A Firenze la Tari crescerà, per il 2024, del 3,2% rispetto all’anno precedente, e del 5,5% per il 2025, con un rialzo complessivo dell’8,7% nel biennio e con una ripartizione del 65% a carico delle imprese e del 35% sui cittadini. L’aumento è stato “giustificato” con l’aumento dei costi legati all’inflazione, ma, in realtà, a parte il fatto che l’inflazione ha già colpito anche imprese e cittadini con l’aumento generalizzato dei prezzi, la giunta, invece che aumentare le tariffe e colpire ancora i cittadini, avrebbe ben potuto ricorrere ad uno scostamento di bilancio o al dirottamento di altre risorse, così come avvenuto in altre occasioni, anche considerati i numeri della partecipata pubblica Multiutility, di cui il Comune di Firenze detiene la maggioranza, che ha visto un aumento del 128% dei ricavi e ben 33 milioni di dividendi per i soci.
“L’ennesima, ingiustificata, patrimoniale, per circa 3 milioni di euro solo per il 2024. Patrimoniale ancor più grave in quanto appunto ingiustificata. Il che non ha solo un rilievo politico, ma anche giuridico, laddove i provvedimenti di determinazione delle tariffe TARI, pur consistendo in atti di portata generale, richiedono, per le loro peculiari caratteristiche e ripercussioni sui cittadini interessati, un onere motivazionale rafforzato. Tale tributo, del resto, deve rispondere anche al principio giuridico comunitario del chi inquina paga, dovendo essere utilizzato come una leva in funzione della migliore allocazione delle risorse (economiche e sociali) all'interno di una comunità, al fine di comporre un equilibrio tra lo sviluppo delle attività economiche e la tutela di un bene universale (quale è l'ambiente o la salute).
Ma, al di là dell’incasso (come detto non motivato), il detto aumento non persegue alcun percorso o equilibrio, laddove il settore delle famiglie paga oggi imposte ambientali ben più alte delle esternalità negative prodotte. E allora, come dicono i colti, cui prodest? A chi giova? Senz’altro alle casse comunali. Ma basta questo per mettere, per l’ennesima volta, mano nelle tasche dei cittadini? Sicuramente no” dichiara Daniela Bannini, candidata per Fratelli d’Italia al Consiglio Comunale di Firenze.
Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale anche l’Amministrazione di Foiano della Chiana, nell’ambito degli adempimenti previsti, ha approvato la Tassa sui rifiuti, come tutti i comuni dell’area. Il Comune di Foiano della Chiana durante l’ultima assemblea d’ambito dell’ATO Toscana Sud non ha votato favorevole al nuovo Piano economico finanziario 2024 proposto dall’azienda, e si è espresso sempre in maniera critica nei confronti dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, azienda di diretta emanazione ministeriale che attualmente gestisce la tariffa.
Approfondimenti
L’aumento medio previsto per la provincia di Arezzo è del 5%. L’Amministrazione Comunale di Foiano della Chiana al fine di calmierare questo aumento ha previsto un intervento diretto con risorse dal proprio bilancio, accantonate appositamente, che vanno a sostegno delle utenze domestiche, ovvero delle famiglie. In questo modo l’aumento finale risulta essere del 3%, in linea con i livelli dell’inflazione.
“Credo che la campagna elettorale sia anche un buon momento per fare chiarezza su come si è agito ed amministrato e a Cortona negli ultimi cinque anni” Con queste parole Andrea Vignini candidato a Sindaco per il Comune di Cortona (sostenuto da PD-M5S- Cortona Civica) interviene in merito agli atti approvati dall’Amministrazione Comunale di Destra nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale.
“Stanno emergendo tutte le incredibili incapacità e, soprattutto, i danni che questa destra ha causato a tutti i cittadini, di ogni età estrazione, età o fede politica. Le cifre ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti, e purtroppo vanno anche a colpire l’intera comunità cortonese. La premessa doverosa che dobbiamo per comprendere ciò che sta accadendo è una soltanto:
- chi oggi si professa civico (l’attuale sindaco), civico non è, e chi dice che il civico ha sbagliato (il candidato della Destra) lo ha sostenuto per cinque anni in ogni scelta.
- Nel lasso di una sola legislatura la Destra cortonese ha portato la tassazione della TARI ad un livello assurdo + 43 %.
Questo risultato è frutto di scelte sbagliate, arroganza ed assoluta impreparazione. Pensare che oggi una famiglia media residente a Cortona paga il 60% in più di tariffa TARI, o che un’impresa del commercio si è vista aumentare questa tassa del 44% o che un ristoratore arriva ad un + 39% sembra una storia di fantasia ma purtroppo questa è la realtà.
Basta guardarsi intorno -conclude Vignini- e vedere che nelle città limitrofe altre amministrazioni, di ogni colore politico, hanno cercato di limitare questi aumenti, hanno lavorato, presidiato i consessi pubblici e trovato soluzioni per difendere i propri cittadini. A Cortona cosa si è fatto ? nulla…anzi si è aspettato l’ultima seduta possibile del Consilio Comunale per approvare un ulteriore aumento. Chiedo, anche a nome dei miei concittadini, il perché di queste scelte. Perché la nostra comunità è costretta a subire questo modo sconsiderato di amministrare. Non mi stancherò di dirlo…noi non ce lo meritiamo, Cortona e tutti noi meritiamo di più.”