Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha firmato oggi lo stato di emergenza regionale per la crisi idrica determinata dalla siccità che sta colpendo l’intero Paese e anche la Toscana. L’atto riguarda il complesso del territorio regionale, anche se non tutte le aree sono nella stessa situazione di criticità idrica e questo grazie alla presenza di infrastrutture, come la diga di Bilancino o di Montedoglio, che consentono di fronteggiare le situazioni di emergenza come quella attuale. Ma le situazioni critiche e di sofferenza sono tali da imporre la strada della dichiarazione di emergenza, passaggio necessario per mettere a punto il piano di interventi che andrà sottoposto alla valutazione del Governo.
“Non si poteva attendere oltre – spiega il presidente Giani – troppa la preoccupazione causata da siccità e alte temperature, con effetti sempre più pesanti sulle riserve idropotabili e sulle attività agricole e di acquacoltura. Certo, non tutto il territorio è colpito allo stesso modo e questo perché siamo una delle Regioni che in passato ha realizzato più invasi e laghetti e sottolineo ancora una volta l’importanza del lago di Bilancino, intervento realizzato anche con risorse regionali e che è in grado di assicurare acqua ad una vasta area che insiste sulla valle dell’Arno.
Le zone più problematiche – puntualizza Giani - sono la valle del Serchio, la Maremma, le colline del Chianti, il litorale tra Pisa e Livorno e la laguna di Orbetello, un tesoro straordinario, una riserva ittica fondamentale che sta terribilmente soffrendo e su cui stiamo già lavorando. Ci mettiamo subito al lavoro – conclude Giani – per predisporre i progetti su cui richiederemo le risorse al Governo e incontreremo le organizzazioni di categoria dell’agricoltura, proprio per calibrare gli interventi da assumere.
Tra le nostre priorità anche una legge che semplifichi la realizzazione di invasi a laghetti, modificando opportunamente la legislazione attualmente in vigore in Toscana”.
Il presidente ha subito convocato per venerdì 8 luglio la cabina di regia, come previsto dalla legge regionale 24 del 2012 sulle crisi idriche. E’ questa la sede in cui i rappresentanti degli enti e dei soggetti presenti - oltre alla strutture tecniche della Regione, l’Autorità idrica, l’EAUT, le Autorità di bacino, le Asl, enti locali – definiranno puntualmente il quadro delle criticità e avvieranno il confronto sugli interventi necessari per fronteggiarle.
Approfondimenti
Intanto a Firenze arriva un invito all’uso responsabile della risorsa idrica dal neo assessore all’Ambiente e transizione ecologica Andrea Giorgio nel giorno in cui la Regione Toscana proclama lo stato di emergenza regionale. “La proclamazione dello stato di emergenza regionale è una sveglia per tutti noi: il cambiamento climatico ci riguarda da vicino e ci deve vedere in prima linea per una transizione che sia giusta ed equa ma che sia anche il più veloce possibile. E' un momento decisivo: serve un'alleanza fra istituzioni e cittadini” ha detto l’assessore Giorgio.
“Serve da un lato la lungimiranza della politica, perché a Firenze non c’è al momento emergenza grazie a scelte lungimiranti fatte anni fa – ha aggiunto - scelte che oggi dobbiamo fare rispetto a tantissimi elementi che ci porteranno alla transizione, fra cui il piano dei rifiuti, l’efficientamento energetico, lo scudo verde e il ripensamento generale del sistema pubblico dei trasporti. Dall’altro serve l’impegno di tutti i cittadini, anche di quelli che da questa emergenza non sono toccati, per tenere comportamenti responsabili e riuscire a dare il proprio contributo nella sfida epocale che abbiamo davanti: ricostruire un rapporto positivo con il nostro ecosistema che è condizione fondamentale per la vita di tutti.
Invitiamo quindi i cittadini a comportamenti più virtuosi con una limitazione dei consumi e ad un uso responsabile della risorsa idrica anche da noi dove non siamo al momento in una vera e propria emergenza e a consultare sul sito del Comune ( all’indirizzo https://ambiente.comune.fi.it/dalle-redazioni/buone-pratiche-di-risparmio-idrico ) il decalogo con le buone pratiche e a sentirsi protagonisti di una partita fondamentale”.