Proponiamo ai nostri lettori un Focus sul sistema tramviario di Firenze. "Tutto quello che vi siete persi" per comprendere al meglio la situazione attuale e prendere dimestichezza con i cantieri, prima e con il mezzo, poi. Un Dossier che potrebbe rappresentare anche "Tutto quello che avreste voluto sapere sulla Tramvia e non avete mai osato chiedere".Tutto si era fermato dopo la Linea 1 realizzata sotto la sovrintendenza dell'ex vicesindaco di Firenze, Giuseppe Matulli, delegato da Leonardo Domenici all'incontro, ed in alcuni casi scontro, con la cittadinanza sui cantieri tramviari.Per 5 anni, durante la legislatura di Matteo Renzi i cantieri promessi ed auspicati non sono mai realmente partiti.
Nella primavera 2014 il primo cantiere è apparso in via Luder nei pressi dell'Aeroporto di Firenze per la Linea 2 che attraversa Novoli diretta a santa Maria Novella. Ad ottobre il via anche per i cantieri della Linea 3 che attraversa le Zone Morgagni e Dalmazia per convogliare anch'essa su Santa Maria Novella. L'appello del sindaco, Dario Nardella è stato quello di lasciare l'auto a casa anticipando i disagi dovuti a deviazioni e cantieri stradali. Si è dato il termine del 2017 il primo cittadino dichiarando che "Sarà dura, ma alla fine Firenze avrà cambiato volto".In autunno però già i primi ritardi sul ferreo cronoprogramma hanno messo in dubbio le certezze iniziali.
Dario Nardella ha richiamato le ditte detentrici degli appalti dopo aver verificato la presenza di un numero irrisorio di operai all'interno delle aree di lavoro.
A destare immediate preoccupazioni durante le fasi propedeutiche dell'allestimento dei sottoservizi sono stati gli abbattimenti del verde urbano che hanno visto i comitati riaggregarsi e schierarsi compatti contro l'amministrazione con una fiaccolata di protesta. Altri punti di attrito tra amministrazione e cittadini sono stati la strettoia di Novoli dove un intero condominio è sceso in strada contro l'esproprio del giardino condominiale e verso lo Statuto dove il nuovo Ponte Bailey a 4 corsie prende il posto di una stretta e caratteristica passerella pedonale. Il sottopasso tra viale Milton e viale Strozzi con la necessità di ridisegnare l'aspetto urbanistico attorno alla Fortezza da Basso risulta essere il nodo più delicato del nuovo sistema. Dalla Stazione Centrale la rete tramviaria dovrà collegare il centro con la periferia Sud di Gavinana e successivamente entrare nell'abitato di Bagno a Ripoli.
Dopo lo stop arrivato a causa della Pedonalizzazione di piazza Duomo con la decisione di non farvi transitare i mezzi Sirio, è stata avanzata l'ipotesi del sottoattraversamento del centro storico con fermata interrata a Santa Croce e riemersione in piazza Piave prima di scavalcare l'Arno da piazza Ferrucci verso viale Giannotti e Bagno a Ripoli. Ipotesi che però ha trovato subito l'alternativa della circumnavigazione dei viali cittadini toccando tra le altre le piazze Libertà, Donatello e Beccaria.