Non sembra esserci pace per i capolavori che ‘abitano’ Piazza della Signoria.
Dopo che quest’estate un giovane ubriaco aveva sfregiato il celebre “Biancone”, la statua del Nettuno dell’Ammannati, chiamata così per il candore del marmo, adesso è la volta del “Ratto delle Sabine” di Jean de Boulogne detto Giambologna (Douai 1529 - Firenze 1608).
Ieri notte, infatti, dopo poco le 22 una guardia giurata in servizio presso la Loggia dei Lanzi ha notato che sul basamento in marmo della statua comparivano alcuni segni.
Poche lettere realizzate, molto probabilmente, col carboncino e formanti la parola “habo”. Secondo i primi accertamenti si tratta di un danno molto lieve e lo scritto dovrebbe scomparire con un po’ di diluente.
Ignoti, al momento, gli autori del gesto. La zona è però controllata da numerose telecamere che sorvegliano costantemente i numerose tesori artistici presenti. [S.R.]
giovedì, 21 novembre 2024 - 21:48