Rischia una reclusione da tre mesi a sei anni il vandalo che ha danneggiato nella notte di martedì la cinquecentesca statua marmorea di Nettuno che si erge nell'omonima fontana in piazza della Signoria.
"Come sindaco sono addolorato e amareggiato. Quel che è accaduto è stupido e assurdo, una bravata che si è trasformata in un gravissimo atto vandalico. Mi conforta che i responsabili siano già stati individuati dalla Polizia Municipale, e che il danno possa essere riparato in tempi ragionevolmente brevi, entro la prossima primavera.
Piazza della Signoria è un luogo molto sorvegliato, ma evidentemente non basta: da stasera stessa rafforzeremo la vigilanza. E' comunque certo che il problema della sorveglianza dei monumenti deve essere affrontato congiuntamente dai diversi livelli istituzionali. E faccio appello al concorso e alla collaborazione fra soggetti pubblici e privati perché si possa intervenire al più presto nel solo modo possibile: con postazioni umane fisse e continue dedicate a questa specifica finalità". Sono le parole del sindaco Leonardo Domenici, poche ore dopo il grave danno alla fontana del Nettuno dell'Ammannati il piazza Signoria, comunemente definito a Firenze "il Biancone", danneggiato la notte scorsa da un giovane che si è arrampicato sul braccio della statua, provocando la rottura della mano, del bastone impugnato e della conchiglia del basamento.
Il sindaco, insieme agli assessori alla sicurezza Graziano Cioni, alla cultura Simone Siliani e ai tecnici della soprintendenza e dell'Opificio delle pietre dure, stamani ha spiegato la dinamica dei fatti e mostrato alla stampa il video della telecamera fissa che ha ripreso le immagini del danneggiamento. Alle 3.21 del mattino si vedono due persone nella piazza che, subito dopo il passaggio di una pattuglia della Polizia Municipale, si avvicinano insieme alla fontana; poi in circa 30 secondi uno dei due scavalca la recinzione, si arrampica, cade rovinosamente, si rialza e insieme all'altro si allontana.
Uno dei tre vigili urbani in servizio al corpo di guardia in Palazzo Vecchio vede la scena sullo schermo, avverte la pattuglia di servizio all'esterno ed esce dal palazzo, dopo aver attraversato il cortile interno ed aver aperto il pesante portone della Dogana; a quel punto però i due si sono già dileguati. Le riprese delle telecamere e gli accertamenti successivi saranno però decisivi all'identificazione e alla denuncia delle due persone. "Piazza Signoria è un luogo molto sorvegliato ma in questo momento, come è facilmente intuibile, il controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine e della Polizia municipale ha soprattutto finalità di antiterrorismo.
E' quindi di tipo dinamico, non fisso - ha spiegato il sindaco - Quindi dobbiamo rafforzare la sicurezza dei monumenti con un servizio specifico e con l'assessore Siliani abbiamo già deciso di mettere a punto un piano in questo senso, per sorvegliare alcuni luoghi della città anche nelle ore notturne. In piazza Signoria partirà stasera stessa". Il sindaco aggiunge però che "tutto questo ha un costo non trascurabile e tutti conosciamo la situazione dei bilanci comunali. Quindi credo sia giusto che sia gli altri livelli istituzionali come Stato e Regioni, sia i soggetti privati, collaborino per concorrere a risolvere questo problema".
Per quanto riguarda il ripristino della statua, il sindaco ha annunciato che il restauro da parte dell'Opificio delle pietre dure partirà subito e che nella prossima primavera la mano sarà reinstallata (non prima, il freddo è incompatibile con i materiali usati). Contemporaneamente, si darà avvio al progetto per il restauro complessivo della fontana: sia della statua (che è di marmo di Carrara) che della vasca (realizzata in breccia medicea). I tecnici hanno spiegato che per fortuna i pezzi danneggiati e caduti sono di grosse dimensioni e questo facilita il restauro; in particolare, sono 15 parti più grandi e 16 frammenti piccoli.
Il sindaco ha infine annunciato che il Comune si costituirà parte civile contro gli autori del danneggiamento.
"Esprimiamo soddisfazione per il fermo del teppista ma allo stesso tempo attribuiamo la responsabilità morale e politica dell'episodio vandalico alla fontana del 'Biancone' al sindaco e all'amministrazione comunale". E' la riflessione di Paolo Amato capogruppo di Forza Italia che, insieme a Gabriele Toccafondi, vicecapogruppo di Foprza Italia, ha commentato l'episodio del danneggiamento della statua di Nettuno avvenuto questa notte.
"Il centro storico di Firenze è un museo a cielo aperto, e per questo va tutelato come tale - ha spiegato Amato -. Un episodio come quello accaduto stanotte non è ammissibile, il lassismo e il degrado sono attribuibili all'incapacità e ad una carenza di sorveglianza da parte dell'amministrazione comunale". "Non è la prima volta che vengono presi di mira monumenti del centro storico - ha aggiunto il capogruppo di Fi - e per questo è necessaria una campagna più dura, a tolleranza zero, contro ogni comportamento vandalico, e finiamola con il lassismo che accompagna gli interventi del Comune".
"Già cinque anni fa denunciammo lo scarso controllo della piazza: delle sei telecamere installate ne funzionavano solo due, l'impianto di registrazione era non funzionante così come non era attivo l'allarme antintrusione della Fontana del Biancone. Presentammo a luglio del 2000 anche una mozione sulla questione del controllo di piazza della Signoria - ricorda Toccafondi - dove si chiedeva di dotare il corpo di guardia di palazzo Vecchio di moderni apparecchi di videosorveglianza con telecamere mobili, l'installazione di un sistema di videoregistrazione automatica e un sistema di allarme antintrusione per il "Biancone".
La nostra richiesta ebbe riscontro positivo e a settembre 2000 fu approvata. Constatiamo che le telecamere funzionano, così come l'impianto di registrazione, ma come si può notare dall'episodio di questa notte non è attivo l'allarme antintrusione della fontana come la mozione chiedeva. Con quel sistema in funzione molto probabilmente quella persona sarebbe fuggita prima di arrampicarsi e il "Biancone" poteva rimanere intatto".
"E' necessario attrezzarci e impegnarci tutti per proteggere questa città da questa preoccupante perdita di senso civico - ha detto Nicola Perini, capogruppo della Margherita in Consiglio comunale, rispetto all'ennesimo atto vandalico che ha avuto come oggetto la statua del Nettuno in Piazza Signoria -.
Quest'ultimo atto si va a sommare a altri innumerevoli atti di inciviltà, piccoli e grandi, che ogni giorno affliggono Firenze. L'amministrazione comunale deve prendere provvedimenti, proteggendo i tesori della città, ma è anche importante che i cittadini condividano questo sentimento, trattando e sentendo Firenze come la propria casa. E' preoccupante la caduta del livello di indignazione da parte di tutti - continua Perini -, perché si rischia di far diventare normali fatti che invece devono essere trattati come sintomi gravi, che vanno nella direzione di una superficialità e di un disinteresse che non ci possiamo permettere se vogliamo che Firenze sia all'altezza della sua storia e del suo patrimonio culturale".