Cobas Lavoro Privato ha proclamato lo stato di agitazione, dopo il fallimento del tentativo di conciliazione del 5 marzo.
Il Cobas Alia denuncia l’orario lavorativo di nuovo personale assunto a tempo determinato con lavoro strutturato su due turni:
il primo monta in servizio alle ore 11 fino alle 17,20 senza mensa, né buoni pasto, né tanto meno possibilità di pausa durante il lavoro per mangiare,
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il secondo entra alle ore 15 fino alle 21,20 con conseguente possibilità di cena solo in orario notturno.
Entrambi i turni prevedono inoltre l’obbligo del lavoro nella domenica, con giorno di riposo a rotazione in altro giorno settimanale.
La cancellazione di fatto del festivo domenicale, unitamente a turni lavorativi non consoni a normali orari dei pasti, rendono ai lavoratori difficilmente conciliabili la vita lavorativa con le proprie esigenze personali e familiari. Inquadramento salariale al minimo consentito dal CCNL di categoria, con festivo domenicale assente e pagato con integrazione extra sul normale feriale. A fine mese si racimola una retribuzione oramai insufficiente all’attuale costo vita, così come del resto accade per tutti i lavoratori Alia di pari livello. Quindi stiamo parlando di ulteriore lavoro precario, con pessimo orario lavorativo giornaliero, assenza di una normale festività settimanale, mal retribuito" dichiarano i Referenti per il Cobas Alia.
"Un pessimo esempio di quello che dovrebbe essere un buono e normale lavoro che conferisce sicurezza e dignità alle persone. Un buon esempio invece di quello che rappresenta sfruttamento e svilimento del lavoro. La nostra giunta comunale fiorentina appoggia e sponsorizza queste iniziative aziendali ? Stiamo parlando di una società a capitale pubblico quale è Alia, che evidentemente è libera di gestire a suo comodo i soldi che i cittadini versano con la Tari. Se questo è il nuovo modello di sviluppo del lavoro a Firenze, e in Alia in particolare, noi ne prendiamo bene le distanze".
"La Giunta del Comune di Firenze ci aveva detto di volersi interessare per favorire migliori rapporti sindacali all'interno di ALIA, di cui ricordiamo che il nostro Comune è socio di maggioranza relativa -commentano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune- Ci uniamo alla solidarietà espressa per tutte le lavoratrici e i lavoratori dei servizi ambientali, anche in appalto e subappalto. La mobilitazione riguarda i passaggi di livello, i turni di lavoro domenicali e festivi, le decisioni sui fringe benefit. Su molti punti in questi anni abbiamo fatto question time e accessi agli atti. A questi ultimi ALIA ha sempre risposto con dinieghi, per cui abbiamo fatto ricorso al TAR.
In attesa della seduta del 4 aprile continua la nostra campagna per coprire le spese legali e spiegare il senso politico di questa scelta, a tutela della funzione di controllo che spetta alle consigliere e ai consiglieri comunali (a prescindere dall'essere di maggioranza o di opposizione). Ringraziamo l'organizzazione sindacale Cobas di ALIA per aver voluto prendere posizione in modo pubblico e abbiamo la certezza che nelle prossime settimane ci ritroveremo durante le mobilitazioni".