Cineteca di Firenze: a ottobre tutto il cinema di Andreij Tarkovskij

Redazione Nove da Firenze
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28 settembre 2004 23:28
Cineteca di Firenze: a ottobre tutto il cinema di Andreij Tarkovskij

La Cineteca di Firenze, ora che è possibile rivedere le sei opere di Andreij Tarkovskij realizzate in Russia in nuove edizioni restaurate e in versioni integrali, apre la stagione 2004/2005 con una retrospettiva completa dedicata al ricordo del concittadino Andreij Tarkovskij.
Tra i giovani autori rivelazione del cinema sovietico del disgelo negli anni '60 Tarkovskij è stato negli anni '70 il regista più apprezzato in occidente forse per le sue forti radici culturali europee.
Nato a Ivanovo in Bielorussia nel 1932, si forma alla scuola cinematografica di stato, allievo di Mikail Romm,dove realizza Il rullo comressore e il violino.

La sua vera opera prima, L'infanzia di Ivan, uno dei grandi film contro la guerra, vince nel 1962 (ex-aequo con Cronaca familiaredi Valerio Zurlini) il Leone d'oro al Festival di Venezia. Andreij Rublev, il suo capolavoro, bloccato dalle censure del regime sovietico, si potrà vedere in Europa negli anni '70 dopo la fama di Solaris la cui edizione italiana subisce inspiegabilmente dei tagli rispetto all'originale. Altro film molto personale è Lo specchio, a cui segue un'altra opera di fantascienza esistenziale, Stalker.

Per il suo esilio Tarkovskij sceglie l'Italia per il suo rapporto col Rinascimento e gira Nostalghia anche in Toscana, a Bagno Vignoni. Nel 1984 Firenze lo insigne della cittadinanza onoraria. Sarà la sua città dove venire a vivere.
Il suo ultimo film Sacrificio lo gira in Svezia ma lo monta anche a Firenze. Una malattia forse diagnosticata in ritardo a dicembre 1985 se lo porta via a Parigi nel 1986, durante il ricovero in clinica, prima di ritornare in Italia.

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