Un corteo organizzato dal comitato “No al Comando NATO – né a Firenze, né altrove” si svolgerà sabato 21 settembre, con partenza alle ore 16:00 da piazza Gino Bartali nel quartiere di Gavinana. Il comitato ha organizzato il corteo nel quartiere popolare per dire “no alla guerra e alla Nato e all’invio di armi e alle spese militari che alimentano i conflitti di matrice imperialista dall’Ucraina alla Palestina”.
Eppure basterebbe capitare oggi sotto Palazzo Vecchio e dal 17 al 19 settembre proprio davanti all’Ipercoop di Gavinana, per vedere con i proprio occhi un’ambulanza mitragliata e ricordare che la guerra russa in Ucraina prosegue e continua a fare vittime.
L’obiettivo è testimoniare l’orrore della guerra in Ucraina, che colpisce anche e soprattutto i civili. Ci sarà anche la possibilità di raccogliere fondi per acquistare un'altra ambulanza da inviare in Ucraina.L’iniziativa rientra in un progetto internazionale dell’associazione di Lussemburgo “L’Ukraine”: l’ambulanza, proveniente dalla regione di Kharkiv, ha fatto il tour di tutta l’Europa, è stata già in altre città italiane e toscane, e ora arriva a Firenze, grazie all’Associazione fiorentina Lilea, al Congresso degli Ucraini in Italia e al Coordinamento delle Misericordie dell’Area Fiorentina, con il patrocinio del Comune di Firenze.
“In tempi di guerra, sono le persone innocenti a subire le conseguenze più gravi. Penso alle immagini drammatiche che scorrono sotto i nostri occhi e che ci inorridiscono ogni giorno. Penso a tutti coloro che hanno perso i propri cari o la propria casa e meritano tutta la nostra solidarietà e sostegno – sottolinea l’assessore a Welfare, Casa, Accoglienza e Integrazione Nicola Paulesu – e Firenze non dimentica chi soffre il dramma della guerra. Teniamo alta la nostra attenzione perché ogni giorno dobbiamo lavorare insieme per ricostruire un futuro di pace e speranza. Dobbiamo dare rispetto e dignità al popolo ucraino. La guerra tra Ucraina e Russia è un problema molto complesso che richiede il coinvolgimento di tutte le parti interessate per essere risolto. È necessario un impegno da parte di tutti affinché ci sia una soluzione e un cessate il fuoco e si possa riprendere un percorso di pace, come priorità per la comunità internazionale”.
“In tempo di guerra, la protezione delle strutture di soccorso, anche mobili, è sancita dall’articolo 18 della IV Convenzione di Ginevra, che le esclude espressamente quali bersagli legittimi e qualifica ogni violazione come crimine di guerra. Questa ambulanza crivellata, che reca le insegne ed i colori propri dei mezzi di soccorso sanitario, è la testimonianza di un crimine di guerra”, commenta l’avvocato Yuliya Muts, presidente dell'Associazione Ucraina-Italia Lilea Aps, fondata nel 2015 e dal 2022 parte dell’attuale Congresso degli Ucraini in Italia.
“Proprio in piazza Signoria, il primo giorno della guerra, il 24 febbraio 2022, ci fu il primo incontro di solidarietà tra l'allora assessora Sara Funaro e l'allora sindaco Dario Nardella con la comunità ucraina. Sono passati oltre due anni, però la guerra, purtroppo, non è finita, le bombe russe continuano a colpire, anche e soprattutto i civili”.
“Le Misericordie si sono fin da subito mobilitate per il sostegno al popolo ucraino e continueranno a farlo finché ce ne sarà bisogno”, commenta Andrea Ceccherini, presidente del Coordinamento delle Misericordie dell'Area Fiorentina. “Lilea ed il Coordinamento, fin dalle prime ore dallo scoppio del conflitto, hanno collaborato insieme per portare aiuti umanitari in Ucraina, portare in salvo a Firenze profughi ucraini in fuga dalle bombe, raccogliere fondi per spedire in Ucraina ambulanze e organizzare il centro aiuto alla Mercafir di Novoli”.