Musica, FLOG di Firenze: giovedi 19 marzo, l'erede dell'AfroBeat

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 marzo 2009 00:02
Musica, FLOG di Firenze: giovedi 19 marzo, l'erede dell'AfroBeat

Evento musicale giovedi 19 marzo all’AUDITORIUM FLOG di Firenze: SEUN KUTI & FELA’S EGYPT 80 presentano il loro debutto discografico, “Many Things”, che ha ricevuto premi e critiche entusiastiche su tutte le riviste musicali a livello internazionale. In realtà SEUN ha iniziato a suonare sax e piano e a fare concerti con il padre FELA già all’età di 8 anni, assorbendo quello stile musicale e l’importanza del messaggio trasmesso che hanno reso FELA KUTI un protagonista assoluto non solo della World Music.

FLOG W LIVE e EVENTI MUSIC POOL sono quindi orgogliosi di portare a Firenze questo gruppo straordinario, dove 15 tra musicisti/coristi/danzatori si esibiranno in una performance strascinante e di incredibile energia musicale.
Fuor di metafora SEAN KUTI è il vero erede dell'impero musicale (e non solo) del padre Fela Anikulapo Kuti: è nella sua musica che l'Afrobeat ritrova un interprete magistrale, capace di veicolare tutto lo struggimento interiore caro proprio a quelle estenuanti maratone ritmiche.

Nigeriano di Lagos, SEUN KUTI (il cui nome Yoruba significa “Dio ha fatto grandi cose”), prende in prestito una celebre frase di Baudelaire per giustificare in qualche misura la sua opera: 'You gave me your mud and I made gold from it' , ‘mi avete dato il vostro fango ed io ne ho fatto oro’. Un motto familiare in quanto sorta di manifesto generazionale, essenziale appunto a descrivere le gioie e i dolori del continente nero, la rivalsa sociale attraverso la musica, la costruzione di un ponte ideale con l'occidente attraverso 'l'industria dello spettacolo'.

Sacrifici che KUTI conosce bene, tanto che le sue danze propiziatorie possono considerarsi come il lasciapassare definitivo verso un'affermazione globale; riscatto che si gioca sul serrato percorso musicale ideato da SEUN in combutta con la sua backing band, i Fela's Egypt 80. Terzogenito di Fela - venuto alla luce nel 1982 - SEUN ha presto imparato ad estrarre il meglio dal mondo circostante, ragion per cui citando ancora il filosofo francese Baudelaire - ed i suoi celeberrimi Fleurs du Mal - dalle 'erbe cattive' sono spesso nate delle composizioni stupende.

Sensibilizzato ed impegnato politicamente KUTI indirizza le sue liriche in maniera esplicita: è proprio il sociale l'argomento principe, con argomenti scottanti quali la questione dell'igiene locale, laddove ci sono addirittura più morti per malaria che per AIDS. SEUN ha recentemente raggiunto un'altra icona locale come Youssou N'Dour in un progetto ad ampio respiro che vuole proprio denunciare gli effetti di questa piaga, ancora lungi dall'essere debellata. Il brano ‘Mosquito Song’ è una denuncia aperta nei confronti delle negligenze dell'amministrazione locale, che mai si è prodigata per una corretta informazione.
L'orchestra che accompagna KUTI è la stessa vista in azione da metà degli anni '80 con Fela, e proprio SEUN si è preso carico di amministrarne l'enorme potenziale, dopo la prematura scomparsa del padre nel 1997.

Batteria sincopata, basso pulsante, chitarre taglienti, organo caldo e sezione fiati swingante, creano la furiosa base Funky dei FELA’S EGYPT 80 su cui la voce di SEUN canta appassionatamente i suoi intensi brani. Giovedi 19 marzo, sul palco dell’AUDITORIUM FLOG non ci sarà un semplice epigono, ma la re-incarnazione di un fenomeno, di una divinità (ed anche figura politica) che ha dato una sterzata prepotente al destino di tutto il popolo d'Africa, attraverso ritmi esagitati e parole decantate a gran voce.

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