli intoppi di questi ultimi anni, magari cercando di specializzarlo per alcuni tipi di merci o per direttrici di traffico particolari."
Simone Gheri, sindaco di Scandicci, all’indomani della dichirazione del Presidente del Consiglio che, a conclusione del suo faccia a faccia con Romano Prodi, ha dichiarato di voler abolire l’Ici, afferma che “la promessa di Berlusconi è solo un colpo di teatro di chi pensa di avere davanti non cittadini in grado di discernere ma solo spettatori del suo ennesimo show, pronti ad applaudire sempre e comunque il capocomico”.
Per Gheri “abolire l’Ici significherebbe privare i comuni di una risorsa indispensabile a realizzare i servizi locali, da quelli sociali a quelli per le famiglie, i bambini e gli anziani”. “Credo e spero ” conclude il sindaco di Scandicci- “che Berlusconi non vincerà le elezioni del 9 e 10 aprile. In ogni caso il Presidente del Consiglio ha perso l’occasione di fare una proposta seria e credibile agli elettori : vuole abolire l’Ici? Bene, ma dica con quali altre entrate sostituire quel gettito.
Il fatto è che, invece, si tratta di un altro funambolico escamotage per distrarre la discussione dai problemi nei quali, con il suo governo, ha gettato buona parte del nostro paese”.
"È inconcepibile che il Presidente del Consiglio, nel finale di un programma televisivo alla fine della campagna elettorale, lanci un messaggio che porterebbe solo a minare le già scarsissime risorse finanziarie dei Comuni". È quanto afferma il sindaco di Calenzano Giuseppe Carovani all'indomani del dibattito tra Silvio Berlusconi e Romano Prodi, in cui Berlusconi - Presidente del Consiglio e candidato Premier per il centro destra - ha dichiarato molto nettamente che avrebbe abolito l'Ici sulla prima casa.
"Una proposta impensabile - continua Carovani - quella di Berlusconi che metterebbe a rischio i servizi sociali, agli anziani e all'infanzia, compromettendo seriamente la possibilità di fare interventi sul territorio da parte degli enti locali". L'imposta sugli immobili è una tassa comunale non statale che rappresenta per i bilanci comunali una quota che va dal 20 al 25% delle entrate tributarie. "Abolire l'Ici significherebbe - continua Carovani - abolire il welfare locale". "Si tratta - conclude il Sindaco - di una nuova deriva centralista dello Stato dopo i duri colpi già assestati della legge Finanziaria 2006 all'autonomia dei Comuni sancita dal Titolo V della Costituzione.
Una prospettiva davvero preoccupazione per tutti i cittadini soprattutto per coloro che hanno più bisogno".