Rinascerà il teatro dentro San Salvi e sorgerà una nuova piazza destinata a diventare il fulcro del quartiere. E' quanto prevede il protocollo d'intesa siglato ieri mattina dall'Amministrazione comunale, rappresentata dagli assessori all'urbanistica Gianni Biagi e alla cultura Simone Siliani, e dall'Azienda sanitaria fiorentina, nella persona del direttore generale Luigi Marroni. Era presente anche Claudio Ascoli, direttore artistico di Chille della Balanza.
La firma è quindi il primo passo per il recupero dell'area dove un tempo sorgeva l'ospedale psichiatrico.
Il piano, elaborato dal Comune in collaborazione con l'Azienda sanitaria fiorentina e la Provincia di Firenze, prevede appunto la riqualificazione urbana dell'area di San Salvi. Attualmente nei 35 ettari sorgono gli immobili dell'ex ospedale psichiatrico di San Salvi di cui alcuni accolgono funzioni socio-sanitarie (Rsa le Civette e alcuni uffici), la scuola comunale elementare e materna Andrea Del Sarto, il polo scolastico della Provincia costituito dal Liceo Scientifico Gramsci, la Scuola Alberghiera Saffi e l'Istituto Tecnico Peano, un parco e servizi pubblici di quartiere.
L'obiettivo del piano è il recupero complessivo dell'area e prevede la conferma delle scuole e delle attività dell'Azienda sanitaria, la realizzazione di residenze e l'ampliamento del parco, la permanenza delle attività ospitate nell'area come appunto Chille della Balanza e il centro "La Tinaia". Per quanto riguarda il protocollo, l'Azienda sanitaria si impegna a "chiedere al presidente della giunta Regionale Toscana il decreto di trasferimento in proprietà dal patrimonio aziendale a quello del Comune di Firenze dell'edificio come nella premessa definito 'ex cinema-teatro'".
E ancora a "mantenere a disposizione della Compagnia Teatrale 'Chille de la Balanza' gli spazi fin ora utilizzati nell'ex padiglione di cui al comodato scadente il 31.12.2004. A questo fine verrà proposto alla Compagnia un nuovo comodato vigente per il periodo 2005-2007, nel quale verranno specificati gli spazi messi a disposizione, l'ammontare del rimborso forfettario per la fornitura delle utenze, nonché i reciproci obblighi e diritti. Questi spazi, una volta ritornati nella disponibilità dell'Azienda sono assegnati alle attività de 'La Tinaia', centro di attività espressive e comunità terapeutica, attività che l'Azienda intende valorizzare anche a memoria della pregressa destinazione dell'area".
Da parte sua il Comune di Firenze si impegna a "prevedere nell'ambito del Piano urbanistico esecutivo e della variante al Prg connessa, in sede di controdeduzione alle osservazioni ed approvazione definitiva, il mantenimento dell'ex cinema-teatro con destinazione ad 'attrezzature e servizi pubblici' di Quartiere con funzioni 'di attività culturali', unitamente alla creazione di una piazza tra questo edificio e l'edificio multifunzionale (auditorium ad uso plurimo, servizi connessi ed uffici Asl)".
L'Amministrazione comunale dovrà anche "definire con successivi atti il futuro utilizzo dell'immobile ex cinema in accordo con soggetti pubblici e/o soggetti privati" e "definire con la compagnia 'Chille de la Balanza' una specifica convenzione inerente le attività culturali per il triennio 2005-2007".
Sarà presentata giovedì 21 aprile alle ore 18.30 all’Auditorium Stensen di Firenze (Viale Don Minzoni 25) “Sabotaggio. I disertori della realtà”, la mostra d’arte organizzata dall’Istituto Stensen in collaborazione con il “Centro di Attività Espressive La Tinaia”.
Una mostra che percorre i trent’anni di operato de La Tinaia, un atelier collettivo di pittura e ceramica sorto alla metà degli anni settanta, all’interno dell’Ospedale Psichiatrico di Firenze e tutt’oggi attivo.
Oltre 70 pazienti psichiatrici si sono alternati nel tempo lasciando un patrimonio di decine di migliaia di opere: la creatività libera ed indipendente dell’artista–paziente è il fondamento di un percorso di crescita e riabilitazione.
La mostra, curata da Sofia Ciuffoletti, parte da un’idea chiara: far conoscere il lavoro svolto all’interno de La Tinaia alla città di Firenze attraverso il linguaggio dell’arte, delle forme e dei colori. I quadri si presentano nelle forme tipiche dell’Art Brut, termine con il quale il pittore francese Jean Dubuffet, dopo il 1945, volle indicare ogni genere di manifestazione espressiva non accademica, priva di nozioni tecniche e di intenzioni culturali e perciò più spontanea e immediata.
L’Art Brut è l’arte dei bambini, degli alienati mentali, dei pittori dilettanti e di strada.
E’ in questo contesto che si inserisce la mostra di pittura degli artisti de La Tinaia: una mostra che rappresenta il linguaggio degli artisti-pazienti, un grido che scardina la realtà che siamo abituati a pensare come unica.
Dopo l’inaugurazione della mostra verrà proiettato il video di Paolo Pisanelli “Nella prospettiva della chiusura lampo”, un documentario sulla chiusura dei manicomi (legge Basaglia) dal punto di vista dei pazienti dei laboratori artistici all’interno degli ex ospedali psichiatrici di Roma e Firenze («La Tinaia» laboratorio di attività espressive Ex Ospedale Psichiatrico S.
Salvi, Firenze – Ottavo Padiglione Ex Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà). A seguire l’incontro con il responsabile del M.O.M, salute mentale adulti del distretto 2, Giuseppe Saraò, con la responsabile del centro La Tinaia Lorella Grecu e gli operatori del laboratorio Maika Cavarretta. e Luca Vivoli.
Saranno presenti alcuni degli artisti che espongono: Umberto Ammannati, Vanda Canarutto, Pierluigi Cortesia, Guido Boni, Gianni Galli, Giovanni Galli, Massimo Modisti, Marco Raugei, Franca Settembrini, Claudio Ulivieri.