FIRENZE- 825 mila euro per sostenere le attività di informazione e comunicazione degli enti locali e la formazione del personale pubblico che si occupa di comunicazione. Questo il finanziamento previsto dal Piano triennale 2003-2005 per la comunicazione e approvato dalla giunta regionale, su proposta dell'assessore Chiara Boni, per qualificare ancora di più le attività di comunicazione e informazione istituzionale della Regione e degli altri Enti locali e dare ulteriore impulso al Progetto, avviato negli anni scorsi, per una Toscana più efficiente e meno burocratica.
Il Piano triennale, che affronta il problema della qualificazione delle attività di informazione e comunicazione e della formazione del personale a 360°, sia negli Enti pubblici che nelle imprese private, prevede un impegno di spesa complessivo di 1 milione e 950 mila euro, al quale si aggiungono 280 mila euro provenienti dai fondi residui della lr 62 /97. L'attività di comunicazione ed informazione in Toscana è cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi anni: i Comuni si sono dotati di circa 100 uffici stampa e di 150 Urp, oltre a varie strutture per la gestione di pagine web.
Per stimolare la collaborazione tra gli Enti locali, incentivare la gestione associata e incentivare le innovazioni nel settore, la Regione ha previsto contributi una tantum (del 20% delle spese sostenute per progetti di innovazione, fino ad un massimo di 25 mila euro) ed un finanziamento annuale, per tre anni, ai servizi di comunicazione e informazione condivisi da più enti. Queste azioni saranno finanziate grazie ad un fondo di 375 mila euro equamente suddiviso nei tre anni del Piano.
Per il 2003 sono stati, inoltre, previsti 450 mila euro per la formazione del personale, in particolare per la realizzazione dei corsi formativi previsti dalla legge nazionale 150/2000.
Nel nuovo Piano triennale sono, infine, previsti finanziamenti (50 mila euro all'anno per tre anni) per iniziative volte a promuovere forme di educazione all'uso consapevole e critico dei mass media, in particolare tra i ragazzi età compresa tra i 14 ed i 24 anni.
Nel 2003 la Regione inviterà le scuole e le organizzzioni sociali che si occupano di politiche giovanili a presentare progetti al riguardo. Le varie proposte saranno vagliate e le più interessanti verranno sperimentate nella seconda metà dell'anno. I progetti risultati più efficaci saranno estesi su larga scala nel 2004-2005.