Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e stabilizzazione dei rischi di cambio e di tasso

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 dicembre 2002 07:21
Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e stabilizzazione dei rischi di cambio e di tasso

Fidi Toscana, d’intesa con la Regione Toscana e con le banche azionisti (Gruppo Mps, Gruppo Crf, Gruppo Iccri, Banca Etruria, Fed. Banche Cred. Coop) ha messo a punto due nuove misure d’intervento a supporto delle Pmi, entrambe previste dal nuovo protocollo Regione – Banche.
La prima misura è la costituzione di un fondo garanzia per sostenere lo sviluppo all’estero delle imprese toscane garantisce alle Pmi operazioni di finanziamento dei programmi di penetrazione commerciale all’estero, concesse ed agevolate da Siemest ed operazioni di finanziamento per la costituzione di joint venture all’estero, concesse dalle banche e agevolate da Simest.

Nei prossimi due anni potranno essere garantiti circa 140 milioni Euro di finanziamenti. La seconda misura prevede invece la costituzione di un fondo di garanzia per la stabilizzazione dei rischi di cambio e di tasso. Ciò garantirà operazioni di credito, anche sostitutive di finanziamenti in essere, che prevedano la neutralizzazione dei rischi di cambio e di tasso attraverso operazioni swap. Nei prossimi due anni, con le risorse del fondo, potranno essere garantiti circa 60 milioni di finanziamenti.
“Fare finanza innovativa – dichiara Silvano Gori, presidente di Fidi Toscana Spa – significa oggi utilizzare al meglio gli strumenti esistenti per far fronte a esigenze delle imprese che si troveranno nei prossimi anni ad agire in una nuova situazione economica mondiale per molti versi radicalmente mutata.

Fidi Toscana conferma anche in questa occasione, come in passato, il suo ruolo primario nelle agevolazioni al credito alle piccole e medie imprese e sostiene sempre la modernizzazione di imprese e degli enti locali. ”
“Fidi Toscana – continua Silvano Gori –è impegnata a supportare le Pmi per ottenere rating in grado di ridurre i coefficienti di rischio e quindi il credito alle migliori condizioni, e a garantire operazioni di credito a medio e lungo termine in favore degli imprenditori che effettuino investimenti nella tutela ambientale e nel risparmio energetico, sul duplice versante delle imprese che producono o consumano energia oppure delle imprese che producono o smaltiscono rifiuti”.

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