Da oggi il Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma ha sospeso per 10 giorni la licenza, ai sensi dell’art. 100 del TULPS, ad un esercizio pubblico di Scandicci (FI).
Predisposto e notificato ieri dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Firenze, il provvedimento è stato adottato a seguito della vendita di una bottiglia di vodka a 3 minorenni.
Lo scorso sabato 22 gennaio la Polizia di Stato è infatti intervenuta all’ospedale fiorentino di Torregalli dove era stata accompagnata in ambulanza una 14enne soccorsa in piazza della Resistenza a Scandicci, a seguito dell’eccessiva assunzione di alcolici.
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La ragazza è stata successivamente ascoltata dagli agenti della Divisione Amministrativa e Sociale della Questura che sono così rapidamente risaliti al luogo dove la giovane, in compagnia di almeno due infrasedicenni, aveva acquistato una bottiglia di vodka.
Nel provvedimento adottato dal Questore è evidenziato come sia emersa dai fatti in questione una situazione di pericolosità tale da dover intervenire al fine di scongiurare che la vendita di alcolici a minori da parte del pubblico esercizio possa avere ulteriori e peggiori conseguenze, provocando allarme sociale.
Il Questore ha quindi ritenuto la sussistenza delle condizioni di pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini poiché presso il pubblico esercizio in questione, con inavvedutezza e noncuranza, sono stati venduti alcolici a minori, tenendo una condotta che ha creato pericolo per la salute dei giovani clienti.
Nelle ultime settimane, in coincidenza con l'allentamento delle restrizioni legate al contingente quadro pandemico, e con il conseguente incremento delle presenze nei locali più frequentati dei centri storici del Valdarno e delle aree limitrofe, la Compagnia Carabinieri di San Giovanni Valdarno ha intensificato il proprio impegno in tema di prevenzione nell'arco serale e notturno, con particolare riguardo ai controlli volti ad arginare l'abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti dei soggetti che si mettono alla guida di un'autovettura.
Tre gli interventi nei giorni scorsi, ad opera di varie Stazioni dell'Arma valdarnese, e in particolare Bucine, Montevarchi e Cavriglia. In un caso, l'operazione ha rappresentato la naturale evoluzione degli approfondimenti investigativi svolti dai militari dell'Arma in seguito ad alcuni sinistri stradali. Procedendo con ordine.
I Carabinieri della Stazione di Bucine hanno deferito all'Autorità Giudiziaria un 28enne valdarnese, rimasto coinvolto in un sinistro stradale occorso alcuni giorni prima sulla Strada Provinciale Valdambra. Nello specifico, gli accertamenti svolti nell'immediato hanno permesso di ricostruire la dinamica dell'incidente, in cui per altro erano rimaste coinvolte anche terze persone, fortunatamente senza conseguenze gravi. Il giovane ha perso il controllo dell'autovettura mentre si trovava sulla strada provinciale, andando a finire fuori strada ed urtando contro il guard-rail, per poi toccare anche un'altra autovettura che in quel momento stava impegnando quel tratto di strada.
Per mera fortuna non ha riportato conseguenze fisiche gravi. Le analisi di laboratorio immediatamente disposte hanno consentito di appurare che, al momento dell'evento, l'uomo si era messo alla guida, oltretutto nel cuore della notte, dopo aver abusato di sostanze alcoliche (il tasso alcolemico rilevato nel sangue era pari a 1,5 g/l). Al 28enne – deferito alla Procura della Repubblica di Arezzo – è stata anche ritirata la patente di guida.
Analogamente, i Carabinieri della Stazione di Montevarchi hanno deferito all'Autorità Giudiziaria una donna 28enne, originaria del Valdarno fiorentino. La donna è stata sottoposta a controllo dai militari del centro valdarnese, impegnati nei consueti servizi di perlustrazione del territorio, a vegliare nella notte sulla tranquillità del sonno dei cittadini. In particolare, i Carabinieri, mentre si trovavano su viale Cadorna, una delle arterie più trafficate della città, impegnati nell'esecuzione di un posto di controllo, hanno notato una manovra sospetta di un'autovettura, avendo la netta percezione che la stessa intendesse sottrarsi alla vista della pattuglia.
Insospettitisi, i Carabinieri si sono messi alla ricerca del veicolo, rintracciandolo dopo pochi minuti. A bordo vi hanno identificato una donna, che sin da subito ha dato adito a pensare – per l'atteggiamento assunto, il linguaggio sconnesso e la stessa manovra azzardata – che fosse sotto l'effetto di sostanze alcoliche. Inevitabilmente i Carabinieri hanno optato per sottoporla al controllo, accompagnandola, a tal fine, presso il locale ospedale. I risultati degli esami di laboratorio hanno successivamente confermato il sospetto, attestando che la donna si era messa alla guida dopo aver abusato di sostanze alcoliche (il tasso alcolemico rilevato nel sangue era pari a 1,7 g/l, configurando così l'ipotesi più grave tra quelle previste dal Codice).
Anche in questo caso, alla 28enne, deferita alla Procura della Repubblica di Arezzo, è stata anche ritirata la patente di guida.Patente ritirata, infine, anche per un altro giovane valdarnese, stavolta ad opera dei Carabinieri di Cavriglia. Il ragazzo è stato controllato, in compagnia di un amico mentre, a bordo di un fuoristrada, sfrecciava sulla Strada Chiantigiana. La celerità dell'andatura, soprattutto trovandosi in prossimità di una rotonda, ha insospettito i militari, che hanno deciso di procedere al controllo.
Constatato l'evidente nervosismo dei due occupanti, i Carabinieri hanno quindi eseguito una perquisizione veicolare e personale, trovando il conducente in possesso di un piccolo quantitativo di hashish. Per altro, per il giovane valdarnese non si trattava del primo episodio del genere. Inevitabile, a quel punto, il ritiro della patente e la segnalazione quale consumatore di sostanze stupefacenti alla Prefettura di Arezzo.