Via Mariti: i primi indagati per Esselunga

Lista Schmidt:"Mentre la giustizia fa il suo corso sanare la ferita: diventi spazio verde"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 febbraio 2025 21:29
Via Mariti: i primi indagati per Esselunga

Firenze, 5 feb.- A distanza di un anno, dall’evento tragico che ha colpito i lavoratori sul cantiere di via Mariti, sono arrivati i primi indagati. La Procura ha deciso di mettere sotto indagine tre figure professionali coinvolte nel cantiere e una ditta.

“Chiaramente la zona è ancora sotto sequestro, al momento l’amministrazione è intervenuta attraverso i tecnici per alleggerire i disagi provocati dai lavori sospesi sulla viabilità, consapevoli che l’area è chiaramente sotto sequestro e, molto probabilmente, purtroppo rischia di rimanere così per un tempo non definito. La notizia però di oggi, può essere il primo passo per portare in primis giustizia alle famiglie dei lavoratori coinvolti -dichiarano il capogruppo PD Luca Milani e dei vice capigruppo Alessandra Innocenti e Cristiano Balli- Crediamo che dobbiamo evitare polemiche per il rispetto di chi adesso non c’è più”.

La Lista civica Eike Schmidt chiede che "il Comune di Firenze prenda seriamente in considerazione la proposta di creare un'area verde nell'ex cantiere di via Mariti", questo è "l'unico modo per sanare questo squarcio e restituire qualcosa alla comunità in un'area già sotto pressione per il cemento". "In più, mentre la giustizia fa il suo corso, riteniamo fondamentale - sottolineano Paolo Bambagioni, Massimo Sabatini e Eike Schmidt - garantire piena sicurezza nell'area, con controlli e ispezioni regolari, visto che, più volte, l'ex cantiere si è allagato". "La sicurezza zero non può esistere, purtroppo, ma si può fare di più per prevenire e ridurre gli incidenti e, in tal senso, quello di via Mariti è un monito a tutte le Istituzioni", rimarcano. "Quanto al futuro - concludono Bambagioni, Sabatini e Schmidt - l'unica soluzione per la rinascita è nuovo verde, che diminuisce sempre di più in città".

Proprio due giorni fa Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune ha chiesto se il Comune di Firenze ha avuto modo in questo anno di confrontarsi con Esselunga, a quasi un anno dalla strage di via Mariti: "La risposta pare essere no. Cioè qualche ufficio è tornato a confrontarsi tecnicamente per i lavori di compensazione legati al cantiere attualmente sotto sequestro, ma politicamente non c'è stata nessuna azione della nuova Sindaca e della sua Giunta.

Si tratta di un errore. Perché nel Piano Operativo alla grande distribuzione il PD ha voluto permettere di passare da media a grande superficie di vendita, ma poi non sembra pretendere ciò che è dovuto alla Città.

C'è il rischio che situazioni simili siano presenti in altre realtà? Queste informazioni dovevano essere raccolte a priori, così come andava fatta maggiore pressione per impedire che si venisse a creare la situazione attuale, con topi e il blocco di via Giovanni da Empoli. Per non parlare della richiesta dell'Assemblea 16 Febbraio di vedere realizzato un parco al posto di un altro punto di vendita.

La politica continua a nascondersi dietro alla frase indagini in corso, ma invece non mette in discussione un immobilismo che non meritano per prime le famiglie delle vittime".

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