(Firenze,16 gennaio)È morto a Firenze lo storico Giorgio Spini. Spini, fiorentino, 89 anni, era stato ricoverato sabato scorso e sottoposto a un'operazione. le esequie si terranno oggi alle 15 nella chiesa valdese di via Micheli a Firenze. Nato nel capoluogo toscano il 23 ottobre 1916, Spini è stato docente in Italia, nelle Università di Messina e di Firenze, e negli Stati Uniti, dove ha insegnato ad Harvard University, University of Wisconsin, University of California - Berkeley. La sua vita e la sua carriera di studioso, però, sono state sempre profondamente legate alla sua terra: a lui si deve una importante ricostruzione della storia del principato mediceo del Cinquecento e della Firenze del dopo l'Unità d'Italia.
In occasione delle celebrazioni del Sessantesimo anniversario della liberazione di Firenze, a Spini è stato conferito il Fiorino d'Oro, l'onorificenza del Comune di Firenze ''per il contributo dato alla vita politica, culturale e sociale della città''. ''Storico di fama internazionale - si legge nella motivazione - ha insegnato nelle università di Firenze, di Harvard, di Berkeley e del Wisconsin, formando generazioni di studenti con i suoi manuali di storia e producendo opere storiografiche di alto valore riconosciute in Italia e all'estero''.
E di Spini si ricorda anche il ruolo avuto nella liberazione della città. ''L'11 agosto 1944 - si legge ancora nelle motivazioni per l'attribuzione del Fiorino d'Oro - guadò l'Arno alle Cascine e primo ufficiale dell'Esercito italiano e primo ufficiale delle Armate Alleate entrò nella Firenze di qua d'Arno, dove i partigiani stavano combattendo valorosamente per la liberazione della città contro le truppe tedesche e i franchi tiratori fascisti. Presidente dell'Istituto Socialista di Studi Storici e condirettore della 'Rivista Storica italiana', Spini ha svolto ricerche storiche non solo in Italia, ma anche in Spagna, negli Stati Uniti, in Svizzera, a Londra, a Parigi, e, sulla base di tali ricerche, ha pubblicato opere sulla storia del Seicento in Europa e in America settentrionale ('Autobiografia della giovane America: la storiografia americana dai Padri Pellegrini all'Indipendenza', Einaudi, 1968; 'Barocco e puritani.
Studi sul Seicento in Italia, Spagna e New England', Vallecchi, 1991) e in particolare sulle correnti antireligiose di tale secolo ('Ricerca dei libertini. La teoria dell'impostura delle religioni nel Seicento italiano', La Nuova Italia, 1980). Tra i periodi oggetti di studio da parte di Giorgio Spini anche il Risorgimento. E proprio ai rapporti del Risorgimento con altri Paesi europei e con gli Stati Uniti lo storico dedicò alcune delle sue opere: 'Risorgimento e protestanti', Mondadori, 1989; 'Incontri europei e americani col Risorgimento', Vallecchi, 1990.
Ha inoltre pubblicato opere sul principato mediceo del Cinquecento ('Cosimo I dei Medici', Vallecchi, 1970; 'Architettura e politica da Cosimo I a Ferdinando I', Olsckhi, 1976) e una su Firenze dopo l'unità d'Italia in collaborazione con A. Casali (Laterza, 1988). Tra le opere di carattere più generale, una collana di manuali scolastici per le Edizioni Cremonese e una 'Storia dell'età moderna da Carlo V all'Illuminismo', uscita per i tipi dell'Einaudi e più volte edita. Sempre presso Einaudi ha pubblicato 'Le origini del socialismo' ('Biblioteca di Cultura Storica', 1992). Tra i suoi ultimi lavori, una sorta di autobiografia messa a punto con l'aiuto del figlio Valdo, intorno a un asse biografico culminante nel periodo 8 settembre 1943-29 giugno 1945, 'La strada della liberazione”.