Firenze – È stato aperto attorno alle 16 di oggi (venerdì 14 marzo) lo scolmatore dell'Arno a Pontedera, con tre paratoie su cinque dell’opera di presa che sono state spalancate per consentire il deflusso del fiume e alleggerire l’ondata di piena su Pisa prevista in nottata.
Sul posto anche il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, che poco prima era all’apertura delle casse di espansione del bacino di Roffia lungo l’Arno a San Miniato: “Questa opera idraulica su cui abbiamo investito permetterà a Pisa e Cascina di non andare sott’acqua. L’unica risposta al dissesto idrogeologico e alla sicurezza idraulica è investire, investire, investire”.
Poi l’appello a cittadine e cittadini: “Seguite le indicazioni dei canali ufficiali. La nostra straordinaria Protezione civile e i volontari stanno facendo un lavoro eccezionale e a loro va il ringraziamento mio personale e quello di tutto il Consiglio regionale. Sono sicuro che supereremo anche questa emergenza”.
Approfondimenti
Completata la riparazione in urgenza con blocchi in cemento già a disposizione presso al sede operativa e posizionati a cura del Consorzio di Bonifica sul Torrente Rimaggio a Sesto Fiorentino – in questo caso una precisazione necessaria: l’esondazione e conseguente rottura della spalletta destra è avvenuta a causa della sezione del ponte insufficiente per accogliere e smaltire le acque di piena e NON per ostruzioni di detriti o materiale galleggiante, quasi del tutto assente o comunque in quantità tale da non influire assolutamente sull’andamento delle acque.
Sul versante di Scandicci, entrate in funzione le casse di espansione a bocca tarata di Soglia e Vingone e la cassa in derivazione di Santa Maria in piazza Kennedy. Ha dato problemi in mattinata, interessando anche la A1, il Fosso di Ghindossoli e si sono verificati allagamenti superficiali nelle strade del quartiere di Vingone; situazione che rimarca la necessità di finanziamenti per interventi strutturali di prevenzione idraulica a monte dei principali punti critici.
A Firenze hanno funzionato correttamente, ancora una volta, in tutti e due i settori le casse di espansione sul T. Mensola.
Nel Pistoiese e Pratese livelli alti ovunque – al momento nuovamente in ascesa per un nuovo fronte temporalesco in corso – che fino ad ora però non hanno registrato esondazioni o attivazioni di casse di espansione ma solo problemi su strada perché con i livelli alti dei corsi d’acqua gli altri sistemi idraulici (fognature, canali, fossetti stradali, etc.) non possono ovviamente scaricare.
La Sieve è il corso d’acqua con i livelli maggiori e purtroppo nuovamente in ascesa: anche in questo caso registrate esondazioni localizzate o allagamenti stradali delle zone limitrofe al fiume.
Sul bacino della Pesa, secondo livello superato in mattinata e poi rientrato a Turbone, con tanto di attivazione delle nuove aree di laminazione Bramasole e Snam in bassa valle a Montelupo Fiorentino.
Il bacino Greve-Ema ha visto livelli alti ma nessuna esondazione dei corsi d’acqua principali, solo criticità localizzate a Grassina, dovute, come già successo, dalle sezioni dei tombamenti e ponti insufficienti a smaltire le piogge nelle fasi più copiose.
Valle del Fiume Elsa con livelli alti ma senza esondazioni o criticità importanti; da segnalare, ovviamente la prevista ascesa dei livelli in corrispondenza del passaggio della piena dell’Arno a Empoli nella tarda serata di oggi – prevista intorno alle 21.
A Empoli fino alla giornata di domani, sabato 15 marzo 2025, con ordinanza 107 di oggi (14/03/2025) è stata disposta la chiusura immediata dei tre ponti che si affacciano sull’Arno: il Calamandrei in località Avane, il ponte alla Motta a Marcignana e il ponte Alcide De Gasperi. Il provvedimento resterà in vigore fino al termine dell’allerta meteo e comunque fino a quando perdurano le condizioni di pericolo per l’incolumità pubblica.
Pertanto è vietata la circolazione in entrambi i sensi di marcia, l’attraversamento e lo stazionamento di tutte le categorie di veicoli e dei pedoni sui ponti richiamati, ad eccezione dei mezzi di soccorso e autorizzati per servizi essenziali che potranno transitare dal Ponte Alcide De Gasperi, che rimane comunque presidiato.