Natale 2022: vigilia benefica a Firenze

Il sindaco al S. Paolino e al Meyer con la Fondazione Bacciotti. Raccolta fondi dei Commercianti di Santo Spirito

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 dicembre 2022 18:45
Natale 2022: vigilia benefica a Firenze

Firenze– Vigilia di Natale alla Casa famiglia San Paolino e all’ospedale pediatrico Meyer per il sindaco Dario Nardella.

“Come da tradizione con l’assessore Sara Funaro e l’associazione dei commercianti Borgognissanti abbiamo fatto visita ai bambini della Casa Famiglia San Paolino - ha detto Nardella -, mentre con la Fondazione Bacciotti sono stato al Meyer”. “Ringrazio l’associazione Borgognissanti - ha continuato - per le numerose iniziative di solidarietà che realizza nel corso dell’anno per i cittadini che hanno più bisogno e la Fondazione Meyer e l’ospedale pediatrico Meyer per l’importante attività che svolgono. Firenze è orgogliosa di loro”.

Il sindaco Dario Nardella si è recato al San Paolino insieme, tra gli altri, all’assessore al Welfare Sara Funaro, al presidente dell’associazione Borgognissanti Fabrizio Carabba, al presidente della Fondazione Caritas Onlus Vincenzo Lucchetti e al responsabile della struttura Marzio Mori per fare gli auguri agli ospiti e consegnare loro il panettone che, come da tradizione, l’associazione Borgognissanti dona per Natale alla Casa famiglia di proprietà dell’amministrazione comunale gestita dalla Caritas, che ospita su tre piani, donne con bambini, anziani e uomini. La Casa famiglia San Paolino è una delle strutture principali nelle quali si realizza un percorso temporaneo di accompagnamento all’autonomia abitativa e lavorativa.

Dopo la visita alla Casa famiglia San Paolino, il sindaco Nardella si è recato all’ospedale pediatrico Meyer insieme alla Fondazione Tommasino Bacciotti per portare dei doni ai piccoli ricoverati. Alla consegna dei pacchi per i bambini erano presenti, oltre al sindaco, il direttore generale dell’azienda ospedaliero-universitaria Meyer Alberto Zanobini e il presidente della Fondazione Bacciotti Paolo Bacciotti con la moglie Barbara.

“Ci sono certe tradizioni che non finiscono mai - ha dichiarato Nardella -. Anche dopo la pausa del Covid abbiamo ritrovato questa gioia di stare insieme con Paolo, Barbara e tutti gli amici e i volontari della Fondazione Tommasino Bacciotti. Questa tradizione, che va avanti da tanti anni, vuole che il sindaco indossi i panni di Babbo Natale: i bambini hanno bisogno dei loro sogni e i sogni hanno bisogno dei bambini e per questo portiamo un sorriso, alla vigilia di Natale, ai bambini che sono ricoverati al Meyer”. “ La Fondazione Bacciotti che esiste da più di venti anni, da quando Tommasino ci ha lasciato, ha aiutato più di 3.500 famiglie - ha continuato il sindaco -. Questo è un patrimonio, è un segno che nessuno potrà mai cancellare e che ci rende orgogliosi”.

“Questo è un anno importante per la Fondazione - ha detto il presidente Paolo Bacciotti -. Sono 22 anni che veniamo all’ospedale Meyer a portare un sorriso ai piccoli pazienti costretti a trascorrere le festività natalizie in ospedale”. Paolo Bacciotti ha poi ricordato che “pochi giorni fa, in occasione del compleanno per i 25 anni di Tommasino, abbiamo inaugurato il 25° appartamento per ospitare le famiglie dei bambini malati oncologici ricoverati al Meyer. Siamo felici di stare al fianco dell’ospedale e delle famiglie che hanno figli malati di tumore”.

Ieri, in Piazza Santo Spirito - alla presenza degli assessori Sara Funaro, Cecilia Del Re, Giovanni Bettarini, del vicedirettore di Confcommercio Firenze Stefano Guerri e del Presidente della CRI di Firenze Lorenzo Andreoni - è stata presentata la raccolta fondi promossa da un gruppo di commercianti di Santo Spirito per l’acquisto di una nuova ambulanza per la CRI Fiorentina, in sostituzione di quella inviata dall’Associazione in Ucraina.

Il progetto della raccolta nasce dalla volontà di alcuni proprietari di attività in piazza e nelle zone limitrofe di restituire un servizio prezioso all’Oltrarno, ovvero un nuovo mezzo destinato all’assistenza territoriale ed ai servizi di trasporto sociale richiesti sempre più spesso dalle persone fragili.

“E’ una raccolta fondi importante che consente di investire in un settore cruciale come questo – hanno detto gli assessori Funaro e Bettarini sul quale siamo sicuri che la città non farà mancare il proprio appoggio. Ringraziamo i commercianti di Santo Spirito che hanno promosso questa iniziativa che andrà incontro alle esigenze delle persone più fragili”.

Bibo Gargelli, promotore dell’iniziativa insieme ai suoi colleghi “La nostra volontà di organizzarci per aiutare è nata con l’inizio del conflitto in Ucraina, per il quale avevamo addirittura pensato di andare fisicamente a portare il nostro contributo. Poi per ragioni di sicurezza questo non è stato possibile, quindi abbiamo cercato un altro modo per poter supportare questa causa. Dal contatto con la Croce Rossa di Firenze è nata l’idea di raccogliere fondi per sostituire una delle ambulanze che sono state inviate come cliniche mobili proprio in Ucraina, in modo da non scoprire l’operatività sul territorio. Questa opzione ci ha consentito in parte di aiutare il popolo ucraino - come volevamo in origine - e in parte di essere presenti per il nostro quartiere e vicini alle persone della zona fornendo uno strumento per l’assistenza di tutti”.

“L'iniziativa dei commercianti di Santo Spirito ci riempie il cuore di gioia, dimostra il grande radicamento della nostra Associazione nel rione dove abbiamo la nostra sede storica. Mi piace sottolineare come la nuova ambulanza, al cui acquisto auspichiamo aderiscano, tramite il crowdfunding, anche altre realtà oltre alla cittadinanza, sarà utilizzata proprio per i servizi di tutti i giorni dedicati alle fasce più fragili, in un quartiere, l'Oltrarno, che è sicuramente la parte più vissuta del centro storico fiorentino” è il commento di Lorenzo Andreoni, Presidente della Croce Rossa Italiana di Firenze.

Per chiunque voglia contribuire all’acquisto dell’ambulanza è possibile donare specificando la causale “Ambulanza Santo Spirito” sull’iban: IT24D0867305755000000245120 intestato a Croce Rossa Italiana Comitato di Firenze Odv.

Giovedì è stata una giornata speciale e importante per la mission di Fondazione per L’Infanzia Ronald McDonald: aiutare i bambini ad affrontare più serenamente le terapie, mantenendo la relazione con le loro famiglie, il cui supporto e coinvolgimento attivo nelle cure sono fondamentali per i piccoli pazienti.

La nuova Family Room Firenze è dedicata alla Terapia Intensiva Neonatale e Neonatologia, struttura del Dipartimento Materno Infantile dell’Ospedale. All’interno della struttura saranno accolte le famiglie dei piccoli pazienti ricoverati e le mamme in gravidanza a rischio.

Un progetto curato nei minimi dettagli e arricchito da opere di arte terapia, dove i genitori possono prendere una pausa dalle ore passate in reparto e condividere con altre famiglie le fatiche e le speranze del percorso che stanno affrontando, senza allontanarsi dai propri bambini: 215 mq con 3 camere, una zona living con cucina attrezzata e un’area dedicata allo smartworking.

All’inaugurazione hanno preso parte Nicola Antonacci, Presidente di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald, Maria Chiara Roti, Direttore generale di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia, Simone Bezzini, Assessore Regionale al Diritto alla Salute, Sara Funaro, Assessore al Welfare del Comune di Firenze. Con loro Rocco Donato Damone, Direttore generale di Careggi, il Professore Felice Petraglia, Direttore del Dipartimento Materno-Infantile e il Professore Carlo Dani, Direttore della Terapia Intensiva Neonatale della Maternità.

Madrina d’eccezione della giornata, Fiona May – campionessa assoluta in salto in lungo e salto in lungo indoor – che nel corso dell’evento ha visitato i nuovi spazi della Family Room.

Secondo le prime stime, la Family Room di Firenze offrirà a oltre 1.000 famiglie ogni anno la possibilità di pernottamento e a più di 1.500 il beneficio dei servizi diurni: un bellissimo regalo alla città di Firenze e alla Regione Toscana.

Carissime e carissimi, il Natale 2022 è il primo Natale che viviamo con la guerra a poche migliaia di chilometri dalle nostre case, nel cuore della nostra Europa. Un Natale che per questa ragione si vela di tristezza e ci porta con il cuore ad essere vicini alle bambine e ai bambini dell’Ucraina, che insieme ai loro genitori e ai loro nonni, sperimentano il freddo e il buio. Così come vicini siamo ai tanti profughi che hanno solcato, al gelo, il Mar Mediterraneo. Dobbiamo saper vivere dunque lo spirito della festa, con i regali e le attenzioni alle persone che ci sono care, consapevoli del tempo che viviamo. Dunque un Natale all’insegna della sobrietà e della solidarietà”. Inizia così il video messaggio del presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, alle cittadine e ai cittadini della Toscana.

“Il mio pensiero di riconoscenza - continua il presidente - va alle tante toscane e ai tanti toscani che in questi dieci mesi di guerra non hanno fatto mancare la solidarietà concreta che è un segno distintivo di questa terra alla popolazione ucraina, sia portando loro con coraggio quanto necessario sia accogliendo nelle nostre comunità chi fuggiva da quegli orrori. Restituire al Natale la sobrietà e l’essenzialità è riconoscere anche il valore di questi gesti”.

“Un Natale – prosegue - che ci faccia comprendere il valore della Pace e ci renda capaci di un impegno coerente ed autentico, nella giustizia e nella verità, perché la Pace si possa affermare.

L’annuncio di Pace che è intimamente associato al Natale ci obbliga a ricordare che nel mondo sono almeno sessanta i conflitti in corso. A quasi ottanta anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ci troviamo dunque in una sorta di terza guerra mondiale, come afferma Papa Francesco, ‘a pezzi’. Una situazione che dimostra la debolezza delle istituzioni internazionali e al tempo stesso la necessità di far crescere una cultura del dialogo e della conciliazione. Un Natale che ci impegna dunque e ci costringe ad uscire dalla nostra indifferenza e dalle nostre comodità”.

“Il mio augurio – conclude Mazzeo - è che sia un Natale in cui non ci voltiamo dall’altra parte, ma guardiamo con coraggio le sfide della storia”.

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