4 aprile 2006 - Grande il successo della terza edizione di Terra Futura, mostra-convegno delle buone pratiche di sostenibilità, alla Fortezza da Basso a Firenze dal 31 marzo al 2 aprile: 72.000 i visitatori, 390 espositori per oltre 3.000 enti rappresentati, 180 gli appuntamenti in calendario.
All’indomani della tre giorni, accanto alla soddisfazione per gli ottimi risultati dell’iniziativa a tutti i livelli, amareggia la conclusione dell’iter della legge delega sull’ambiente.
Commenta Ugo Biggeri, presidente della Fondazione culturale Responsabilità etica, (promotore dell’iniziativa con Adescoop-Agenzia dell’Economia Sociale s.c, in collaborazione con Arci, Caritas, Cisl, Legambiente, Fiera delle Utopie concrete): «Nonostante l’evidente attenzione dei cittadini rispetto a questi temi, come ha dimostrato la forte partecipazione ai convegni di Terra Futura, stupisce e ci trova increduli che sia passata una legge verso la quale già la Conferenza delle Regioni, gli enti locali, le associazioni ambientaliste, i sindacati, il mondo della ricerca e numerose categorie economiche, si erano pronunciati con un giudizio negativo, esprimendo notevoli perplessità e timori.
Una legge che dalla sua stessa nascita è caratterizzata da un processo assolutamente non partecipato. Si rischia di tornare indietro di vent’anni in materia di politiche ambientali». «E se da un lato – conclude Biggeri - questo ci dice quanto resti lungo il percorso da fare verso la sostenibilità, dall’altro ci sollecita ancor di più a rafforzare il coordinamento e i percorsi comuni, come si è sottolineato a più riprese a Terra Futura».
«Bilancio più che positivo sia per la partecipazione di pubblico che per i contenuti del dibattito -commenta Pierpaolo Baretta, segretario confederale Cisl -.
Credo che l’associazionismo ora non debba attendere la prossima edizione o i prossimi appuntamenti canonici per incontrarsi: serve un forum permanente di confronto su questi temi, per non lasciar cadere la rete dei rapporti. Come sindacato siamo riusciti a collegare i temi della sostenibilità a quello del lavoro: e per noi è un grande obiettivo. Straordinaria e fondamentale la presenza dei giovani».
«Terra Futura ha reso evidente a tanti visitatori che non erano “addetti ai lavori” che le buone pratiche non sono pratiche di nicchia, solo per alcuni, ma possono essere davvero il futuro del Paese - dice Maurizio Gubbiotti, coordinatore segreteria nazionale Legambiente -.
Ora dobbiamo essere capaci di restituire ciò che abbiamo vissuto in quelle giornate per dare continuità al percorso».
Paolo Beni, presidente di Arci nazionale, evidenzia: «Un’iniziativa che oltre che luogo di scambio, sa essere anche “laboratorio aperto” di costruzione della sostenibilità, capace di coinvolgere anche i cittadini». «La ricchezza di esperienze concrete e di dibattito testimonia il notevole scarto tra l’elaborazione collettiva sui temi dell’ambiente e della sostenibilità e le risposte della politica istituzionale, come dimostra la legge delega in materia ambientale».