Firenze, 14 aprile 2005- Lo ha reso noto l’Autorità di Ambito del Mediovaldarno (Aato3) precisando che tale incremento è contenuto nel Piano d’Ambito (approvato dall’Assemblea consortile dell’Ato nel 2001, prima cioè dell’affidamento del servizio a Publiacqua) che prevede una politica tariffaria dal 2002 al 2021 a doppia velocità. Fino al 2013 si prevede, infatti, un incremento annuale delle tariffe, mentre, successivamente, le tariffe diminuiranno. L’incremento annuale è necessario esclusivamente per la copertura degli investimenti, previsti dal Piano di Ambito, che Publiacqua è chiamata a realizzare.
Nel primo triennio, come evidenzia tale Piano, Publiacqua ha realizzato investimenti per oltre 138 milioni di €. Nei venti anni di durata del Piano d’Ambito sono previsti investimenti per oltre 766 milioni di €.
“Gli aumenti avranno effetto retroattivo dal 1 gennaio scorso, spiega Luciano Baggiani Presidente di Aato3 che ha anche precisato come gli incrementi tariffari siano completamente indipendenti dalla situazione di Publiacqua e dai rapporti di questa società con Acea.
“Non c’è nessun legame, ha continuato Baggiani.
Gli aumenti non dipendono da Acea, ma sono legati al Metodo tariffario nazionale che tutela il consumatore attraverso la previsione di un tetto massimo di incremento. Il 6,6% deriva dall’incremento legato agli investimenti (5%) ed il recupero dell’ inflazione (1,6%)”.
E’ stato preso come riferimento il consumo di una famiglia media che oscilla fra i 150 ed i 175 mc annui: nel primo caso l’incremento legato alle tariffe 2005 ammonta a 14 € annui (1€/mese circa), nel secondo di 17,50 €.
“Il nostro obiettivo, ha concluso Baggiani, è vigilare affinchè gli incrementi tariffari si traducano nell’erogazione di un servizio migliore da parte del gestore del servizio idrico Publiacqua. Puntiamo ad un duplice obiettivo: che dal rubinetto di casa esca sempre più un’acqua di qualità superiore e che questo si traduca in un risparmio evidente con una diminuzione del consumo e dell’acquisto di acqua minerale”.