Il pallone stratosferico NASA del progetto "Cream" sta per essere lanciato nei cieli dell'Antartide: nel suo viaggio di 12 giorni indagherà i raggi cosmici provenienti dallo spazio con una grandissima precisione.
L'esperimento, al quale partecipa un gruppo di ricerca del dipartimento di Fisica dell'Università di Siena, servirà a rilevare particelle di energia mai raggiunta finora da acceleratori di particelle sulla terra e pari a circa 1000 TeV (ovvero un milione di miliardi di elettronVolt).
Il pallone stratosferico è stato progettato infatti per indagare sui i meccanismi con i quali le esplosioni stellari (supernovae) sono in grado di accelerare particelle ad energie elevatissime.
Proprio in questi giorni, presso la base Antartica di McMurdo, si stanno ultimando i preparativi per il lancio del pallone che porterà a circa 37 km di altezza l'esperimento "Cream" (Cosmic Ray Energetics And Mass).
Alla realizzazione del progetto di ricerca hanno partecipato università americane (Maryland, Chicago, Penn State, Ohio), della Corea del Sud (Ewha, KyungPook) e un gruppo italiano dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare diretto dal professor Pier Simone Marrocchesi e di cui fanno parte ricercatori dell'Università di Siena.
Gli studi sui raggi cosmici vogliono svelare un mistero che resiste fin dal 1912, quando Victor Hess, con i suoi pionieristici voli su pallone, dimostrò per primo l'esistenza di radiazione proveniente dal cosmo.
mercoledì, 25 dicembre 2024 - 07:00