Stato di agitazione alla Mov (appalto logistica Conad)

La polizia oggi davanti ai cancelli del magazzino Esselunga di Campi Bisenzio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 giugno 2024 18:01
Stato di agitazione alla Mov (appalto logistica Conad)

Stato di agitazione alla Mov, azienda che gestisce l’appalto della logistica in Conad che occupa circa 600 lavoratrici e lavoratori. A proclamarlo la Uiltrasporti Toscana che contesta all’azienda la mancata corresponsione di una quota del salario. “Dal mese di marzo abbiamo richiesto all’azienda l’applicazione, per l’intero personale impiegato presso i magazzini Conad della provincia di Pisa, della quota salariale legata all’integrativo regionale che ad oggi è riconosciuta solamente a una parte dei lavoratori e delle lavoratrici - spiega Marco Sarlo della Uiltrasporti di Pisa - Aspettiamo un confronto con l’azienda che ancora non c’è stato”.

“Non possiamo che stigmatizzare l’atteggiamento dell’azienda -sottolinea ancora Marco Sarlo- Per questo abbiamo proclamato lo stato di agitazione. E non ci precludiamo il ricorso a misure di protesta maggiori, qualora l’azienda non ascolti le nostre richieste”.

SCIOPERO APPALTI ESSELUNGA: POLIZIA SGOMBERA IL SIT-IN

Nove reparti di poliziotti in tenuta antisommossa hanno sgomberato oggi un sit-in di lavoratori che protestavano per il rispetto del contratto nazionale di lavoro e delle condizioni di sicurezza. l sindacalista Luca Toscano è stato bloccato dalla polizia e poi ammanettato, prima di essere rilasciato. Stamattina gli autisti in appalto Esselunga avevano dato vita a un nuovo sciopero, proclamato da Sudd Cobas e USB, fermando per oggi le consegne a domicilio delle spese on line. L'agitazione riguarda gli autisti dell'hub di Campi Bisenzio - dove è in corso un presidio davanti ai cancelli con autisti da tutta la Toscana - e di quello di Navacchio (PI) oltre che i servizi di consegna di Livorno.

La vertenza prosegue ormai da alcuni mesi. Lavoratori ai quali non viene applicato il contratto nazionale di riferimento con il pagamento di tutti gli istituti previsti. Parliamo di circa 500 euro in meno in busta paga ogni mese. Turni anche di 12 ore e scarsa manutenzione dei mezzi. Questo è il sistema di appalto e subappalto nel gruppo milanese della grande distribuzione.

Dopo l’ondata di scioperi di inizio maggio, con manifestazioni anche davanti all’Hub Toscano di Campi Bisenzio, nelle scorse settimane i lavoratori della società Deliverit Srl, quella che gestisce appunto la distribuzione della spesa a domicilio, hanno deciso di interrompere la consegna ai piani. Oltre a non pagare regolarmente gli stipendi la società di Bregano, legata ad Italtrans, non corrisponde alcuna indennità per una mansione, quella del facchinaggio, non prevista per gli autisti.

Ad oggi, nonostante le numerose richieste di incontro e l’intervento anche del Prefetto di Pisa, la Deliverit non ha mai voluto aprire alcuna interlocuzione con i sindacati per affrontare e risolvere queste problematiche. Un atteggiamento che ha alimentato, ancora di più, la conflittualità sindacale all’interno dell’appalto. Tanto più che la dirigenza, di fronte alle legittime richieste dei lavoratori, ha deciso di rispondere con lettere di contestazione, ferie forzate e lo spostamento delle consegne da un magazzino all’altro nella speranza di indebolire e sfiancare la lotta degli autisti che va avanti ormai da mesi.

“E' ancora più paradossale ed indegno che il diritto di sciopero e di protesta venga negato come a protezione degli interessi di un'azienda sempre più impresentabile. Solo negli ultimi anni il colosso Esselunga ha accumulato scandali che vanno dalle inchieste sulla gestione illecita degli appalti e l'evasione fiscale fino al recente coinvolgimento nelle trame corruttive che hanno portato all'arresto del governatore Toti, passando dalla strage degli operai al cantiere di via Mariti a Firenze -dichiara Sarah Caudiero di SUDD Cobas Prato-Firenze- Il filo conduttore è una politica spregiudicata che guarda al massimo profitto.

E a pagare il prezzo più caro è sempre chi lavora nelle giungle di appalti e subappalti. E' facile per la politica piangere la morte di questi lavoratori. Ma sarebbe più utile un interessamento verso chi è vivo e rivendica diritti e sicurezza.E' assurdo vedere la guardia di finanza sgomberare lavoratori che da mesi denunciano la sistematica evasione contributiva del proprio datore di lavoro attraverso il pagamento forfettario degli straordinari sotto la voce trasferta italia (esente in tasse ed INPS)”.

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