La Stagione 2004/2005 al Teatro della Pergola

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 giugno 2004 12:27
La Stagione 2004/2005 al Teatro della Pergola

È un privilegio di pochi un Teatro nel Teatro. La Stagione 2004/2005 del Teatro della Pergola pone un marcato accento su questo privilegio alternando la programmazione tra la Sala e il Saloncino (un vero e proprio teatro da 324 posti) in un susseguirsi quasi ininterrotto di spettacoli. Trova così piena realizzazione in questa stagione il progetto avviato da tempo di uno spazio teatrale d’ospitalità agito in temini temporali e spaziali nell’ottica di un continuum che nell’alternanza dei palcoscenici e degli spettacoli intende valorizzare ed esaltare la preziosità di ogni proposta.

Ma la contemporaneità non è solo da intendere nell’accezione spaziale: sottende e caratterizza l’intera stagione come Tradizione Contemporanea della Scena. Termini opposti, apparentemente in antitesi, per trasmettere invece il valore della convivenza delle programmazioni e rendere il senso della Stagione 2004/2005 nelle sale del Teatro della Pergola. Questo passato, prossimo perché più vicino a quel secolo che ha scritto la storia del teatro moderno, contiene tutto il Novecento – generato ed esaurito, definito e poi negato – ora colmo e vibrante di vissuti recenti.

Non stupiscono, dunque, le antinomie rivoluzionarie dei classici di ieri con la professione di oggi, quelle anarchie che coniugano volentieri i testi agli attori e i registi ai ruoli, superando i percorsi della ricerca, matura per interrogare ed inglobare un trascorso anche distante. Prima legato al grande Attore poi al Regista, subito testo, poi parola sola o lieve sussurro, lo spettacolo si è alimentato di ogni sfumatura per contaminarsi con le diverse arti – dalla musica alla danza al cinema - alla ricerca di un linguaggio nuovo ed altro.

Ora è tornato a difendere la sua identità che nel frattempo si è resa più composita e paradossalmente meno delimitata, avendo digerito tutti i generi e rifiutato le singole divisioni.

Così, la scena oggi proposta dai palcoscenici del teatro fiorentino dell’ETI - Ente Teatrale Italiano si presenta, imbevuta ma assetata, di ognuna di queste occorrenze. Un unico grande palcoscenico, un laboratorio nel quale sintetizzare ogni germe, ogni cellula di questo eterogeneo organismo nel quale, per divisione e ricomposizione, osmoticamente, prende forma ogni sera una struttura viva con percorsi affini ma non sovrapponibili: la Sala sposa sempre meglio la tradizione dell’attore, il Saloncino conferma la vocazione ad essere platea delle trasformazioni fortemente improntata alla valorizzazione della drammaturgia contemporanea.

Anche la lirica si inscrive in questa cornice: un altro felice esperimento della scorsa stagione che si trasforma in tradizionale appuntamento è la valorizzazione della Pergola come spazio verdiano per eccellenza abitato dal grande maestro Franco Zeffirelli a cui anche quest’anno viene affidata l’inaugurazione della Pergola con il riallestimento della Traviata prodotto dalla Fondazione Arturo Toscanini.



Dunque, i cartelloni delle due sale programmati dagli attuali organi dell’Ente - il Consiglio d’Amministrazione, il Presidente e il Direttore Generale – si propongono riuniti e complici nel passare in rassegna tutti i segmenti, i frammenti e le ramificazioni di una tradizione antica nel ricordo e rielaborata nella pratica, quella che il pubblico oggi è in condizione di riconoscere e scegliere. Per questo è proprio la scelta - personale e arbitraria, sorprendente o abituale – la protagonista assoluta della proposta ETI 2004/2005.



La scelta del pubblico e l’enorme favore da parte degli spettatori, calorosi nel gradire le proposte nella stagione appena trascorsa, con la programmazione tutta intonata alla “voce umana”, ci invitano a riconfermare e consolidare questo percorso.
Alcuni dati: rispetto alla campagna abbonamenti si è rilevato un incremento dell’ 11% sulle presenze, il gradimento maggiore è andato appunto alla formula Sceglipergola che vende il 130% in più rispetto all’anno precedente.

Per l’andamento totale della stagione - ovvero comprensivo di sbigliettamento – si può dichiarare un aumento del 5% circa che produce un avanzamento dal 18° posto della stagione 2002/2003 (16° effettivo per lo scorporo dei teatri con meno di 900 posti) al 12° posto della classifica della Borsa Teatro del Giornale dello Spettacolo (che non tiene conto di due degli spettacoli in cartellone perché afferenti alle categorie della lirica e della danza: Aida e Oyster) e chiude con un totale di oltre 90000 presenze.

Forte di questi numeri, il cartellone del 2004/2005 - da ottobre ad aprile - si presenta con ben 28 spettacoli in programma tra Sala e Saloncino ed il prolungamento (dopo l’esperimento testato solo su alcune compagnie della scorsa stagione) a 8 o 9 repliche delle teniture della quasi totalità degli spettacoli in Sala.

A suggellare l’intensità del percorso teatrale nasce quest’anno una nuova formula di abbonamento il Completo Saloncino che riunisce l’intera programmazione dei 13 spettacoli del Saloncino e affianca il tradizionale Completo degli spettacoli della Sala.
Riconfermati i due pacchetti a posto fisso Pergola x 7 e Pergola x 5 sempre per la Sala.

Lo Sceglipergola (10 spettacoli della Sala) mantiene inalterata anche nel prezzo la formula vincente della scorsa stagione. Come è ormai tradizione del teatro, che realizza anche in questo caso le direttive ministeriali e dell’Ente, un’attenzione particolare viene rivolta all’ETI 26, corsia preferenziale per l’abitudine alla scelta della scena coniugata ad un prezzo contenuto al massimo.

Ad accompagnare la Pergola nel dipanarsi della programmazione saranno i consolidati partner istituzionali: il Comune di Firenze attraverso l’Assessorato alla Cultura e l’Assessorato alla pubblica Istruzione, L’Università degli Studi di Firenze, L’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, la Cassa di Risparmio di Firenze, Gli Amici della Musica.

La Pergola, attraverso questo e gli altri progetti in corso di definizione, intensifica l’abituale rete di scambi di esperienze culturali candidandosi ad essere sempre più un “distretto culturale multifunzionale” moltiplicatore di occasioni, progetti ed intuizioni.

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