Giovedì 11 aprile sciopero nazionale di 4 ore indetto da Cgil-Uil

Tutte le iniziative in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 aprile 2024 18:02
Giovedì 11 aprile sciopero nazionale di 4 ore indetto da Cgil-Uil

Firenze, 10-4-2024 - Domani giovedì 11 aprile è in programma, per tutti i settori privati, lo sciopero nazionale di 4 ore indetto da Cgil-Uil (8 ore per il settore edile). Obiettivi e ragioni: zero morti sul lavoro, una giusta riforma fiscale, un nuovo modello sociale e di fare impresa.

Nell’occasione, oltre a varie iniziative nei territori della regione (sotto, l’elenco), sono previste l’assemblea generale di Cgil Toscana e di Uil Toscana a Firenze presso l’Auditorium al Duomo in via de’ Cerretani 54/r, ore 9:30-13, con apertura di Paolo Fantappiè (Segretario generale Uil Toscana), interventi di delegate e delegati, conclusioni di Rossano Rossi (Segretario generale Cgil Toscana).

TUTTE LE INIZIATIVE IN TOSCANA

Arezzo: presidio ore 15-17 in piazza San Jacopo– Firenze: all'Auditorium al Duomo (in via de’ Cerretani 54/r) ore 9:30-13 assemblea generale Cgil e Uil Toscana, con apertura di Paolo Fantappiè (Segretario generale Uil Toscana), interventi di delegate e delegati, conclusioni di Rossano Rossi (Segretario generale Cgil Toscana); a Le Sieci (Pontassieve) concentramento alle 9:30 in via Bellini angolo via Puccini, corteo e comizio conclusivo al circolo Primo Maggio in via Mascagni (termine previsto ore 11:30); a Empoli presidio alle 10:30 in piazza Vittoria.

Per Le Sieci e Pontassieve si tratta di due luoghi che nei giorni scorsi sono stati teatro di gravi infortuni sul lavoro (nel primo caso, mortale)– Grosseto: presidio in piazza fratelli Rosselli ore 10-12- Livorno: ore 9 corteo con concentramento davanti alla raffineria Eni– Lucca: presidio ore 10:30 davanti alla Prefettura in piazza Napoleone– Massa: presidio ore 10:30 davanti alla Prefettura in piazza Aranci– Piombino (Li): ore 10:30-13 iniziativa presso saletta Quartiere Salivoli– Pisa: a Pisa (località Montacchiello) presidio-volantinaggio Filt Cgil-UilTrasporti presso magazzino Amazon ore 9-12; a Navacchio (Cascina) nella zona dell’area commerciale dei Borghi volantinaggio itinerante Filcams Cgil-UilTucs ore 11-13– Siena: a Poggibonsi corteo (concentramento ore 9 in piazza Matteotti).

A Chiusi Città e Montepulciano presìdi con volantinaggi davanti agli istituti scolastici superiori, rispettivamente in via S.Stefano 44 dalle 8 alle 10:30 ed in via San Martino 14 dalle 12 alle 13:30

LE RAGIONI E GLI OBIETTIVI DELL’AGITAZIONE CGIL-UIL: ZERO MORTI SUL LAVORO

C’è la necessità, sempre più impellente, di combattere davvero le morti sul lavoro. La salute e la sicurezza sul lavoro devono diventare un vincolo per poter esercitare l’attività d’impresa ; bisogna cancellare le leggi che negli anni hanno reso il lavoro precario e frammentato; superare il subappalto a cascata e ripristinare la parità di trattamento economico e normativo per le lavoratrici e i lavoratori di tutti gli appalti pubblici e privati”. E poi occorre rafforzare le attività di vigilanza e prevenzione, incrementando le assunzioni nell’Ispettorato del lavoro e nelle aziende sanitarie locali.

Non si può andare al lavoro senza una formazione adeguata, quindi serve il diritto alla formazione continua per tutte le lavoratrici e i lavoratori. Occorrono: una vera patente a punti, per tutte le aziende e per tutti i settori, che blocchi le attività alle imprese che non rispettano le norme di sicurezza; il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di eleggere in tutti i luoghi di lavoro i propri Rls; l’obbligo delle imprese ad applicare i contratti nazionali firmati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative ed al rispetto delle norme sulla sicurezza, condizioni per poter accedere a finanziamenti/incentivi pubblici”.

UNA RIFORMA FISCALE GIUSTA

Lavoratori dipendenti e pensionati pagano oltre il 90% del gettito Irpef, mentre intere categorie economiche continuano a non pagare fino al 70% delle imposte dovute. L’evasione complessiva continua ad essere pari a 90 miliardi all’anno. La delega che il governo sta applicando invece di combattere l’evasione fiscale e contributiva introduce nuove sanatorie, condoni e concordati. Inoltre non tassa gli extraprofitti, favorisce le rendite finanziare e immobiliari, il lavoro autonomo benestante e le grandi ricchezze.

Questa impostazione del governo va contrastata ed invertita. È necessario ridurre la tassazione sul lavoro dipendente e i pensionati, tassare le rendite e contrastare l’evasione; promuovere così un fisco progressivo abolendo la flat tax, estendendo la base imponibile dell’Irpef a tutti i redditi; indicizzare all’inflazione reale le detrazioni da lavoro e da pensione e detassare gli aumenti contrattuali. Occorre insomma andare a prendere le risorse dove sono per finanziare sanità e istruzione, non autosufficienza, diritti sociali e investimenti pubblici.

UN NUOVO MODELLO SOCIALE E DI IMPRESA

Bisogna rimettere al centro delle politiche economiche e sociali del governo e delle imprese il valore del lavoro, a partire dal rinnovo dei contratti nazionali e da una legge sulla rappresentanza, la centralità della salute e della persona, la qualità di un’occupazione stabile e non precaria, una seria riforma delle pensioni, il rilancio degli investimenti pubblici e privati per riconvertire e innovare il sistema produttivo e puntare alla piena e buona occupazione a partire dal Mezzogiorno.

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