Strada statale 67 Tosco Romagnola momentaneamente chiusa al traffico

A causa di una frana, in entrambe le direzioni a Lastra a Signa. Allagamenti a Castelfiorentino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 ottobre 2024 12:12
Strada statale 67 Tosco Romagnola momentaneamente chiusa al traffico

Ancora una volta il maltempo ieri ha fatto danni. A causa di una frana, la strada statale 67 “Tosco Romagnola”, è momentaneamente chiusa al traffico, in entrambe le direzioni, al km 62,000 , in località Lastra a Signa. Sono state istituite deviazioni in loco. Sul posto sono presenti le squadre Anas e le Forze dell’Ordine per la gestione della viabilità e per ripristinare la circolazione il prima possibile.

Le piogge intense che hanno interessato la Toscana non hanno risparmiato neppure il territorio di Castelfiorentino, dove – per cause ancora in corso di accertamento – gli argini dell’Elsa non hanno contenuto l’ondata di piena allagando un’area compresa tra la frazione di Petrazzi e il Torrente Pesciola. Una cinquantina le persone evacuate dai Vigili del Fuoco, che grazie all’azione congiunta tra il Comune, la Protezione Civile, le forze dell’ordine, e le numerose associazioni di volontariato sono state trasferite presso parenti e amici oppure accolte presso le strutture ricettive del territorio, messe a disposizione dall’Amministrazione Comunale.

A seguito degli eventi meteorologici delle ultime ore, la Strada Regionale 429 vecchia è attualmente chiusa, nel comune di Castelfiorentino, nella zona industriale di Malacoda. Personale della Polizia Municipale dell'Unione dei comuni e della Città Metropolitana di Firenze sono sul posto per la gestione della viabilità. Sono attivi percorsi alternativi per i mezzi leggeri, ma risulta interdetta al traffico dei mezzi pesanti. L'evento nella zona ha interessato anche alcune abitazioni che sono rimaste isolate, i Vigili del fuoco stanno operando l'evacuazione degli abitanti, che vengono accolti nel palazzetto dello sport di Castelfiorentino e presso il Centro Polivalente i Macelli di Certaldo.

Approfondimenti

Oggi la circolazione ferroviaria fra Faenza e Marradi, sulla linea Faentina, è sospesa a seguito dell’allerta arancione diramata per quell’area. La riattivazione del servizio è prevista ad allerta meteo rientrata e dopo i controlli all’infrastruttura da parte dei tecnici di RFI. Corse con bus tra Marradi e Faenza con possibile aumento dei tempi di percorrenza, in relazione anche al traffico stradale.

Ricognizioni, monitoraggio, soccorso: l’ondata di maltempo che ha colpito Siena e provincia ha visto impegnate anche le Pubbliche Assistenze di Siena, Taverne d’Arbia, Montagnola Senese e Poggibonsi con volontarie e volontari, mezzi e attrezzature sin dalle prime ore dell’emergenza nella serata di giovedì 17 ottobre.

“Si è trattato - spiega Paolo Leoncini, referente protezione civile ANPAS Zona Senese - di attivazioni a livello comunale per interventi con squadre di volontari, idrovore, attrezzature per la rimozione di rami e detriti per il ripristino delle condizioni di normalità delle strade e della viabilità. Nel frattempo anche insieme con tutte le altre associazioni del territorio continuiamo con il monitoraggio dell’evoluzione della situazione nei nostri territori per il peggioramento atteso nella giornata di sabato, con la ricognizione di disponibilità e di risorse per le richieste a livello regionale e con il prezioso lavoro di informazione con la condivisione delle buone pratiche di protezione civile ‘Io non rischio’ per la sicurezza di tutte e di tutti.”

Ieri il presidente Eugenio Giani, dopo aver firmato lo stato di emergenza regionale per i territori colpiti dal maltempo ha interpellato il ministro per la protezione civile Nello Musumeci affinchè sia dichiarato lo stato di emergenza nazionale.

Nella missiva inviata al ministero e al dipartimento omonimo, Giani illustra la situazione nelle zone interessate dall'esondazione dei corsi d'acqua nei bacini del Cecina, del Cornia e di quelli afferenti alla parte più alta del bacino dell'Ombrone grossetano e nel bacino dell'Elsa. "Ad essere coinvolte - ha detto il presidente - determinando la compromissione di gran parte della viabilità e di alcune linee ferroviarie, nonché l'evacuazione di innumerevoli famiglie, sono zone industriali, centri abitati e infrastrutture".

La situazione emergenziale, tutt'ora in divenire, è descritta nella relazione di prima valutazione allegata alla richiesta che comprende gli ultimi aggiornamenti. "È per questo motivo - ha continuato Giani - che ci riserviamo di trasmettere al più presto una quantificazione delle spese sostenute e delle risorse occorrenti sia in relazione alle misure poste in essere che per quelle da attivare rispetto al contesto emergenziale, che già si presume essere nell'ordine di svariate decine di milioni di euro".

Nel chiedere lo stato di emergenza nazionale Giani chiede infine e in via prioritaria che "gli eventi di questi giorni siano formalmente ricondotti nell'ambito degli eventi su cui è stata già chiesto lo stato di emergenza nazionale lo scorso settembre al fine di assicurare una gestione tecnico-amministrativa unitaria più efficiente ed efficace".

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