Il Giambologna è considerato uno dei più grandi scultori europei della seconda metà del Cinquecento e nonostante sia di origine fiamminga, si formò artisticamente in Italia, dov’era arrivato giovanissimo, scegliendo Michelangelo come maestro ideale e Firenze come patria d’elezione. Da allora (1556) non lascerà più la città, se non per brevi intervalli, e sarà al servizio della corte dei Medici per quasi mezzo secolo. La casa–bottega–fonderia dell’artista in Borgo Pinti a Firenze, ben presto divenne tappa obbligata per i principi europei che si contendevano le sue opere, e per i giovani scultori d’ogni paese, soprattutto fiamminghi, che avrebbero poi diffuso in tutte le corti d’Europa, i segreti della sua tecnica e il fascino delle sue composizioni.
La mostra è l’occasione per poter ammirare circa 100 opere firmate o documentate del grande artista, che fu soprattutto scultore di soggetti allegorici e mitologici, di divinità olimpiche dai corpi perfetti e armoniosi, sintesi di forza e bellezza, maestosità e seduzione.
Potremo quindi vedere non solo i preziosi bronzetti delle raccolte granducali, ma anche sculture di grande formato fatte arrivare dalle ville e dai giardini medicei come il celebre Mercurio, già sulla fontana di Villa Medici a Roma, o il gigantesco Oceano marmoreo, un tempo nel Giardino di Boboli, la Venere Fiorenza, proveniente dalla Villa di Castello. Molte le opere concesse in prestito da importanti musei e da collezionisti privati tra cui le piccole e preziosissime Veneri del Gabinetto Imperiale di Vienna e della Kunstkammer di Dresda.
Una sezione della mostra è dedicata alle opere commissionate al Giambologna dal Principe Francesco, divenuto poi Granduca Francesco I, di cui si presentano i rarissimi bozzetti in terracotta provenienti dal Bargello e dal Victoria & Albert e dal British Museum di Londra, che mostrano l’immediatezza e la vivacità della prima invenzione.
Da ricordare inoltre il Giambologna scultore dei grandi monumenti equestri all’eroica: Monumento equestre di Cosimo I in piazza della Signoria e il Monumento equestre di Ferdinando I in piazza della SS. Annunziata, destinati a servire da modello ai monarchi di tutta Europa proprio attraverso la diffusione dei bronzetti in scala ridotta. Infine la Loggia del Bargello sarà dedicata al Giambologna “creatore” di giardini con le sue straordinarie invenzioni di fontane.
Alla chiusura della rassegna fiorentina (15 giugno) la mostra verrà allestita – in edizione ridotta – al Kunsthisstorisches Museum di Vienna, prestigioso partner dell’iniziativa.
La mostra e il catalogo, edito da Giunti Editore, sono a cura di Beatrice Paolozzi Strozzi direttrice del Bargello e di Dimitrios Zikos.
ORARI: martedì-domenica, 1°, 3°, 5° lunedì del mese, ore 8 .15 - 18.00.
Chiuso il 2° e il 4° lunedì del mese ed il 1° maggio. Alle ore 15.00, 16.00 e 17.00 di o gni giorno di apertura sono previste visite guidate gratuite del museo, in lingua italiana e inglese.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: Firenze Musei tel. 055 2654321/ 290383 - e-mail: prenotazioni@operalab.it
La prenotazione per i gruppi scolastici è gratuita ed obbligatoria. Visite guidate per le scolaresche solo su prenotazione. Costo di € 3 ad alunno. Prenotazioni e informazioni Scuole - tel.
055 290112 - BIGLIETTI: intero € 7 (comprensivo dell'imgresso al museo), ridotto € 3,50 per i cittadini della Comunità Europea tra i 18 e i 25 anni, gratuito per i cittadini della Comunità Europea sotto i 18 e sopra i 65 anni.