Lo spettacolo di apertura di Effetto Venezia 2003: “Pietro Mascagni, un genio fra mistica ed eros”
Sabato sera dedicato alla Pulzella d'Orleans alle Feste di Palazzuolo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 luglio 2003 11:35
Lo spettacolo di apertura di Effetto Venezia 2003: “Pietro Mascagni, un genio fra mistica ed eros”<BR>Sabato sera dedicato alla Pulzella d'Orleans alle Feste di Palazzuolo

Livorno – “Pietro Mascagni, un genio fra mistica e eros ”: è il titolo del grandioso spettacolo che aprirà Effetto Venezia 2003. L’appuntamento è per sabato 26 luglio, ore 22.l30 in Piazza della Repubblica. Progettato dallo studio di Valerio Festi, racconterà gli aspetti “segreti” della vita dell’autore di Cavalleria Rusticana, grande compositore, ma anche uomo di mondo, amante delle belle donne e del buon vino. Sulle note delle arie più celebre del maestro livornese, si apriranno tre quadri ambientati nella Livorno dell’Ottocento, scene interrotte da visioni fantastiche, da sogno.

Le coreografie sono del Master Movimento Danza, a cura di Stefania Valdisserri e Ilaria Magonzi.
Il primo quadro: una sala da tè all’aperto, dove eleganti signore sorbiscono cioccolata e piluccano pasticcini, spettegolando sulla vita amorosa di Mascagni. La moglie del compositore, Donna Lina, sorvola le pettegole in mongolfiera e racconta la sua versione: Piazza della Repubblica si illumina di luci sfolgoranti, sfilano le donne fatali che hanno animato la vita sentimentale del maestro, infine appaiono in scena Mascagni e Donna Lina, coppia felice sulla quale piovono petali di rosa.
Il secondo quadro: in un club per soli uomini si fuma e si parla di musica, da Verdi a Wagner che hanno sconvolto l’opera tradizionale.

A questo patrimonio di nuova musica attingono i giovani musicisti: Leoncavallo, Puccini e Mascagni, autori della Giovine Scuola. La Cavalleria Rusticana , che piega la melodia inventando un nuovo dialetto musicale, e anche usa il popolo e le sue ragioni al posto del coro tragico, è frutto di questa esperienza, di impronta Verista. Gli uomini del club discutendo di musica verista, trovano il modo di parlare anche di politica, delle nuove rivendicazioni delle masse popolari.
Sulla scena si materializzano un monumentale soprano rossiniana, poi un coro popolare, infine Isabeu, l’infelice eroina mascagnana che cavalca nuda fra la folla.
Il terzo quadro: un gruppo di lavandaie raccontano del loro lavoro e dei loro padroni e il vociare contrasta il racconto di Donna Lina.

Appare di nuovo Isabeu, la visione si trasforma in un rinoceronte cavalcato da una fanciulla coperta solo da lunghi capelli; ritorna in scena la cantante rossiniana e quindi appare una banda musicale che poi si trasforma in una elegante orchestra.
La Piazza si anima in un gran valzer, donne enormi e bambine che danzano senza mai smettere. Cade una pioggia sulla scena delle lavandaie e sulla cortina d’acqua appare l’interno di un teatro. Le lavandaie si trasformano in eleganti fanciulle, una polvere d’oro le ricopre.

Alcuni uomini con il volto coperto da una maschera portano in scena delle casse, le lavandaie/signore le aprono, all’interno di ogni cassa sfolgora un teatro. Ma scagni ha donato un sogno.

Penultima giornata, domani, dell'ottava edizione di "Medioevo alla Corte degli Ubaldini", le feste medievali organizzate dal Gruppo Storico Oste Ghibellina. Il tema annuale, "La donna nel Medio Evo", sarà affrontato soprattutto dallo spettacolo in programma alle 21 in piazza Alpi: "La pulzella d'Orleans", rappresentazione della vita e delle opere di Giovanna d'Arco.

Ma il centro del piccolo borgo fra Firenze e Faenza si anima fin dal tardo pomeriggio, con esibizioni di musici, guitti, giochi di ruolo dal vivo, osterie che propongono menù medievali. Il gran finale della serata, alle 23, è dato dal Corteo della Campana: un corteo in costume che accompagna al campo sportivo le due catapulte che saranno protagoniste, nel pomeriggio conclusivo di domenica, del celebre Palio della Campana, evento clou delle Feste.

Collegamenti
In evidenza