Prima dell'unica seduta giornaliera di allenamento, Luigi Piangerelli (nella foto insieme ai compagni dopo la vittoriosa gara col Messina)ha incontrato i giornalisti. Ecco le sue parole: "Il merito della nostra rinascita è di tutti perché abbiamo formato davvero un gran bel gruppo fra i nuovi e i vecchi. Mi sembra ingiusto dare meriti solo a chi è arrivato dopo il mercato di gennaio.Io do il mio contributo alla squadra e mi metto a disposizione del tecnico.
Non è che giochi in maniera diversa rispetto agli altri anni a Cesena o a Lecce. Però confesso che sono contento se il mister e la gente mi apprezzano." ha esordito il centrocampista viola. " Il maggior pregio è di averci sempre creduto, anche quando eravamo a 11-12 punti dal quinto e sesto posto. È un dato di fatto che ci abbiamo sempre creduto. Il difetto, invece, è che subivamo troppi gol. C'è stato un periodo nel quale abbiamo preso gol, mi sembra, per 17 giornate consecutive: una squadra come la Fiorentina non si può permettere un errore del genere.
Una delle caratteristiche della Fiorentina di Mondonico sono i pochi gol subiti e il merito è di tutta la squadra, dalla difesa al centrocampo, all'attacco. Effettivamente, il nostro problema principale era questo: prendevamo troppi gol. Adesso stiamo riuscendo a invertire la rotta: soffriamo molto meno e concediamo anche meno occasioni da rete agli avversari." ha proseguito Piangerelli. "Pur avendo fatto una grande rincorsa, non abbiamo fatto niente. Il bello viene ora, dobbiamo confermaci e cercare di arrivare fra le prime cinque.
A Livorno abbiamo una gara molto difficile: adesso ci concentreremo su questa. Ultimamente stiamo pensando gara per gara, del resto non potevamo (e non possiamo tuttora) fare calcoli perché ci sono squadre che ci precedono. Vedremo il 12 giugno dove saremo in classifica. Ma ora concentriamoci sul Livorno, una partita difficile che dovremo giocare con la massima attenzione ." ha concluso il forte mediano viola. AS
