A pochi mesi dalla scadenza del bando di gara che coinvolge oltre 100 lavoratrici e lavoratori tra biblioteche e archivio fiorentino, l’amministrazione ha deciso di tagliare di circa 500 mila euro annui le risorse da destinare alla prossima gara, mettendo a serio rischio la tenuta occupazionale e contrattuale dei dipendenti attualmente impiegati.
A seguito di assemblee sindacali partecipate, è stato sancito a dicembre 2021 lo stato di agitazione: il successivo tentativo di conciliazione tra le parti, audite dal Prefetto, ha avuto esito negativo visto che l’amministrazione comunale non si è presentata all’incontro. L’ultimo tavolo tecnico tra sindacati e amministrazione del 4 gennaio ha confermato il taglio ingente che potrebbe avere ripercussioni sui servizi alla cittadinanza, oltreché sugli stessi lavoratori.
Per questo motivo, è stato proclamato lo sciopero di tutto il personale in appalto impegnato nei servizi bibliotecari ed archivistici del Comune di Firenze per l’intera giornata di martedì 8 febbraio. Uno sciopero contro il taglio delle risorse destinate al nuovo appalto in scadenza il 30 aprile e per l’inserimento nella documentazione di gara del prossimo appalto di tutte le garanzie a tutela delle condizioni contrattuali e occupazionali previste dalla vigente normativa.
Approfondimenti
Lunedì question time per capire le risposte della Giunta alle ragioni della mobilitazione annunciata dalle lavoratrici e dai lavoratori, per iniziativa di Dmitrij Palagi, Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune: "Le domande non sono nuove, così come l'assenza di adeguate risposte e garanzie: per questo esprimiamo la nostra solidarietà alla mobilitazione, che ribadiremo anche lunedì, con il question time depositato per capire le intenzioni precise della Giunta, rispetto alle criticità in essere. Cosa chiede il personale in appalto delle biblioteche e dell'archivio storico della nostra città? Nessun taglio per i livelli occupazionali e salariali, l'individuazione di un adeguato contratto nazionale di riferimento evitare ribassi per l'aggiudicazione del prossimo bando di gara. In questi mesi si è parlato molto di internalizzazione, ma ci pare che la maggioranza stia portando "a spasso" la questione.
La figura che aveva iniziato politicamente a seguire la vicenda è ora a Milano e la dirigente che ha seguito il percorso è ora in pensione. Nel frattempo tante voce e ipotesi si sono sentite, ma il punto è che chi tutte le mattine si alza per andare a lavorare si sente in una situazione di abbandono".
"Apprendiamo con rammarico della decisione dello sciopero annunciato per la prossima settimana da parte dei lavoratori e delle lavoratrici in appalto delle biblioteche comunali e dell'archivio storico. Il bilancio 2022, peraltro ancora in corso di predisposizione, non prevede riduzioni di stanziamenti per i servizi bibliotecari affidati all’esterno. Inoltre sono in corso 30 nuove assunzioni per le biblioteche nell’anno". Lo afferma l'assessore al personale Alessandro Martini.
"Stupisce quindi - continua l'assessore - che si parli di una riduzione del servizio quando i soldi per l'appalto sono gli stessi e si prevedono nuove assunzioni. Per quanto riguarda il bando per il nuovo appalto, inoltre, le specifiche tecniche sono in corso di valutazione". "Anche durante il periodo di chiusura delle biblioteche per la pandemia - ricorda - il Comune ha assicurato alle cooperative servizi non in presenza per garantire il lavoro ai loro dipendenti, a riprova dell'attenzione con cui viene trattata da sempre la questione dei lavoratori in appalto. Sono stati molti, infine, gli incontri effettuati con sindacati sia tecnici sia di delegazione trattante sia con gli amministratori sul tema dell'implementazione dei servizi bibliotecari".