Il primo trimestre 2004 ha risentito di una stagnazione generalizzata nel traffico aereo commerciale alla quale si sono aggiunti elementi contingenti relativi allo scalo di Firenze.
Per i prossimi mesi si prevede un recupero nelle componenti principali di traffico, grazie alla ripresa dei voli sospesi da alcuni vettori per ragioni operative e all’attivazione di nuovi collegamenti aerei.
Ricavi del primo trimestre 2004 pari a 5.627 migliaia di Euro, in lieve aumento rispetto alle 5.564 migliaia dello stesso periodo dell’anno precedente.
Costi operativi pari a 2.152 migliaia di Euro, in aumento di 301 migliaia di Euro rispetto al primo trimestre 2003, a causa del maggiore impiego di risorse per il mantenimento della qualità dei servizi erogati e per gli interventi tesi a migliorare l’operatività e la sicurezza dell’aeroporto.
Margine Operativo Lordo pari a 1.216 migliaia di Euro, in flessione di 233 migliaia di euro sullo stesso periodo 2003 (i valori del MOL di entrambi gli esercizi sono stati riclassificati).
Risultato operativo negativo per 142 migliaia di Euro, inferiore di 297 migliaia di Euro al risultato del primo trimestre 2003. Risultato ante imposte negativo per 140 migliaia di Euro, con un arretramento di 294 migliaia di Euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Ma veniamo ai piccoli azionisti.
Fino al 12 luglio 2003, prima dell’inizio della
presentazione delle buste con le offerte per il 29%, l’assessore Tani ha parlato di asta con
successivi rilanci.
Poi però si dichiara pienamente soddisfatto dell’unica offerta, presentata appunto dalla cosiddetta cordata
Benetton (Sagat), offerta che i maggiori giornali finanziari italiani hanno definito “prezzo da saldo”.
L’offerta della Sagat è di 11 euro. In Borsa, invece, la media ponderata dei sei mesi precedenti tale offerta è, per il titolo
AdF, di 14,76 euro. La media ponderata annuale di 14,41 euro.
In una comune cessione di pacchetto rilevante il valore di cessione non può essere inferiore alla media delle quotazioni di borsa dell'ultimo anno.
In questo caso invece si è andati al di sotto di tali valori: 25% circa in meno della media ponderata ad un anno. Nelle sue dichiarazioni Tani parla di una media annuale di 11,5 euro. Ma la media in termini finanziari è media ponderata, cioè tiene conto anche dei volumi trattati.
Il valore di AFI senza concessione potrebbe anche essere di 11 euro. Ma la concessione è valutata 4,5 euro dalla stessa amministazione, senza considerare i nuovi servizi, come la nuova torre di controllo, il servizio CITIES che permette più
capacità di transito merci.
Infrastrutture realizzate nell'ultimo anno e che creano valore. E non dimentichiamo la positiva valutazione di impatto ambientale.
Altri elementi singolari della vicenda.
Il 13 maggio 2003, con il titolo in crescita costante (sia come prezzo che come volumi trattati), la Cassa di Risparmio di Firenze riduce la sua partecipazione in Aeroporto di Firenze al 2,524% dal 3,152% detenuto dall'11 luglio 2000. Cassa di Risparmio di Firenze è partecipata da
San Paolo IMI, banca nella cordata di Benetton che si è poi aggiudicata il 29% venduto dal Comune fiorentino.
E Lino Moscatelli, direttore generale di Carifirenze, è consigliere della Camera di Commercio di Firenze, cioé dell’Ente
pubblico venditore. Carifirenze ha venduto dunque a prezzi maggiori di quelli poi offerti dalla loro controllante San Paolo IMI (in cordata appunto con Benetton), ma ha anche riversato una gran quantità di titoli sul mercato frenando la crescita del titolo. Il che avrebbe fatto aumentare il valore della media semestrale/annuale del titolo e il valore borsistico di AdF.
Altra società facente parte della Sagat (cordata Benetton) è Tecnoholding.
Luca Mantellassi, presidente della Camera di Commercio fiorentina,
è anche consigliere di Tecnoholding.
I piccoli azionisti hanno segnalato tutto alla Consob e ai media, con scarsi risultati.