Firenze, 30 luglio 2020. “Leggiamo con stupore della nuova proposta di emendamento al decreto semplificazione (primo firmatario il Senatore Matteo Renzi) che dovrebbe attribuire agli Amministratori dell'Ente territoriale la responsabilità sugli interventi di modifica di impianti sportivi senza la necessità di autorizzazione da parte della Soprintendenza.
Il Consiglio dell'Ordine degli Architetti di Firenze, non solo è profondamente contrario a questa inutile semplificazione, ma ritiene che una simile proposta, se accolta dal parlamento, possa creare un pericoloso precedente per il patrimonio storico artistico e culturale, a vocazione sportiva, della nostra nazione.In un periodo storico così complesso, ancora sconvolti dall'emergenza sanitaria tuttora in corso, riteniamo che il parlamento debba certamente occuparsi di "semplificazione", ma della vera semplificazione che renderebbe la vita migliore a tutti.
Inserire in questo decreto tale emendamento non semplificherebbe certamente la vita dei cittadini, ma potrebbe consentire una trasformazione di bassa qualità.In gioco non c'è quindi solo il dibattito sullo Stadio Franchi e la città di Firenze, ma scelte che potrebbero distruggere totalmente ciò che è stato per lo più sapientemente conservato negli anni e che ha consentito all'Italia di essere considerata una delle nazioni con il patrimonio meglio conservato e mantenuto.Ci appelliamo quindi al parlamento e al Ministro Franceschini, affinché una simile proposta di emendamento sia respinta e si apra un serio dibattito culturale e scientifico sul tema del Restauro dell'Architettura Moderna.
Per quanto riguarda la città di Firenze, l'Ordine assieme alla Soprintendenza, organizzerà nel prossimo autunno una giornata di studio su questo tema, perché la Stazione di Firenze, lo Stadio Artemio Franchi, così come molte altre opere fondamentali per l'Architettura Razionalista italiana, possano trovare la giusta attenzione che meritano.Riteniamo tutti fondamentale intervenire tempestivamente per trovare una soluzione alla questione dello stadio di Firenze, affrontandola anche dal punto di vista urbanistico, e ribadiamo ancora una volta la disponibilità dell’Ordine degli Architetti di Firenze a dare il proprio contributo, ricordando che già un anno fa, a luglio 2019, avevamo proposto un concorso internazionale di progettazione per l’intera area di Campo di Marte che, se fosse stato fatto, avrebbe già fornito i suoi risultati”.