TPL: da tempo le istituzioni sapevano del problema universitario

Non si placano le polemiche sulla decisione di non rinnovare l’abbonamento agevolato per gli studenti Unifi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 agosto 2023 18:28
TPL: da tempo le istituzioni sapevano del problema universitario

Firenze, 23 agosto 2023 - “A causa delle scellerata scelta di qualche anno fa di mettere a gara il servizio di trasporto pubblico locale dell’intera Toscana, oggi ci troviamo a dover commentare l’ennesima conseguenza negativa di quella decisione da noi fortemente avversata. Gli studenti della nostra regione e fuori sede, complice il mancato rinnovo della convenzione tra Regione Toscana ed Autolinee Toscane, si troveranno a dover pagare un abbonamento più che quadruplicato per i trasporti, che sono una parte integrante perché sia loro garantito il diritto allo studio.

Lo scorso anno, un aumento nelle tasse di 48 euro, che comprendeva anche gli studenti che non usufruivano dei mezzi pubblici, forse per risanare le perdite dell'azienda, e ad oggi alcuna agevolazione è prevista? Questo governo lavora per i giovani, come ha fatto per garantire l'abbassamento della disoccupazione soprattutto fra i neet e gli under 35, mentre la Regione Toscana lascia letteralmente a piedi 55 mila studenti studenti dell'ateneo fiorentino. Chiediamo che si attivi immediatamente per risolvere un problema che rischia di esplodere proprio a ridosso dell’inizio dell’anno accademico"  scrivono, in una nota congiunta, il vicepresidente nazionale di GN e deputato di Fratelli d'Italia Chiara La Porta e il presidente regionale toscano di Gioventù Nazionale Gabriele Sgueglia.

"Tra giugno e luglio 2022 un'interrogazione sollevava un problema del tutto analogo. Inutile inseguire gli annunci a favore di stampa e campagna elettorale, c'è da governare" intervengono Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune, e Roberto De Blasi e Lorenzo Masi del Movimento 5 Stelle- Un annuncio di qua, uno di là e poi però su alcune cose c'è il rischio di mancata continuità. Vale per il trasporto pubblico locale, vista la mobilitazione delle organizzazioni studentesche dell'ateneo fiorentino.

Il problema trova visibilità sulla stampa e sulle piattaforme digitali ma le istituzioni conoscono la vicenda da tempo. Ricordiamo una nostra interrogazione di giugno 2022, con risposta (puntuale) dell'Assessore il giorno successivo. La Regione e il Comune sono governate dalla stessa maggioranza Partito Democratico-Italia Viva, quindi non riteniamo accettabile non aver ancora affrontato il tema in modo strutturale. Gli oneri economici non sono un costo, ma la copertura economica di un servizio a favore dell'ambiente e del diritto allo studio.

O impoverire le nuove generazioni e il pianeta non è un costo? -concludono De Blasi e Palagi- L’aumento dei costi che sta subendo la categoria riguardo i rincari delle mense universitarie, gli alloggi e ora il costo per il trasporto, evidentemente non sono un problema per il PD: Il diritto allo studio universitario è sempre più una chimera a Firenze e in tutta la Toscana, dove la Giunta stessa chiede all’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio di aumentare le tariffe e tutto questo viene deliberato in estate senza che ci sia stata alcuna interlocuzione preventiva con le rappresentanze della comunità studentesca, come denunciano anche i comitati studenteschi, con i quali condividiamo l’allarme”

Ad intervenire nuovamente sul tema è anche Oleg Bartolini, dirigente di Azione Universitaria, unica lista di destra dell’Ateneo Fiorentino: "La raccolta firme dal titolo #nonlasciateciapiedi lanciata nella tarda mattinata di ieri su change.org ha raggiunto in sole 24 ore ben oltre 1000 sostenitori. Un grande risultato che è il segnale che la comunità universitaria c’è, vuole e deve essere ascoltata. Per il momento non ci diamo obiettivi di firme da raggiungere ma siamo certi che nelle prossime ore e giorni coloro che aderiranno alla petizione saranno molti altri ancora e le istituzioni universitarie, regionali e locali non potranno ignorarci.

Inoltre abbiamo appreso dai giornali di un incontro che si sarebbe tenuto tra i rappresentanti delle liste universitarie e gli Assessori Guccione, Giorgetti e Meucci. Tuttavia come Azione Universitaria non abbiamo ricevuto nessun invito da parte dei sopracitati Assessori, siamo sempre alle solite: non ci invitano solo perché abituati ad ascoltare solo le lodi dalle liste politicamente amiche e allergici a sentire la vera voce degli studenti. Auspicando che i soggetti interessati siamo aperti al confronto e vogliano rimediare a questo disguido ad ogni modo noi andremo avanti con questa battaglia di buon senso per dare voce a tutti gli studenti universitari".

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