Inizia lunedì 26 settembre, con la proiezione “fuori sede”, a Chianciano, della copia restaurata del “Cappotto” di Alberto Lattuada, la nona edizione del festival Terra di Siena

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 settembre 2005 00:37
Inizia lunedì 26 settembre, con la proiezione “fuori sede”, a Chianciano, della copia restaurata del “Cappotto” di Alberto Lattuada, la nona edizione del festival Terra di Siena

Tra le highlights di quest’anno, una importante retrospettiva dedicata ai non protagonisti. A tutti quegli attori il cui nome non era in alto nei titoli di testa. I non protagonisti che hanno costituito il tessuto della commedia all’italiana, dal 1945 al 1965. Tra i film in programma, “I soliti ignoti”, “Paisà” e “L’oro di Napoli”. A parlare della “vita da mediano” di tutti questi attori, si incontreranno in un convegno nel complesso museale del Santa Maria della Scala, a Siena, attori di quella stagione come Tiberio Murgia e Giacomo Furia, critici cinematografici come Valerio Caprara e Claudio Carabba, comici di oggi come Panariello e Pieraccioni, che parteciperanno al convegno, venerdì e sabato.

“Commendatori, gagà, furbacchioni, proletari, morti di fame, i grandi caratteristi hanno portato sullo schermo e sul palcoscenico le debolezze, le frustrazioni, le nevrosi, le inconsce comicità, i difetti della gente comune”, dice Carlo Verdone.

Ma non c’è solo la retrospettiva: al cinema Nuovo Pendola di Siena, dal 27 settembre al 2 ottobre – ingresso gratuito – prende vita il concorso internazionale dedicato alle nuove strade della commedia. Film provenienti da Argentina, Austria, Germania, Messico, Stati Uniti, Repubblica ceca, Svezia, Spagna verranno visti in anteprima italiana, alla presenza dei registi e del cast.

Sono arrivate 110 pellicole, e ne sono state selezionate 10. Il concorso è curato da Giovanni Bogani, giornalista e critico cinematografico, e sarà aperto il 27 alle 20.30 da “L’amico” di Elmar Fischer, storia di assoluta attualità. Un film che sorprende, spaventa, sgomenta. A Berlino, l’amicizia tra un ragazzo tedesco e uno yemenita. Piano piano, tutto si stravolge, corre verso una svolta imprevista, che ha a che fare con la Storia…

Vanno in cerca di un’improbabile terra promessa dell’Ovest europeo i protagonisti di “Crash Test Dummies”.

Ci si potrà chiedere se un single omosessuale è in grado di crescere un ragazzo, facendogli da padre e anche da madre, in “Bear Cub”, commedia che viene dalla Spagna. “Non plus ultras” ironizza sulla vita da uomini duri degli hooligan dell’Est europeo, per poi scoprire che, tra sputi, botte e ubriacature colossali, neanche i “duri” sono quello che sembrano… Racconta vita e sogni di cinque ragazze argentine “Bandana”, commedia sulle (vere) Spice girls argentine. Avere vent’anni in Svezia: ecco “Babylon Disease”, ritratto vivacissimo e rabbioso di gioventù scandinava.

In “Iago ti vendicherò” siamo a New York, con una commedia che strizza l’occhio a Lubitsch e a Woody Allen. Ne “Il calcio di rigore più lungo del mondo”, da un racconto di Osvaldo Soriano, vibra il pensiero che per ognuno, anche all’ultimo minuto della partita della vita, ci può essere un riscatto.

I film saranno tutti in anteprima italiana, in versione originale con sottotitoli elettronici, al cinema Nuovo Pendola, nelle serate dal 27 a domenica 2. Giovedì 29 un ospite straordinario: Giorgio Panariello verrà premiato da Carlo Verdone, e incontrerà il pubblico.

Domenica 2 ottobre verranno premiati come “attori dell’anno” Fabio Volo e Paola Cortellesi. Il premio Terra di Siena alla carriera verrà consegnato a Lisa Gastoni. Domenica in sala, alle 21, andrà in scena l’anteprima – dopo Venezia – di “Texas” di Fausto Paravidino. Un ritratto di provincia sconvolta e stravolta: la vera rivelazione della Mostra del cinema. In sala, il regista e protagonista Fausto Paravidino.

Infine, avrà luogo a Chianciano martedì 27 settembre alle 12 la premiazione del primo concorso per sceneggiature e soggetti “Un ciak in Toscana”.

Un premio per chi sarà riuscito a raccontare, in modo nuovo, una terra come la Toscana, spessissimo toccata, corteggiata, raccontata dal cinema, ma spesso secondo luoghi comuni e cliché. Il concorso è coordinato da Giovanni Bogani e Giovanni Rossi, In giuria, Carlo Verdone e gli sceneggiatori Piero De Bernardi e Giovanni Veronesi.

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