'Villa Bracci assalita dai cinghiali, distrutti 40 orti sociali'

La Lega: “Il Comune ci aveva riferito che sarebbero state attivate le guardie venatorie". La replica di Palazzo Vecchio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 agosto 2023 16:32
'Villa Bracci assalita dai cinghiali, distrutti 40 orti sociali'

Firenze, 29 agosto 2023- “Il Comune ci aveva riferito che sarebbero state attivate le guardie venatorie, ma ancora non è arrivato nessuno e i cinghiali continuano a circolare nella zona”. Sono queste le dichiarazioni e la delusione apparsa sulla stampa locale di Mario Andreini, presidente del Centro Anziani Villa Bracci di Firenze, dopo che 40 orti sociali sono stati devastati dai cinghiali.

"Possibile che nonostante tutte le segnalazioni anche sollevate più volte dalla Lega, nessuno in Giunta abbia pensato a prendere in considerazione il problema ungulati in città che già si era presentato in molte forme pericolose e minacciose per i cittadini Fiorentini?" dichiara il Capogruppo in Palazzo Vecchio e segretario provinciale Lega Federico Bussolin, del Commissario comunale Lega Federico Bonriposi e dei Consiglieri di Quartiere 2 della Lega.

"Al centro anziani Villa Bracci - proseguono - dove esiste il progetto Agosto Anziani supportato dall’assessorato al sociale del Comune e dal Quartiere 2, si rischia di sciupare e rendere inutile lo sforzo per aiutare gli over 80. Qua queste persone avrebbero un'occasione per essere attivi, ma non possono farlo se minacciati dai cinghiali. Come è possibile, ci domandiamo, realizzare dei progetti e poi "gettarli alle ortiche" per dirla alla fiorentina, per la disattenzione dell'amministrazione comunale? Inutile fregiarsi in pubblico per un impegno per il sociale che poi viene ostacolato da problemi noti mai risolti".

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"Risulta inoltre dalle dichiarazioni date alla stampa dal presidente Andreini che l'assessore Giorgio era a conoscenza del problema. Perché non è intervenuto? Perché non ha verificato che il problema ungulati fosse risolto? L'assessore è sotto l'ombrellone? Da Villa Bracci attendono risposte vere".

LA PRECISAZIONE DEL COMUNE

In merito alla presenza di cinghiali nella zona di Rovezzano e agli orti sociali di Villa Bracci danneggiati dagli ungulati gli uffici dell’Ambiente precisano quanto segue.

Il sopralluogo/intervento della Polizia Provinciale, dopo la segnalazione del centro anziani all’assessore Andrea Giorgio, è stato sollecitato dall’ufficio Ambiente e fissato con la Polizia Provinciale 10 giorni fa e si è regolarmente svolto nella giornata di oggi. Bisogna infatti considerare che Polizia Provinciale ha una calendarizzazione degli interventi che segue l'ordine delle richieste arrivate e il rischio per l'incolumità pubblica.

Gli uffici sottolineano che a Firenze, a differenza di ciò che accade in altre città, nell’ultimo anno è stato svolta un’azione di preventiva di contrasto alla presenza di ungulati con l’Amministrazione comunale che ha coinvolto oltre 150 proprietari di terreni nelle zone collinari e periferiche della città affinché provvedessero – come previsto dal Regolamento di Polizia Municipale – a mantenere pulite e recintate le aree per evitare che i cinghiali trovassero habitat adatti alle loro esigenze e si avvicinassero eccessivamente al centro abitato.

Gli interventi sui cinghiali, comprese eventuali catture, sono di competenza della Polizia Provinciale. Se poi dal rapporto della Polizia Provinciale emergessero altre esigenze legate a interventi di manutenzione/messa in sicurezza dell’area l’Amministrazione provvederà a richiederli agli assegnatari dei terreni. Infine il Comune di Firenze sottolinea che sta collaborando attivamente con la Regione Toscana per individuare le migliori strategie mirate a contenere il proliferare dei cinghiali sul territorio. Rientra in questo lavoro congiunto l’ultimo incontro in ordine di tempo (nel mese di luglio) tra uffici comunali, uffici regionali e Polizia Provinciale.

“Neanche le morti sulle strade o il pericolo concreto per anziani e bambini fanno capire che bisogna intervenire. I cinghiali hanno fame e sete, non si fermano neanche davanti ai recinti elettrici perché magari uno prende la scossa, ma gli altri corrono e riescono a entrare. Noi vogliamo bene agli animali ma quando si supera il numero massimo bisogna intervenire. Altrimenti non ci lamentiamo se poi i problemi saranno sempre maggiori” A dirlo è il vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana, Ritano Baragli.

“Ormai non mi stupisco più di niente – ha aggiunto Baragli -. Il cinghiale è un animale molto pericoloso, ciò che è accaduto a Villa Bracci non andrebbe sottovalutato. E invece si continua a farlo. Gli esemplari femmina, ad esempio, per difendere i propri piccoli sono in grado di attaccare al minimo movimento brusco. Immaginiamo che questo accada in un orto sociale, con all'interno molti anziani: può diventare una strage. Però, ripeto, neanche i morti sulle strade fanno intervenire chi dovrebbe intervenire. Quindi c'è poco da sperare”. Oltre alla pericolosità c'è anche l'aspetto economico da tenere in considerazione. “I recinti hanno un costo elevato – ha concluso Baragli -. Costano dai 25 ai 30 euro a metro, a seconda della tipologia di recente. Quindi un forte investimento in un momento difficile che, oltretutto, può diventare inutile se di fronte ti trovi moltissimi animali di questo tipo”.

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