Sedie e tavolini all’aperto: dal 1° giugno via al piano straordinario

L’ok oggi in Consiglio Comunale. Il piano resterà valido fino al 5 novembre. Il suolo pubblico sarà a pagamento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 maggio 2023 20:52
Sedie e tavolini all’aperto: dal 1° giugno via al piano straordinario

La delibera sedie e tavolini straordinari all’aperto è stata approvata dal Consiglio Comunale e per l’estate 2023 prevede la possibilità di mettere sedie e tavolini solo alle attività che si trovano fuori dall’area Unesco, con l’eccezione concessa alle attività di somministrazione inserite nella lista delle Eccellenze storiche fiorentine, che potranno aderire al piano straordinario purché in centro non abbiano già i dehors ordinari.

“Abbiamo deciso quest’anno di rinnovare la concessione straordinaria di suolo pubblico solo alle attività fuori dal centro storico – ha spiegato l’assessore a commercio e attività produttive Giovanni Bettarini – perché in aree meno frequentate dai turisti e più bisognose di promozione. Manteniamo tutte le cautele in termini di controllo e di vigilanza, ma con questo piano siamo convinti di aver raggiunto un’ottima sintesi fra le esigenze di bar e ristoranti dei quartieri meno centrali e quelle dei residenti del centro, dove sono tornati molti turisti”.

Con questo regolamento viene prevista la possibilità per le attività storiche fiorentine inserite nell’elenco ufficiale in categoria A delle Eccellenze che, in centro, non abbiano già un dehors ordinario, di chiedere il suolo pubblico straordinario: sono meno di una decina e si trovano perlopiù in aree pedonali dove l'occupazione di suolo pubblico non intralcerebbe né il traffico né la sosta. Ed è prevista inoltre una maggiore flessibilità nella concessione ai locali di somministrazione che si trovano lungo i cantieri della tramvia.

La delibera prevede, dal 1° giugno al 5 novembre, la possibilità di mettere sedie e tavolini straordinari nel 2023 per le attività di somministrazione fuori dal centro storico (ad eccezione appunto delle eccellenze storiche). Sarà possibile, per bar e ristoranti fuori dal centro storico, richiedere spazi esterni che saranno soggetti al pagamento del Canone patrimoniale di concessione suolo pubblico ma se verranno trovati dalla polizia municipale a non rispettare il regolamento o ad eccedere negli spazi assegnati sono state inserite pesanti sanzioni che – in caso di reiterazione – possono arrivare fino alla revoca delle concessioni.

L’occupazione potrà essere concessa sullo spazio antistante l’esercizio commerciale, non potrà essere sul lato opposto della carreggiata rispetto all’ingresso dell’esercizio e dovrà garantire il passaggio dei veicoli e dei mezzi di soccorso e lasciare libera una carreggiata di almeno 3,5 metri. L’occupazione dei marciapiedi sarà consentita solo nel caso di larghezza dello stesso superiore ai due metri e mezzo con tavolini aderenti al fabbricato e con almeno un metro e mezzo di spazio al passaggio.

Sarà ammesso l’ombrellone, in tinta unita preferibilmente marrone o in tonalità compatibile con il contesto, purché sia rimovibile la sera e non ostruisca la segnaletica stradale e gli impianti semaforici.

Approfondimenti

“Ho votato contro questo atto che è del tutto discrezionale e favorisce solo alcune categorie di esercenti, quali quelle eccellenze storiche. Di eccezionale - interviene De Blasi - questo regolamento ha ben poco: eccezionale è la presenza massiccia di turisti, eccezionale è la mangiatoia che sta diventando la nostra città, eccezionale è l'illegalità che regna sovrana nel centro storico con venditori abusivi, spacciatori e rapinatori fuori controllo. Questo è eccezionale”.

“Avevo chiesto all’Amministrazione che fossero valutate in via straordinaria anche per l'Area UNESCO quelle istanze di occupazione del suolo pubblico che riguardavano aree dove la presenza di un’attività di ristoro può davvero essere un efficace strumento di contrasto alla criminalità e al degrado”.

“Sarebbe stata una buona possibilità per il Comune di tutelare la città, nelle zone di maggior degrado”.

“Firenze – conclude De Blasi - ha bisogno di presidio e di collaborazione, non di provvedimenti rivolti non alla generalità della categoria”.

“Al di là di chi presenta le cose”. Questa la frase che l’allora candidato sindaco per il centrodestra Ubaldo Bocci pronunciò in campagna elettorale, e questa resta la nostra idea di politica. Di stare nel merito delle cose. Il PD, invece, chiede di rimandare in commissione un odg presentato da Italia Viva, perché lo ha presentato Italia Viva. Questa è la loro idea di politica, fatta di bandiere e non di fatti” dichiarano i consiglieri Massimo Sabatini e Federico Bussolin (Lega) e Ubaldo Bocci (Gruppo Centro).

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