Via Maestra: iniziativa lunedì contro l'autonomia differenziata

L'On. Rossi (FdI):" Giani nel 2018 la voleva"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 luglio 2024 18:49
Via Maestra: iniziativa lunedì contro l'autonomia differenziata

Firenze, 6-7-2024 - “La Costituzione è la nostra Via Maestra – Verso il comitato fiorentino per il referendum contro l’autonomia differenziata”: è l’appuntamento in programma lunedì 8 luglio alle ore 18 presso Le Murate Caffè Letterario a Firenze, organizzato da La via Maestra, la rete di associazioni che a livello nazionale si batte per la difesa della Costituzione. Le diramazioni territoriali che a Firenze vi partecipano sono: Cgil, Anpi, Arci, Acli, Cospe, Proteo fare Sapere, Auser, Cittadinanzattiva, Cdc, Federconsumatori, Forum per il diritto alla salute, Legambiente, Libera, Libertà e Giustizia, Sunia, Udu, Uisp, Wwf. Con l’appello e l’iniziativa dell’8 luglio la rete si allargherà a tutte le realtà del territorio che vogliono partecipare alla campagna referendaria per dire “no” all’autonomia differenziata.

Anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani continua a dichiarare battaglia alla legge Calderoli sull'autonomia differenziata attraverso referendum abrogativo, dichiarandosi, al contempo, un regionalista convinto.

“Il Consiglio Regionale Toscano, il 17 luglio 2018, ha approvato una risoluzione, la 217, relativa alle proposte di regionalismo differenziato per la Regione Toscana. La Giunta regionale si impegnava, tra i vari punti, a portare avanti i passaggi necessari per giungere all'intesa con il governo, propedeutica per la legge parlamentare di attribuzione dell'autonomia differenziata. Forse Eugenio Giani, che firmò quella risoluzione, oggi evidentemente non ricorda che nel 2018, con Giuseppe Conte presidente del Consiglio, era favorevole alla riforma, peraltro fortemente voluta dalla sua sinistra nel 2001.

Per il governatore della Toscana oggi saremmo di fronte ad una forma di regionalismo autarchico. Dovrebbe preoccuparsi invece di spiegare bene ai cittadini come sia possibile cambiare radicalmente la propria linea, anche rispetto a quella seguita dalla sinistra, su una riforma che la Costituzione già prevede, e alla quale oggi il governo Meloni, con responsabilità, sta cercando di dare attuazione. Sorge davvero il dubbio che a muovere Giani e la sinistra sia invece solo un'incoerenza, fatta di no strumentali, e caratterizzata da una granitica affezione per l'immobilismo" scrive, in una nota, il deputato e coordinatore regionale toscano di Fratelli d'Italia Fabrizio Rossi.

Approfondimenti

Eugenio Giani è certamente stato regionalista, come dichiarano gli atti del Consiglio Regionale Toscano tra il 2017 e il 2018. Poche ore fa, PD, IV e M5S, si presentano improvvisamente insieme, uniti dal collante di due testi referendari. Non possiamo che prendere atto, stupiti ma non troppo, di questa 'decisa' linea su una riforma costituzionale voluta nel 2001 dalla stessa sinistra alla quale anche Eugenio Giani, che oggi vince il premio per bifrontismo, appartiene.

Il PD, ormai in completa confusione, rinnega se stesso pur di attaccare l'avversario e si affanna a mettere insieme qualsiasi tema possibile, e non, pur di colpire il governo Meloni. Percorrere una strada, per poi cambiare in corsa ed imboccarne un'altra che va nella direzione opposta, è l'ennesima dimostrazione del trasformismo della sinistra, che preferisce porsi in modo pregiudiziale esprimendo rifiuti a priori, che a tutto sono utili meno che al bene del nostro paese. Il Pd continua a tentare di tracciare la strada.

Certo è difficile farsi seguire quando ci si è persi" scrive, in una nota, il senatore di Fratelli d'Italia Paolo Marcheschi.

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