Oggi la Sezione Investigativa della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale ha notificato al titolare di una discoteca sita nel comune di Scandicci, usualmente frequentata da giovani di età compresa tra i 18 e i 16 anni, un provvedimento comportante la sospensione per 15 giorni dell’efficacia dell’autorizzazione alla conduzione di locali di pubblico spettacolo. La misura è stata emessa ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, norma che attribuisce al Questore il potere di sospendere, immediatamente, la licenza di un esercizio per ragioni di ordine e sicurezza pubblica: presupposti ravvisati, in questo caso, nell’avvenuta, indiscriminata e pericolosa somministrazione di superalcolici a minori di anni 16, fattispecie sì grave da essere contemplata anche dal codice penale che impone ai titolari dei locali il divieto di somministrare alcolici a minori degli anni 16 e prevede per i contravventori una pena pecuniaria da 1000 a 25000 € e la sospensione dell’attività per tre mesi, in caso di reiterate violazioni del divieto.
Il provvedimento, firmato dal Questore Micillo, è stato assunto, precisamente, in relazione al grave episodio occorso, presso quella discoteca, nella notte tra il 28 ed il 29 settembre scorso, quando un giovane avventore di 15 anni, italiano, è stato colpito da un forte malore conseguente all’assunzione smodata di alcolici. Il ragazzo, che ha riferito di aver dovuto esibire all’ingresso il proprio documento di riconoscimento, si trovava nel locale di Scandicci insieme ad un folto gruppo di giovani, quasi tutti minorenni, riunitisi per festeggiare il 17esimo compleanno di un amico comune.
“Ci siamo seduti e dopo pochi minuti i camerieri ci hanno messo sul tavolo due bottiglie di vodka liscia e delle lattine di red bull”: queste le dichiarazioni del ragazzo, convocato presso il commissariato di Sesto Fiorentino, una volta appresa dagli agenti di polizia giudiziaria la notizia dell’avvenuto ricovero dello stesso per etilismo. Quello dell’assoluta noncuranza ed inavvedutezza nella somministrazione di superalcolici è un fatto grave e pericoloso per la sicurezza -peraltro di una delle fasce più deboli quali i giovanissimi- al quale occorre rispondere con immediatezza e rigore, sia con i provvedimenti amministrativi sia con opere mirate di sensibilizzazione dei ragazzi.