E' guerra negli ultimi 17 giorni in Israele, a Gaza e in Cisgiordania, a causa dei continui attacchi aerei. E Firenze reagisce con una fiaccolata che stasera si è mossa dal Ponte alle Grazie fino a San Miniato. L'iniziativa di padre Bernardo, con il sostegno della CGIL. Grande partecipazione dalle più svariate estrazioni e significativa presenza di Scout sia C.N.G.E.I. che AGESCI.
“Grazie a padre Bernardo per aver dato vita ad una manifestazione che unisce oltre le differenze. In un momento globale così difficile dove risuonano morti, orrore, distruzione, il silenzio della pace diventa assordante: è fragorosa la voce che si leva da questa manifestazione che richiama tutti ad un grande sforzo per costruirla” dichiara il deputato dem Federico Gianassi partecipando alla fiaccolata per la pace promossa da Padre Bernardo Gianni, priore dell'abbazia di San Miniato al Monte.
Approfondimenti
"La Comunità Ebraica di Firenze si è espressa in modo chiaro in tutti i passaggi e non abbiamo mai mancato di riconoscerlo. Analogamente ha fatto quella islamica -dichiarano Dmitrij Palagi, Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune- In modo autorevole si è aggiunta la voce dell'abate di San Miniato a Monte. Nella nostra città ci sono realtà che continuano a confrontarsi, nonostante ci siano figure pronte ad avvelenare i pozzi. La bandiera di Israele su Palazzo Vecchio non aiuta.
Il nostro gruppo consiliare aderisce convintamente anche alla mobilitazione di oggi. Anche chi mancherà dovrà partecipare al confronto. Questo è il nostro impegno. Nella chiarezza delle posizioni, per contrastare ogni forma di razzismo (comprese quelle specifiche dell'antisemitismo e dell'islamofobia). La responsabilità di questa situazione è soprattutto della politica europea e di quella statunitense, che hanno favorito la debolezza del diritto internazionale e permesso di minare la credibilità dell'ONU. Oggi non è giorno di polemiche. Firenze non è sotto le bombe, a differenza di Gaza. Speriamo che tutte le parti politiche della città sappiano fare altrettanto".
“Occorre lavorare per la pace tra Israele e Palestina. Sono rimasto deluso – spiega il consigliere del gruppo misto Andrea Asciuti – da diversi concittadini italiani che si sono divisi pro Palestina o pro Israele. Conflitto che ormai va avanti da decenni. Nessuno ha il coraggio di dire che la responsabilità è anche dell’ONU che, in questi decenni, ha fatto poco o nulla. Sono ancora forti le immagini di quell’ospedale bombardato con 500 vittime e la tragedia dei bambini e degli adulti rapiti,per non parlare di oltre 700 bambini uccisi nel conflitto.
Io sono vicino ad entrambe le popolazioni. Faccio ancora un appello per partecipare tutti all’evento organizzato da padre Bernardo, anche io sarò presente stasera a questa marcia. Sarebbe un segno di civiltà da parte di tutti noi consiglieri – aggiunge Andrea Asciuti – e, come ho anche chiesto in Conferenza dei capigruppo, noi consiglieri dovremmo adoperaci, con le associazioni sul territorio per gli aiuti umanitari. Le popolazioni stanno soffrendo e questo non è giusto.
Sta scarseggiando il cibo ma stanno scarseggiando anche i medicinali. Credo sia umano, da parte nostra, adoperarci per aiutare questi popoli. È quello che dovrebbero fare tutti i cittadini ma, in particolare, noi consiglieri comunali. Ricordo che, oltre agli israeliani ed ai palestinesi non vengono mai citati ma ci sono anche tanti cristiani che stanno soffrendo da giorni ed anche loro sono sotto i bombardamenti. Dobbiamo perseverare nella linea che aveva tracciato il sindaco Giorgio La Pira e lottare – conclude il consigliere del gruppo misto Andrea Asciuti – per la costruzione di due Stati”.