"Non mi è piaciuto il conflitto di competenze tra Sindaco e Soprintendente"
Intervista al ri-candidato Alessio Papini dei Verdi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 giugno 2004 22:56
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1) L'elemento che spicca nella consultazione del prossimo 13 giugno, oltre la presenza di liste di sinistra alternativa all'attuale maggioranza (ma non è la prima volta che questo accade a Firenze) è senza dubbio l'alto livello culturale dei contendenti. Segnaliamo la lista dei professori (tra cui l'astronoma Margherita Hack), il candidato indipendente Franco Cardini, il candidato del Polo delle Libertà, l'architetto Valentino. Si tratta di un segnale preoccupante lanciato alla Giunta Domenici? L'accusa di una carenza per gli uomini che hanno governato, e si candidano a farlo ancora, una delle città patria della cultura occidentale?

Anche i sostenitori di Domenici annoveranto tra le loro fila elementi di spicco della cultura fiorentina.

Anche il mio curriculum non è da buttare via. Se mi permettete una nota polemica: non mi pare comunque che i professori universitari abbiano mostrato una gran lungimiranza sulla gestione dell'Università di Firenze: ha un debito enorme, la maggior parte dei giovani ricercatori (e perfino molti tecnici e amministrativi) sono precari destinati in buona parte alla fuga all'estero e anche gli studenti non sono molto contenti delle nuove sedi lontane dal centro città e difficilmente raggiungibili con i mezzi pubblici (vedi Novoli e Sesto).

I candidati più illustri sono tutti pezzi da 90 dell'università di Firenze (tranne Margherita Hack, che è una candidatura di bandiera e certo non verrebbe a fare la consigliera comunale) ma non so quali risultati potrebbe dare la loro attività in consiglio comunale, visto anche che hanno molti impegni accademici concomitanti.

2) di recente Lei ha chiesto al Consiglio un'inversione di tendenza nell'ambito di un bilancio ingessato dalle riduzione nei trasferimenti, a fronte delle spese sostenute sinora per opere di viabilità, nuove costruzioni, impianti vari di dubbia necessità per i cittadini.

Come mai, pur assumendo tale posizione critica, i Verdi non sono riusciti a condurre la coalizione all'apertura programmatica al "Forum per Firenze", se non addirittura al dialogo con il Laboratorio per la democrazia?

Sulla volontà di dialogo c'è stata una insufficiente apertura sia da parte del Sindaco che da parte del Forum. Non dimentichiamo che nel forum era presente in massa Rifondazione Comunista che da tempo aveva deciso di correre da sola e aspettava solo una scusa per giustificare la scelta.
Noi riteniamo che nella attuale situazione italiana il centrosinistra abbia bisogno di unità.

Poi all'interno della coalizione porteremo avanti le nostre idee come abbiamo fatto nell'ultima legislatura spesso con successi molto superiori alla nostra attuale rappresentanza in consiglio.

3) La recente condanna del Sindaco Domenici per l'abbattimento degli alberi della Fortezza ha chiarito, se ce ne fosse ancora bisogno, il carico di responsabilità che grava sulle spalle del primo cittadino e di alcuni assessori. Contemporaneamente, anche in occasione della polemica sul parcheggio seminterrato della Fortezza, in una propria dichiarazione Lei ha parlato di un Consiglio comunale ormai defraudato dei suoi poteri decisionali.

Insomma: questa legge Bassanini che doveva riformare le> autonomie locali ha fallito?

Sul taglio degli alberi della Fortezza credo fosse una di quelle decisioni che comunque avrebbero portato delle critiche: taglio degli alberi o magari trasferimento di mostre importanti per Firenze. Semmai non mi è piaciuto affatto il conflitto di competenze tra Sindaco e Soprintendente. La Bassanini ha prodotto risultati diversi, anche positivi come la semplificazione di molti atti burocratici.

Nel caso della Fortezza è stato negativo l'uso dello strumento della Conferenza dei servizi con un project financing con privati. Nel senso che la conferenza dei servizi salta il consiglio comunale (decidono delegati del sindaco, soprintendenti e provincia) e non è adatto per progetti dove i lavori vengono portati avanti da privati come nel caso della Fortezza. Nons i può decidere in due ore di conferenza dei servizi di progetti importanti come quello della Fortezza.

4) Nei prossimi anni, secondo molti, assisteremo alla privatizzazione del settore del trasporto pubblico locale, o quanto meno ad un processo di massiccia riorganizzazione.

Che cosa succederà a Firenze?

Nell'immediato poco perchè la gara per il trasporto la vincerà ATAF. Alla lunga ATAF si deve riorganizzare perchè adesso c'è troppo conflitto sindacale e l'organizzazione è certamente da migliorare.

5) In molte città del mondo un'ora è considerata una distanza di percorrenza accettabile per raggiungere l'aeroporto. Perché l'aeroporto di Pisa è considerato lontano, ma anche nell'ipotesi massimalista di potenziamento, Peretola non potrà mai raggiungere il potenziale del Galieleo Galilei? Allora Firenze non c'e l'aveva già l'aeroporto?

I Verdi sono da sempre contrari al potenziamento dell'Aeroporto di Peretola perchè incompatibile con una qualità della vita accettabile a Castello, Quaracchi, Peretola, Brozzi e Le Piagge.

Fra i due aeroporti (e fra le due città del resto) c'è un clima di concorrenza che in questo caso non offre buoni risultati. Molte destinazioni sono a comune fra Pisa e Firenze e questo non ha senso. Una soluzione potrebbe essere di unificare la gestione dei due aeroporti e fare una fermata ferroviaria a Peretola (la ferrovia passa a breve distanza dall'aeroporto di Firenze) per collegare meglio i due aeroporti.

Alessio Papini
nato a Firenze nel 1964. Laureato in Scienze Biologiche, Dottore di Ricerca in Biosistematica ed Ecologia, si occupa prevalentemente di evoluzione molecolare ed è autore di circa 35 pubblicazioni scientifiche, altre su temi di politica generale e locale, urbanistica, informatica e agricoltura.

In passato ha collaborato col mensile Il Vernacoliere con alcuni interventi satirici (L’epistola di Pio Vaticani). Già dipendente della Menarini Farmaceutici S. r. l. e Amministratore Delegato del Laboratorio Zimotecnico S. r. l.. Parla correntemente 4 lingue. Membro del Consiglio d'Amministrazione dell'Istituto e Museo di Storia della Scienza e Segretario dell'Associazione dei Dottori di Ricerca di Firenze. Direttore Responsabile della rivista scientifica Caryologia.
Già portavoce dei Verdi di Firenze e attuale Capogruppo uscente del Gruppo Consiliare Verde di Palazzo Vecchio.

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