Il primo tratto della tramvia non va realizzato perché è inutile ed avrà un pericoloso impatto ambientale. E’ quanto hanno dichiarato il capogruppo di Forza Italia Rodolfo Cigliana ed il consigliere Valerio Abbate che hanno anche annunciato il lancio di una petizione popolare contro «un’infrastruttura che, fra l’altro, cementificherà i giardini e peggiorerà il traffico veicolare». La petizione partirà domani in piazza della Repubblica, il 3 luglio proseguirà in viale Talenti, il giorno dopo si sposterà in piazza dell’Isolotto, il 5 luglio ritornerà in viale Talenti ed il 6 di nuovo in piazza dell’Isolotto.
«In previsione della richiesta di aiuto finanziario, pari a 600 miliardi di lire, avanzata dall’assessore Cecchi alle grandi imprese fiorentine - hanno aggiunto Cigliana e Abbate - sottoporremo i progetti delle linee 2 e 3 della tramvia alle categorie economiche ed ai cittadini per conoscere la loro opinione». «Forza Italia sostiene l’opportunità che progetti di interesse pubblico trovino attuazione mediante il concorso di partner privati - hanno spiegato i due consiglieri - lo sviluppo della città passa attraverso project financing.
Quindi può essere solo condiviso l’impegno degli operatori economici della città di offrirsi all’amministrazione come interlocutori dei bisogni e delle esigenze del territorio». «Ma parlando di opere di interesse pubblico - hanno proseguito Cigliana e Abbate - Forza Italia si chiede quali mai reali vantaggi possa offrire il sistema tramvie ideato e sostenuto dall’assessore Amos Cecchi inteso come asse portante del sistema mobilità a Firenze e del collegamento con le grandi periferie».
Secondo Cigliana e Abbate «i progetti di tramvia dell’amministrazione appaiono non integrati in un sistema complessivo di mobilità su rotaia e su gomma, non compatibili con l’assetto del territorio e le caratteristiche urbanistiche, per cui, oltre l’aspetto economico, Forza Italia contesta le scelte tecniche adottate. L’assessore Cecchi, che ben sa delle proteste dei cittadini che abitano lungo l’asse della tramvia 1 Scandicci – Santa Maria Novella, si rivolge ai partner privati per poter vendere un prodotto, anche delle linee 2 e 3, altrimenti irrealizzabile sia urbanisticamente che economicamente.
«Una tramvia in via Cerretani? - hanno concluso i due consiglieri - o in via del Melarancio? O in piazza Duomo? Perché, oltre a richiedere il concorso economico, l’Assessore Cecchi non sottopone ai partner privati anche la realtà dei suoi progetti con l’analisi dell’impatto ambientale e della ricaduta sui cittadini e sugli operatori economici delle aree attraversate?».