Inaugura l'11 maggio con "Fidelio", inno alla libertà, il Maggio musicale fiorentino
Un nuovo anfiteatro nel Giardino di Boboli progettato da Quirino
Due mesi intensi di opere e concerti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 maggio 2003 07:22
Inaugura l'11 maggio con Un nuovo anfiteatro nel Giardino di Boboli progettato da Quirino
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Firenze - Il potere, la politica, gli amori coniugali: i diversi aspetti di questo singolare e a volte inquietante incrocio fra ambizioni e sentimenti, buon governo e abissi dell'anima, costituisce il tema che collega le tre nuove produzioni liriche che il 66° Maggio Musicale Fiorentino mette in scena a partire da domenica 11 maggio.
Un'edizione speciale del Festival, che quest'anno celebra il settantesimo anniversario dalla sua fondazione indagando, alla vigilia dell'inaugurazione, le ragioni stesse della sua nascita e il clima politico e culturale di quegli anni Trenta di cui Firenze porta le ultime tracce di grandi opere architettoniche; e la particolare importanza di questa ricorrenza è sottolineata dall'Alto Patronato che il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha voluto concedere all'occasione, e al contributo speciale riconosciuto dal Ministero quest'anno.
Il Maggio si apre domenica 11 maggio al Teatro Comunale, alle ore 19, con "FIDELIO", Singspiel di Ludwig van Beethoven, unica sua testimonianza operistica, inno alla libertà, all'amore coniugale e al coraggio, e manifesto contro gli abusi del potere: una coproduzione con la Nederlandse Opera di Amsterdam per la quale il regista ROBERT CARSEN ha pensato ad un attuale campo di prigionia, con amara spettacolarizzazione finale ad uso mediatico.

Sul podio un debutto, quello di PAAVO JAERVI, figlio d'arte, accolto calorosamente alla sua precedente prova fiorentina in concerto, ed ora all'esordio lirico; nel cast, Elizabeth Whitehouse ( Leonora-Fidelio), Stephen Gould ( Florestan), Giorgio Surian ( Rocco), Gidon Saks ( Pizarro), Stephen Milling ( Don Fernando), Rachel Harnisch ( Marzelline) e Joerg Schneider ( Jaquino).
Seconda opera in cartellone, al Teatro della Pergola dal 20 maggio, "LA CLEMENZA DI TITO" di Mozart, diretta da uno specialista ormai di casa al Maggio e acclamato a Salisburgo come a Monaco, IVOR BOLTON per la regia di FEDERICO TIEZZI e le scene di MAURIZIO BALO', e Ramon Vargas nel ruolo del titolo affiancato da una compagnia esperta con Hillevi Martinpelto, Monica Bacelli, Veronica Cangemi, Gabriella Sborgi, Maurizio Muraro.
ZUBIN MEHTA, il direttore principale del Maggio, si riserva il secondo mese di programmazione con "OTELLO", una coproduzione a quattro con Ginevra, Bolshoi di Mosca e Liceu di Barcellona che si preannuncia incandescente pur se giocata visivamente tutta sul contrasto bianco-nero dal regista LEV DODIN, con un cast stellare il cui spiccano ben tre tenori che si alternano come protagonisti ( Vladimir Galouzine, Stephen Gould e José Cura), la Desdemona acclamata di Barbara Frittoli ( con Chiara Taigi), Carlo Guelfi e Valeri Alexeev come Jago.

Mehta sarà anche sul podio di ben tre concerti, con la BAYERISCHES STAATSORCHESTER di Monaco, dove il Maestro indiano è Generalmusikdirektor fino al 2006, per una serata tutta dedicata a Wagner, il compositore "di casa", con l'ORCHESTRA DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO e la star violinistica LEONIDAS KAVAKOS per un tutto Brahms, e per il concerto sinfonico-corale di chiusura nel Giardino di Boboli il 7 luglio.
Altra orchestra ospite quella NAZIONALE DELLA RAI con FRUHBECK DE BURGOS, mentre il ricco programma sinfonico si apre con il concerto commemorativo nel decimo anniversario dell'attentato di via dei Georgofili, che si intitola - come quello che si tenne un mese dopo la strage, con Mehta in Piazza Signoria - "Per non dimenticare" e che si terrà in Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento ( ingresso libero ad inviti) con Jaervi sul podio del Maggio così come nel secondo concerto dedicato a Paert, Lutoslawski e ancora Brahms; a far da corona agli appuntamenti sinfonici numerosi concerti da camera, incentrati anch'essi su autori "intorno a e dopo Beethoven", dalla Schubertiade con il duo JANSEN-GRIER ai Lieder corali e ai Liebeslieder Walzer diretti da José Luis BASSO, dalla serata mozartiana con il Concerto per clarinetto, sul podio Nir KABARETTI ai grandi cameristi come il QUARTETTO BORODIN e il duo ACCARDO-TOMASSI.
Per la danza, GHEORGHE IANCU firma la nuova creazione di "SHEHERAZADE" abbinata all'Atto delle Ombre de "LA BAYADERE", che l'attuale Direttore di MaggioDanza FLORENCE CLERC ricrea basandosi su Petipa per una coppia d'assi quali ROBERTO BOLLE e AGNES LETESTU; la Compagnia di ballo del Maggio è anche protagonista del GALA' DI DANZA che, il 4 luglio, inaugurerà il nuovo anfiteatro all'aperto nel Giardino di Boboli.

I LUOGHI
Sono ben cinque gli spazi in cui si articola quest'anno il Festival: Teatro Comunale, Teatro della Pergola, Teatro Verdi, Teatro Goldoni e il monumentale Giardino di Boboli dove, nel Cortile della Meridiana - location di tanti mitici spettacoli che, fin dagli esordi, hanno segnato la storia del Festival - verrà allestito un nuovo anfiteatro all'aperto per ospitare gli spettacoli conclusivi del Maggio e la sua ideale prosecuzione ballettistica nel mese di luglio, la cui progettazione è stata affidata all'architetto QUIRINO CONTI, eclettica e geniale figura di scenografo-costumista-stilista cui si deve il recente sucesso dell'allestimento del "Don Giovanni" in Piazza del Popolo a Roma.

LE MOSTRE
Cinque anche le mostre che preparano, seguono e sottolineano il compleanno del Festival: PITTORI DEL '900 AL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO e NELLE GALLERIE FIORENTINE - da Giorgio De Chirico a Corrado Cagli sono già in corso, fino al 31 maggio, alla Galleria Disegni e Stampe e in San Pier Scheraggio nella Galleria degli Uffizi, e presentano i primi vent'anni di figurini e bozzetti firmati dai più grandi pittori che fin dagli esordi del Maggio vennero chiamati a collaborarvi, provenienti dall'Archivio Storico del Teatro curato, come le mostre, da Moreno Bucci, oltre a dipinti degli stessi autori, culminando con il Sironi del 1953 il cui manifesto, mai realizzato, costituisce quest'anno l'immagine del Maggio stesso; LE CARTE DI UN FESTIVAL 1933-1944 invece esibisce giornali, fotografie, spartiti, carteggi, contratti distribuendoli in due sedi, la Biblioteca Marucelliana e il foyer del Teatro Comunale, con inaugurazioni rispettivamente il 10 e l'11 maggio, fino al 7 luglio; infine, dal 17 luglio, in coincidenza con il debutto di "Otello", vengono esposti al Teatro Comunale i costumi che RENATA TEBALDI indossò per le rappresentazioni dell'opera a Vienna diretta da Karajan, e che il grande soprano ha donato al Teatro fiorentino e alla Galleria del Costume di Palazzo Pitti. Tutte le mostre sono ad ingresso libero; quelle nel foyer del Teatro sono aperte in coincidenza degli spettacoli.

IL CONVEGNO
Si intitola 1933-2003: LE RAGIONI DI UN FESTIVAL il Convegno che il 10 e l'11 maggio, al Gabinetto Vieusseux in Palazzo Strozzi e in collaborazione con gli Amici della Musica di Firenze, indaga e ricostruisce l'ambiente culturale e storico-politico che diede vita negli anni Trenta al Maggio Musicale; vi partecipano illustri studiosi quali Harvey Sachs, Quirino Principe, Marco Palla, Ester Coen, Fiamma Nicolodi, Raffaele Monti, Alessandro d'Amico, Marcello de Angelis, Patrizia Veroli, Francesco Ermini Polacci e Johannes Mueller, coordinati da Sandro Cappelletto e da Carla Moreni; la prolusione di apertura spetta a Suso Cecchi d'Amico.

GLI SPONSOR
Con l'ingresso di Fondiaria-Sai, Publiacqua e Firenze Parcheggi salgono a 26 i Soci privati che affiancano quelli pubblici di diritto nella Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, e a loro si aggiungono le sponsorizzazioni mirate del Monte dei Paschi di Siena, che lega, come ormai da qualche anno, il suo nome al titolo inaugurale - l'addobbo floreale sarà realizzato dalla ditta Garden Samsaja di Pescia -; della Banca Toscana ( "Otello", Bayerisches Staatsorchester di Monaco e Galà di Danza / Inaugurazione della Meridiana), e di Fondiaria-Sai ( concerto conclusivo in Boboli con festa-evento).
MaggiodiVino, l'associazione che quest'anno organizza per il 16 maggio al Teatro Goldoni la terza Asta di vini pregiati a favore del Maggio battuta da Pandolfini, contribuisce con i proventi dello scorso anno anch'essa al concerto di Mehta del 7 luglio, mentre Silfi spa, la società pubblica di illuminazione, provvede al nuovo impianto che guiderà gli spettatori nello spazio incantato del Giardino di Boboli.

IL MAGGIO ALLA RADIO
Come di consueto, grazie al pluriennale accordo fra Teatro del Maggio e RAI Radiotelevisione italiana, RADIO3 trasmetterà in diretta la "prima" delle tre opere in cartellone; le telecamere di RAI TRADE riprenderanno integralmente sia "Fidelio" che il concerto Mehta-Kavakos, per mandarli successivamente in onda ma anche per produrre video da immettere sul mercato: è appena uscito, infatti, sotto l'etichetta RaiTrade TDK, il bellissimo DVD del "Ratto dal serraglio" diretto da Mehta lo scorso anno, ed è imminente quello, attesissimo, del "Simon Boccanegra" diretto da Claudio Abbado. Una new entry per il Maggio è inoltre quella di RETE TOSCANA CLASSICA, l'emittente dedicata esclusivamente alla musica classica nata da Radio Montebeni, che dedica ben sedici puntate bisettimanali curate da Giovanni Vitali alla prima edizione del Maggio Fiorentino, con ascolti di rare incisioni storiche e un omaggio a Vittorio Gui, fondatore della Stabile Orchestrale, ora Orchestra del Maggio.

LA CITTA' E IL MAGGIO
Mai come quest'anno tutta Firenze e le sue istituzioni culturali sono coinvolte nel Festival.

Ina-Assitalia prepara una nuova grande festa a sorpresa per il Premio "Galileo 2000"; gli Amici del Teatro, oltre alla nona edizione del concorso "Il Maggio in vetrina", realizzano una autentica messe di incontri e conferenze preparatori agli appuntamenti in cartellone distribuiti in varie sedi, dal British Institute alla Sala Convegni della Cassa di Risparmio, dalla Galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti ai quartieri, e così anche le storiche associazioni Il Foyer, Firenze Lirica e Firenze a Teatro, con ascolti e incontri con i protagonisti.
Il mensile "Firenze Spettacolo" rinnova il suo Omaggio al Maggio, guida al Festival e al dopo-teatro, e la mostra Artigianato e Palazzo organizzata dal 16 al 18 maggio nel Giardino di Palazzo Corsini ha invitato i partecipanti a creare oggetti ispirati al Festival.

"Questa edizione del Maggio conferma la sfida di tenere insieme tradizione e innovazione nel segno della qualità, con una produzione artistica non soltanto musicale, sempre più proiettata all'esterno e che coinvolge l'intera città".

Con queste parole il sindaco Leonardo Domenici ha aperto ieri il suo intervento per la presentazione della 66a edizione del Maggio Musicale Fiorentino, che si inaugurerà domenica prossima al Teatro Comunale con la prima del "Fidelio" di Beethoven. "La nostra è città della cultura e sta vivendo un processo di trasformazione importante, come ha recentemente sottolineato lo stesso maestro Zubin Mehta - ha sottolineato il sindaco - E in questo processo non può non trovare spazio il nuovo teatro di Firenze, che non voglio definire semplicemente auditorium e che nascerà nello spazio degli ex Macelli, vicino alla nuova stazione dell'Alta velocità.

Questo deve essere il nostro obiettivo per il futuro, non solo dell'amministrazione comunale e del Teatro, ma dell'intera città". "Questo progetto, di cui abbiamo già lo studio di fattibilità, si inserisce in una fase importantissima per il recupero degli spazi culturali fiorentini - ha detto ancora Domenici - Fra poco riaprirà il Forte Belvedere, riprenderanno i lavori del centro di arte contemporanea all'ex Meccanotessile, ci sono i recuperi dello straordinario Museo Bardini, della Goldonetta, delle ex Leopoldine con il museo Alinari e il Museo del '900, della biblioteca di Sant'Egidio; e in prospettiva avremo il palazzo di San Firenze o luoghi come la Manifattura Tabacchi o la ex scuola di Sanità militare.

Tutti spazi per la cultura, che dobbiamo riempire di contenuti importanti e capaci di attrarre nuovi talenti. Perché Firenze è una città anziana che ha bisogno dei giovani, e il nostro sforzo deve essere quello di farla diventare un punto di riferimento nazionale e internazionale della cultura giovanile. Per questo è importante tenere insieme innovazione e tradizione, come elementi fondamentali per l'identità e la capacità di sviluppo della nostra città".

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