Programma annuale Grotius-Civile e condizioni di partecipazione per il 2001.
Grotius-Civile ha lo scopo, in particolare, di favorire la conoscenza reciproca dei sistemi giuridici e giudiziari e di facilitare la cooperazione giudiziaria fra gli Stati membri nel settore del diritto civile. I settori ammissibili al finanziamento comunitario sono cinque, combinabili fra loro nell'ambito di ciascun progetto, e cioè:
1. Organizzazione di conferenze, seminari, riunioni e colloqui;
2. Coordinamento di ricerche su argomenti che riguardano la cooperazione giudiziaria;
3.
Diffusione di informazioni sul diritto di altri paesi e sulla cooperazione giudiziaria;
4. Formazione linguistica (linguaggio giuridico) e in diritto comparato;
5. Organizzazione di tirocini e visite all'estero.
Il programma non si rivolge agli studenti che stanno ancora completando i loro studi ma è aperto ai giovani professionisti che svolgono un tirocinio.
Responsabili dei progetti possono essere istituzioni nazionali o internazionali, sia pubbliche che private, in particolare istituti per la formazione giuridica generale e per la formazione dei magistrati o di altri operatori di giustizia, come pure centri di ricerca e associazioni professionali.
Sono escluse dal programma le iniziative di persone fisiche.
Di norma, i progetti dovrebbero concentrarsi sulle situazioni che pongono problemi di ordine pratico agli operatori della giustizia e ai semplici cittadini. Dovrebbero essere finalizzati prima di tutto alla corretta applicazione della legislazione in vigore ed esplorare gli strumenti che ne rendono possibile l'applicazione prima di ipotizzare, ove necessario, eventuali modifiche della legislazione o delle convenzioni. Andrebbe prestata particolare attenzione alla comprensione reciproca delle diverse politiche giudiziarie e culture giuridiche, al fine di promuovere la fiducia reciproca nei casi che richiedono una cooperazione giudiziaria.
A parte i criteri e gli orientamenti definiti dal regolamento, non rientrano nel programma Grotius-Civile le iniziative di formazione sul vigente diritto comunitario derivato e sulla sua corretta applicazione; per i progetti di questo tipo si deve fare riferimento all'azione Robert Schuman.
Nello scegliere i temi meritevoli del sostegno del programma, è opportuno tenere presenti le conclusioni raggiunte dal Consiglio europeo di Tampere. A titolo di esempio, si suggeriscono i seguenti argomenti, per il particolare interesse che essi presentano attualmente:
Cooperazione giudiziaria in materia civile:
- esigenza di nuovi strumenti al fine di garantire una sollecita cooperazione giudiziaria e un migliore accesso alle garanzie istituite dalla legge;
- cooperazione in materia di assunzione delle prove;
- notificazione transfrontaliera di documenti giudiziari ed extra-giudiziari;
- misure necessarie per rimuovere gradualmente gli ostacoli al mutuo riconoscimento delle decisioni e delle sentenze;
- determinazione della competenza e della legislazione applicabile in materia di proprietà matrimoniale, testamenti e successioni;
- fallimento e insolvenza;
- determinazione della legge applicabile agli obblighi contrattuali e non contrattuali;
- misure di esecuzione;
- tutela dei diritti dell'infanzia;
- procedure concernenti le piccole controversie;
- procedure concernenti ordini di pagamento;
- provvedimenti d'urgenza;
- possibilità di un ulteriore ravvicinamento della normativa civilistica sostanziale al fine di eliminare gli ostacoli che si frappongono al corretto svolgimento dei procedimenti civili.
Aspetti civilistici di quesiti generali quali:
- attività dei magistrati di collegamento e di contatto;
- questioni concernenti le vittime di reati;
- confronto di norme giuridiche sostanziali e procedurali;
- analisi delle difficoltà provocate da normative potenzialmente incompatibili;
- condizioni, criteri e procedure per la concessione di consulenza legale;
- cooperazione tra autorità giudiziarie e servizi amministrativi competenti nei vari Stati membri in settori particolari;
- questioni riguardanti la tutela dei dati personali;
- diffusione dell'informazione giuridica;
- l'interpretazione linguistica nei procedimenti giudiziari;
- mezzi di informazione e potere giudiziario;
- procedimenti amministrativi;
- trattamento e status dei minori in ambito giudiziario;
- utilizzo delle nuove tecnologie nei procedimenti giudiziari, nella cooperazione fra autorità giudiziarie e, in generale, nell'ambito dell'amministrazione della giustizia.
Saranno incoraggiate le domande provenienti dalle organizzazioni attive negli Stati membri dell'Unione europea meno rappresentati nei vari progetti. Particolare attenzione sarà prestata ai progetti per gli operatori della giustizia che hanno minore dimestichezza con gli ambienti internazionali, nonché ai progetti per operatori dei paesi candidati all'adesione ai sensi dell'Agenda 2000.
Le proposte devono essere presentate entro il 30 aprile 2001.
Le candidature devono riguardare progetti che abbiano inizio fra il 1 ottobre e il 31 dicembre 2001; i progetti vanno ultimati al più tardi entro un anno dalla data in cui è stata ufficialmente notificata la decisione di approvazione del finanziamento, a meno che non sia stata concessa una proroga.
GV