Manganellate agli studenti: la condanna del Consiglio regionale

Approvata la mozione con la richiesta di accertamento delle responsabilità. Sit-in contro le violenze a Empoli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 febbraio 2024 13:50
Manganellate agli studenti: la condanna del Consiglio regionale

“Ringrazio i colleghi del Consiglio regionale per aver condiviso la richiesta di fare quanto prima chiarezza e di accertare le eventuali responsabilità di quanto accaduto a Pisa nei confronti delle studentesse e degli studenti che hanno subito cariche e manganellate da parte della Polizia durante manifestazioni pacifiche”. A dirlo è Stefano Scaramelli, presidente del gruppo di Italia Viva, primo firmatario dell’atto approvato oggi in Consiglio regionale in merito alla ferma condanna del grave atto di violenza contro gli studenti di Pisa e Firenze caricati dalla Polizia ai cortei per la Palestina.

La mozione approvata impegna la Giunta regionale ad attivarsi nei confronti del Governo e del Ministro competente. “Il Consiglio regionale con l’approvazione di questo atto condanna quanto è accaduto contro gli studenti di Pisa e Firenze - spiega Scaramelli, che aggiunge - la libertà di manifestare pacificamente il pensiero, di riunione, sono sanciti nella nostra Carta costituzionale. Le istituzioni devono garantire il corretto e pacifico confronto democratico e tutelare la sicurezza di tutti, a partire dai giovani”.

Giovani Democratici dell’Empolese Valdelsa hanno organizzato per domani, giovedì 29 febbraio, un sit in pacifico contro le violenze sugli studenti. L’appuntamento è alle 18 in piazza Farinata degli Uberti a Empoli.

Approfondimenti

Ottavia Viti, segretaria Gd Empolese Valdelsa, spiega: «Abbiamo deciso di organizzare questa iniziativa perché crediamo sia fondamentale prendere una posizione netta e chiara di condanna verso quello che è successo la settimana scorsa a Pisa e a Firenze. Quei ragazzi che, manifestando pacificamente, hanno subito le violenze che tutti abbiamo visto potevamo benissimo essere noi.

Quello che è successo non si può verificare in uno Stato di diritto come il nostro, ne mostra anzi il fallimento, come affermato dal Presidente della Repubblica.

Scendere in piazza in questo momento è quindi per noi importantissimo, ne va del futuro della nostra generazione e del nostro paese. Lanciamo un appello per una partecipazione massiccia, in modo da mandare messaggio chiaro di condanna alle numerose azioni violente verificatesi da quando è presente questo Governo di ultra-destra».

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