Firenze, 4 maggio- Crescerà in Toscana nei prossimi anni la telemedicina. “Siamo pronti” commenta l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini. “Abbiamo presentato nei mesi scorsi, nei termini e tempi previsti – spiega -, il progetto sul portale nazionale dedicato, in modo da poter accedere ai fondi Pnrr e nell’ultima riunione di giunta abbiamo approvato il Por richiesto da Agenas e Ministero”.
La Toscana non parte da zero. Dal 2016 se ne fa uso per quanto riguarda ad esempio l’emergenza cardiologica: in caso di sospetto infarto, gli esiti dell’elettrocardiogramma sono trasmessi direttamente dai mezzi di soccorso all’equipe emodinamica di riferimento (circa 15 mila l’anno). Sono inoltre già diffusi i tele-consulti tra medici specialisti (più di 12 mila l’anno) e poi ci sono le tele-visite, da quelle diabetologiche alle psichiatriche e psicologiche, dalle coagulopatie alla medicina trasfusionale e anestesiologica: servizi per ottantatré prestazioni sanitarie diverse, circa 100 mila tele-visite di controllo registrate nel 2021.
“Si tratta di servizi già importanti, ma vogliamo ulteriormente implementare l’offerta - racconta l’assessore –. Una scelta che ci permetterà di potenziare le cure a domicilio, per meglio rispondere alle caratteristiche demografiche di una regione dove si vive sempre più a lungo ed aumenta il numero degli anziani, che spesso sono anche malati cronici”. Far crescere la telemedicina, attivando nuove postazioni ed investendo ulteriormente sulla tecnologia (e la formazione degli operatori) permetterà dunque di migliorare l’accesso alle cure, con effetti positivi anche sulla sostenibilità del sistema sanitario regionale: ne beneficeranno in particolare i pazienti cronici e i residenti nelle zone rurali, ma non solo. E per farlo, potenziando l’utilizzo della telemedicina nella cura di malattie dove l’impiego è già consolidato, si utilizzeranno per l’appunto i fondi Pnrr.
Il progetto prevede che in un paio di anni saranno circa 14 mila i professionisti del sistema sanitario che avranno un’utenza per svolgere tele-visite e tele-consulti, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta compresi. Altri mille e quattrocento professionisti saranno abilitati alla tele-assistenza e tra sei e settemila le utenze acquistate destinate a medici specialisti. Solo per quanto riguarda i malati cronici potranno essere 275 mila i pazienti presi in carico attraverso progetti di telemedicina finanziati con il Pnrr.
La Toscana ha utilizzato fino ad oggi una propria architettura informatica e sistemi di mercato. Per poter godere dei finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, si dovrà ora aderire alla piattaforma nazionale centralizzata di Agenas ed acquistare i prodotti messi a gara nell’ambito del percorso definito a livello nazionale.
"In provincia di Pisa, una cittadina aspetta di ricevere il referto medico da 16 mesi. La donna ha effettuato nel mese di Gennaio 2022 lo screening mammografico preventivo presso l’ospedale Lotti di Pontedera ma, nonostante gli innumerevoli solleciti e nonostante si sia recata di persona al reparto di Radiologia, non risulta ancora aver ricevuto il referto. Ci chiediamo come sia possibile non avere ancora ricevuto, in oltre un anno, la risposta a un esame così importante come la mammografia, che consente di prevenire i tumori al seno". Lo chiede il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, che sul tema ha presentato un'interrogazione.
"Purtroppo - accusa Stella - questo è solo l'ultimo degli innumerevoli disservizi che si sono manifestati nel sistema sanitario della nostra Regione, sia per il ritiro di referti, sia per visite ed esami, sia per interventi chirurgici, sia in termini di prenotazioni per visite o esami diagnostici con liste di attesa dai tempi incerti e, in alcuni casi, anche con appuntamenti dati a distanza di anni". Per questo, nell'interrogazione, il capogruppo di Forza Italia chiede al governatore Giani e all'assessore Bezzini "perché il referto non venga caricato nel fascicolo sanitario personale consultabile dall'applicazione" e "come pensano di risolvere le lunghe attese dei pazienti dell'area pisana per referti, screening, visite ed esami diagnostici".